22 Lug 2016

Cambio vita per la moda (etica)

Scritto da: Ezio Maisto

Abiti femminili creati artigianalmente, dalla bassa impronta ecologica e dalla storia trasparente. Manuela de Sanctis, che sin da piccola voleva fare la stilista, ha deciso di tirare fuori dal cassetto il suo sogno: ha lasciato così il suo lavoro e fondato un brand di moda etica made in Italy.

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Manuela De Sanctis

Manuela De Sanctis


Lo spreco dei materiali, le pubblicità a sfondo sessuale, lo sfruttamento del lavoro, l’uso di sostanze inquinanti, le valanghe di denaro investite per farci sentire sempre fuori moda in maniera da costringerci a comprare sempre più spesso. Non c’è dubbio che quella della moda è una delle industrie meno sostenibili in circolazione su scala planetaria. Eppure si moltiplicano gli esempi di chi va in controtendenza.

 

Manuela De Sanctis, romana, fin da piccola sognava di fare la stilista (il primo book con i suoi primi modelli risale a quando aveva 6 anni), ma come spesso capita ha finito per ascoltare i soliti consigli assennati e, nonostante la sua vena creativa, si è diplomata geometra e poi si è iscritta a ingegneria. Dopo 3 anni di università, però, si è armata di coraggio e ha annunciato in casa il suo primo cambiamento: avrebbe lasciato l’università per l’Accademia di Costume e di Moda.

 

Finita l’Accademia ha iniziato a lavorare per uno showroom di moda, dove si è occupata della distribuzione di marchi famosi del pret à porter. Un’esperienza utilissima soprattutto per capire che la sua strada non era quella. Sensibilizzata dalle campagne di Greenpeace, Manuela voleva infatti lavorare ad una moda più etica e rispettosa dell’ambiente di quanto avrebbe potuto fare nello showroom, luogo in cui era ogni giorno testimone dei grandi sprechi di materiale, di imballaggi, di immense collezioni di grandi marchi con dentro etichette che dichiaravano il made in China o in India. E così nel 2010 è pronta al secondo cambiamento: lascia il lavoro e fonda Rétro eco à porter, il suo brand di moda Made in Italy dalla bassa impronta ecologica e dai tessuti eco-friendly.

 

“La scelta ecologica per me non è stata una scelta di mercato, ma di valori”, ci racconta. “Già nella mia tesi di diploma, sull’importanza del comparto della cosmesi nel fashion mondiale, mi ero occupata di cosmesi ecosostenibile. In quegli anni sono anche diventata moderatrice del forum Saicosatispalmi, proprio su questi temi, e ho aderito ad un Gruppo di Acquisto Solidale.”

 

“So bene che la moda etica rappresenta una fetta ancora minima del mercato,” continua, “ma io non mi sento in una nicchia produttiva e non voglio essere speciale. Semplicemente io credo che questo sia il futuro, ecco perché voglio fare moda senza l’impatto ambientale che la produzione tradizionale realizza. Perché la moda deve essere sempre considerata solo frivolezze?”.

 

Oggi Manuela lavora anzitutto alla parte creativa della sua azienda. Dopo aver scelto i tessuti – dai più tradizionali, quali lino, lana, cotone o seta biologici certificati (Global Organic Textil Standard) a materiali eco-friendly quali ortica e bambù – disegna, realizza i modelli e affida la loro confezione ad uno dei tre laboratori italiani con cui collabora. Infine si occupa della distribuzione col suo marchio.

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Al momento lavora soprattutto sull’intimo – una sua linea di biancheria (anch’essa certificata GOTS) ha recentemente vinto un bando della Regione Lazio sull’imprenditoria femminile – e sull’abbigliamento donna, con un gusto dichiaratamente bon-ton e una passione speciale per i pantaloni. Il suo stile tende ad unire eleganza e funzionalità, per dare all’abito una valenza trasversale, sia giornaliera che serale. “Chi affronta una spesa è giusto che abbia diverse possibilità di usare il capo.” Un modo forse per consentire ai propri clienti di acquistare meno e meglio. E in fondo anche questo è un approccio ecologico.

 

Lunedì 25 luglio, nel magico scenario del festival Villa Ada Roma Incontra Il Mondo, Manuela De Sanctis sarà ospite dell’ultimo dei nostri appuntamenti settimanali Escape Monday – Oggi cambio vita, organizzati in partnership con Impact Hub Roma, per raccontarci la sua storia: quella di una giovane donna che ha inseguito il suo sogno liberandosi dalla costrizione di doverlo raggiungere a dispetto delle conseguenze sull’ambiente e sulle persone impegnate lungo la filiera.

 

IMPORTANTE: se non sei a Roma, sappi che per la prima volta trasmetteremo in diretta facebook l’evento sulla pagina di Italia che Cambia a partire dalle 19:30 (minuto più minuto meno). Ti consigliamo di iscriverti all’evento su facebook in maniera da poter ricevere un promemoria sulla diretta in giornata.

 

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Se vuoi venirci a trovare a Villa Ada, clicca qui per la registrazione all’evento (gratuita).

 

 

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