28 Ott 2016

Nasce in Cilento “La Via Che Porta a Scuola”

Scritto da: Paolo Cignini

In Cilento turismo e scuola si incontrano. “La Via Che Porta a Scuola” è il nome della neonata collaborazione tra l’Associazione La Via Silente e la dirigente scolastica Maria De Biase. Uno degli istituti diretti dalla preside De Biase diventa una tappa del percorso cicloturistico della Via Silente.

Salva nei preferiti

È arrivato il momento in cui viaggiatori e alunni si incontrano. Grazie al lavoro di due realtà che conosciamo molto bene:  La Via Silente, associazione cilentana impegnata nella promozione del cicloturismo e del turismo lento, e la preside dell’Istituto Comprensivo di Santa Marina – Policastro Maria de Biase  hanno deciso di iniziare una collaborazione chiamata “La Via Che Porta a Scuola”.

 

L’associazione si occupa, nello specifico, della valorizzazione della Via Silente, un ciclo- percorso di circa seicento chilometri che attraversa l’intero territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Grazie alla “Via Che Porta a Scuola”, il ruolo dell’associazione sarà quello di consigliare al viaggiatore in partenza la sosta nelle scuole di Casaletto Spartano o Policastro Bussentino, con particolare rilevanza a Casaletto Spartano perché suggerita come undicesima tappa della Via Silente; l’associazione fornirà inoltre supporto allo sviluppo di progetti che nasceranno in seno a tale collaborazione, partecipando ad incontri a scuola in cui i ragazzi potranno ascoltare dalla viva voce degli ideatori del progetto, i mille aspetti correlati al passaggio di un “visitatore lento” sul proprio territorio.

14021675_555266514677053_4474297691654571700_n

La scuola della dirigente De Biase, da anni nota per la divulgazione delle “buone pratiche” e della presa di coscienza della ricchezza della propria terra, si rivela così una fonte di naturale arricchimento per le tappe della Via Silente e un ulteriore tassello verso il raggiungimento dell’obiettivo centrale dell’Associazione: un turismo pienamente consapevole e votato alla conoscenza del territorio.

 

La Via Silente è stata infatti spesso definita dai suoi stessi ideatori come un mosaico che va costruito con pazienza e intelligenza e soprattutto con un’accurata ricerca delle tessere. Essendo sempre più forte il desiderio del turista di avere un contatto autentico con i luoghi e le persone che li abitano, la scuola della dirigente De Biase rappresenta un passaggio naturale verso l’attuazione di un processo educativo che mira al rispetto del proprio ambiente di vita, all’arricchimento naturale nel contatto tra visitatore e abitante e alla tutela paesaggistica, storica e culturale del Cilento.

 

via-silente

 

Un incontro che mira anche a capovolgere i ruoli, a rendere l’alunno insegnante: la capacità di differenziare i rifiuti, l’autoproduzione della merenda, le conoscenze relative agli aspetti storico – naturalistici del pezzo di Via Silente che raggiunge le scuole del plesso, rappresenterà l’offerta dell’alunno ai visitatori. Questi ultimi, in un’ottica di arricchimento e conoscenza del paesaggio attraversato, ricambieranno con il proprio racconto di viaggio o di viaggi passati agli alunni che li hanno accolti. Uno scambio che è una ricchezza per alunni, turisti e che impreziosisce ulteriormente le attività di due realtà accomunate dalla voglia di innovare le tradizioni del paesaggio che vivono.

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”
Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”

Parchi italiani, 15 giorni di cammino per attraversarli e conoscerli
Parchi italiani, 15 giorni di cammino per attraversarli e conoscerli

Tempo di turismo, tra narrazioni, stereotipi e realtà: intervista a Federica Marrocu
Tempo di turismo, tra narrazioni, stereotipi e realtà: intervista a Federica Marrocu

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(9) "nazionale"