15 Mag 2013

Dentro la tana del bianconiglio, ovvero io, "lui" e un'isola in mezzo al mare

Scritto da: Daniel Tarozzi

Sono immerso nella scrittura, quassù, nel profondo sud – in quest’isola meravigliosa e ancora priva di turisti – dove trascorro […]

Salva nei preferiti

Sono immerso nella scrittura, quassù, nel profondo sud – in quest’isola meravigliosa e ancora priva di turisti – dove trascorro le mie giornate tra la scrittura, la rilettura di appunti, l’ascolto di registrazioni, qualche passeggiata sul mare, romanzi o telefilm per staccare, qualche esercizio di yoga e momenti di autentico panico. Sì, la scrittura è catartica, ma anche terribile. Parlare, scrivere, raccontare il cambiamento ti obbliga continuamente a confrontarti con i tuoi spettri, con le tue ansie, con quei cambiamenti che hai conquistato e quei cambiamenti che ancora ti fanno paura.
IMG 0199

Quando scrivi un libro, ti trovi a trascorrere le giornate da solo, con lui. E lui è lì, che ti guarda da quello schermo e ti restituisce tutte le tue imprecisioni, le tue debolezze, le tue approssimazioni. Nessuno lo sta leggendo, ma lui è il tuo giudice più spietato; ed è implacabile. Provi a distrarlo, ma lui  resta lì. Se esci di casa, ti allontani, pensi ad altro, lui non si scompne. Sa che prima o poi devi tornare da lui.

Quando ti svegli, mentre fai colazione, mentre cerchi di distrarti, quando nuovamente ti approcci alla scrittura, lui non ti abbandona mai.

IMG 0201

Siamo qui, io e lui su quest’isola in mezzo al mare. Lui però non sa una cosa. Può terrorizzarmi, perseguitarmi, inseguirmi nei sogni, sorprendermi alle spalle. Tra qualche settimana, però, io schiaccierò il tasto salva, poi farò allega, invia, e allora lui uscirà da qui e sarà alla mercè di tutti. In quel momento, in quell’esatto momento, smetterà di essere il mio libro. Diverrà qualcosa che ogni lettore potrà leggere diversamente, proiettando le proprie speranze e paure, il proprio disgusto o il proprio entusiasmo. Sarà qualcosa di diverso ogni volta. Ed io, forse, potrò riprendere a confrontarmi col mondo. In attesa di un nuovo, estenuante, entusiasmante confronto con me stesso.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”
Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”

Parchi italiani, 15 giorni di cammino per attraversarli e conoscerli
Parchi italiani, 15 giorni di cammino per attraversarli e conoscerli

Tempo di turismo, tra narrazioni, stereotipi e realtà: intervista a Federica Marrocu
Tempo di turismo, tra narrazioni, stereotipi e realtà: intervista a Federica Marrocu

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(9) "nazionale"