29 Feb 2016

Glifosato, il pesticida cancerogeno potrebbe essere autorizzato

Scritto da: Redazione

Pubblichiamo il comunicato di un gruppo di 32 associazioni che si oppone alla possibile autorizzazione da parte dell'UE al glifosato, sostanza cancerogena per gli animali e forse anche per l'uomo che, se approvata, sarà finanziata con fondi regionali destinati al supporto all'agricoltura sostenibile.

Salva nei preferiti

Glifosato: “l’Europa sta per autorizzare una sostanza potenzialmente cancerogena che le regioni italiane finanzieranno con i fondi pubblici della PAC  destinati alle misure per l’agricoltura sostenibile”.

 
 

glifosato

 

 “Quello del glifosato è un autentico scandalo: senza pareri univoci sul piano scientifico in merito alla sua pericolosità per la salute umana, la Commissione Europea sta per procedere ad una nuova autorizzazione del prodotto chimico per altri 15 anni”.

 

Questa l’opinione condivisa da 32 Associazioni nazionali ambientaliste e dell’agricoltura biologica, che esprimono la grave preoccupazione per come si sta muovendo l’Europa ed il Governo italiano, con le Regioni, sulla imminente decisione a livello europeo in merito al rinnovo dell’autorizzazione alla commercializzazione ed utilizzo del diserbante Glifosato nei 27 Paesi membri della UE.

 

Definito lo scorso anno dallo IARC (International agency for research on cancer), l’agenzia per la ricerca sul cancro dell’Oms, sicuro cancerogeno per gli animali e fortemente a rischio anche per l’uomo, il glifosato è il pesticida più utilizzato al mondo ed è presente in 750 formulati tra i quali il Glinet® e il Roundup®, quest’ultimo proposto dalla Monsanto in abbinamento a sementi Ogm che sviluppano resistenza a questo prodotto.

 

L’autorizzazione del Glifosato a livello europeo, scaduta il 31 dicembre scorso, è stata prorogata a giugno 2016 in attesa della revisione paritetica e consultazione finale con gli Stati Membri. Attualmente Commissione e Stati membri si apprestano a una nuova autorizzazione per altri 15 anni sulla base di una decisione che andrà in votazione nella prossima commissione permanente del PAFF (comitato per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi ) e per la quale tutti gli Stati membri, escluso la Svezia, sembra siano a favore.

 

“Dopo il parere dell’EFSA, che ha decretato la non cancerogenicità per l’uomo del Glifosato in contrasto con quello del lo IARC, in assenza di un consenso scientifico sul tema della pericolosità del prodotto chimico per la salute umana, la Commissione e gli Stati Membri hanno prima di tutto la responsabilità di proteggere la salute dei cittadini adottando il principio di precauzione”, dichiara nella lettera inviata ai tre Ministri italiani competenti in materia di pesticidi (Agricoltura, Ambiente e Salute) la portavoce del tavolo delle 32 Associazioni, Maria Grazia Mammuccini.

Al Governo italiano rinnoviamo la richiesta già fatta nei mesi scorsi e che ad oggi non ha ancora ricevuto nessuna risposta, di prendere una posizione chiara in sede europea c he vieti definitivamente ed in maniera permanente la produzione, la commercializzazione e l’uso di tutti i prodotti a base di Glifosato”

 

Le 32 Associazioni chiedono inoltre alle Regioni di rimuovere il prodotto da tutti i disciplinari di produzione che lo contengono e di escludere le aziende che ne fanno uso da qualsiasi premio nell’ambito dei PSR 2014 – 2020”.

 

L’Italia è uno dei maggiori utilizzatori di questo pesticida ed è incluso nel Piano d’Azione Nazionale per l’uso sost enibile dei prodotti fitosanitari (PAN). Il che significa che tutti i Programmi regionali per lo sviluppo rurale (PSR 2014-2020), nei prossimi anni, promuoveranno come sostenibile e incentiveranno l’uso di un prodotto che in realtà è considerato certamente cancerogeno per gli animali e potenzialmente cancerogeno per l’uomo, classificato in passato come interferente sul sistema endocrino e, più di recente secondo studi del Mit del 2013-2014, sospettato essere alla base di gravi pericoli come l’insorgenza della celiachia. Esistono inoltre correlazioni epidemiologiche tra l’esposizione al Glifosato e il linfoma di non-Hodgkin e agli aumenti di leucemie infantili e malattie neurodegenerative (come il Parkinson).

 

La pericolosità del Glifosato per persone, piante e animali è ampliata dal fatto che questo prodotto è largamente utilizzato non solo in agricoltura ma anche per la pulizia delle strade e delle ferrovie e presente nei prodotti per il giardinaggio e l’hobbistica. Anche i bambini possono essere esposti al pericolo del Glifosato durante le erogazioni in aree pubbliche come scuole e giardini. Inoltre in Italia, secondo il report “Pesticidi nelle acque” a cura dell’Ispra, risulta essere la sostanza che nell’acqua supera maggiormente i limiti della soglia fissata dalla Legge, insieme al suo metabolita (ossia il prodotto dalla degradazione del Glifosato) di nome Ampa.

 

“Le alternative al Glifosato ci sono, e vanno rese note e incentivate – dichiara ancora la portavoce del tavolo delle associazioni Maria Grazia Mammuccini – sia in agricoltura che per la manutenzione del verde pubblico. Si tratta di buone pratiche agronomiche ecologiche, a partire dai metodi di coltivazi one biologici e biodinamici, che risultano sostenibili anche nel rapporto costi-benefici, sia a breve che a medio termine”.

 

Partita da un’iniziativa di AIAB e FIRAB la campagna “#StopGlifosato” è diventata una Campagna oggi condivisa da 32 Associazioni Ambientaliste e dell’Agricoltura Biologica.

 

Per approfondimenti leggi la lettera inviata ai Ministri.

 

Del Tavolo fanno parte: Aiab, Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, FAI, Federbio, Firab, Italia Nostra, ISDE – Medici per l’ambiente, Legambiente, Lipu, Navdanya International, PAN Italia, Slowfood, Terra Nuova, Touring Club Italiano, Associazione Pro Natura, UpBio, WWF.

Aderiscono alla Campagna Stop Glifosato: AnaBio, Asso-Consum, Associazione Culturali Pediatri (ACP),Donne in campo-CIA Lombardia, Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua, Greenpeace, Ibfanitalia, MdC, NUPA, REES Marche, il Test, UNA.API, VAS, WWOOF Italia, Zero OGM.

La Portavoce del Tavolo delle associazioni: Maria Grazia Mammuccini, 3357594514

 

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Proteste degli agricoltori: “Miope e pericoloso prendersela con il Green Deal”
Proteste degli agricoltori: “Miope e pericoloso prendersela con il Green Deal”

Mathias, l’antieroe della battaglia delle comunità indigene contro le multinazionali dell’olio di palma
Mathias, l’antieroe della battaglia delle comunità indigene contro le multinazionali dell’olio di palma

La lotta per la sopravvivenza delle comunità indigene guatemalteche contro le aziende di olio di palma
La lotta per la sopravvivenza delle comunità indigene guatemalteche contro le aziende di olio di palma

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(9) "nazionale"