24 Mar 2016

Di poesia, memoria e perfezione

La poesia, ancora e sempre, chiave privilegiata per entrare nella realtà delle cose. La poesia, nutrimento terrestre di grazia e di silenzio, di meditazione e di ascolto.

Salva nei preferiti

II
Di chi è già stato qui
non sa niente nessuno
perché ogni volta
si sparecchia la tavola,

 

ogni giorno puliscono
il marmo freddo
delle pescherie.

 

III
Tutto sommato,
quello che conta è poco,

 

il resto va,
polvere d’ogni vivo,
quel di più che non giunge
a perfezione alcuna.

 

Sono le ultime due strofe di un trittico scritto da Francesco Scarabicchi (in Il viale d’inverno, edizioni L’obliquo, 1989).

uomo-cammina
“Di chi è già stato qui non sa niente nessuno”, scrive Francesco Scarabicchi. Ed ha ragione. Perché non c’è nessuno che conosca la strada dei giorni perduti, nessuno che sappia la via diretta al futuro. Si cammina piuttosto a tentoni, cercando d’inciampare fra le pietre scartate che scalfiscono la corteccia e frantumano la corazza, fino a renderla fragile testata d’angolo. E le schegge il vento finisce per spazzarle via. Così non resta nulla. Se non il ricordo di un volto, lo sguardo smarrito verso un qualsiasi altrove. E ognuno di noi svanisce come quelle vite remote. Come quelle briciole spazzate via dalla tavola di cui si avverte appena il silenzio dell’eco. Un grido sordo che nessuno potrà mai ascoltare, e che ciononostante s’appella a un’estrema speranza. Ci sono. Sì, ci sono. Ognuno di noi spera di esserci ancora.

 

Ma ciò che conta, di noi, è davvero poco. Il resto è polvere. È polvere di cui siamo fatti. Di cui è fatto il mondo. Quel mondo che scorre nel fiume eracliteo. Quel mondo che non ha pace, che non ha dimora, che non ha approdo. E per questo “non giunge a perfezione alcuna”.

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Chi furono i primi abitanti della Sardegna? Un viaggio lungo 11mila anni
Chi furono i primi abitanti della Sardegna? Un viaggio lungo 11mila anni

Simularte: inclusione e valorizzazione del territorio passano per la musica
Simularte: inclusione e valorizzazione del territorio passano per la musica

Carla e Francesco: “Il nostro Stardust* loft, uno spazio creativo dove si incontrano arte e talenti”
Carla e Francesco: “Il nostro Stardust* loft, uno spazio creativo dove si incontrano arte e talenti”

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

C’è speranza per Assange? Cosa dice la sentenza e cosa succede adesso – #903

|

Santa Maria La Palma, quando nel vino batte un cuore sardo – Io Faccio Così #401

|

Zappa Social, la storia di una comunità che ha trasformato una discarica abusiva in un’oasi verde

|

Salute e autosufficienza, i corsi all’insegna della consapevolezza e dell’equilibrio

|

Giornata nazionale delle disabilità intellettive: ecco perché è urgente parlarne

|

A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile

|

Mourning circle, il cerchio delle lacrime: fare uscire il dolore può guarire

|

Chiusa Grande e i vini biologici concepiti con “vinosophia”

string(9) "nazionale"