12 Ott 2016

Youtodo Tribù, una community online per lo scambio di vestiti e accessori

Scritto da: Elena Risi

“L'economia dello scambio è il futuro”. Ne è convinto Cesare Dell'Aria, il giovanissimo ideatore di Youtodo Tribù, una community online per scambiarsi vestiti e accessori ma anche opinioni e idee.

Salva nei preferiti

La sharing economy può iniziare anche dal tuo armadio. Come? Condividendo i capi che non usi più nella nuova community di Youtodo Tribù, appena lanciata sulla rete.

 

L’idea è semplice ma innovativa, e ce l’ha spiegata il suo giovanissimo ideatore catanese, Cesare Dell’Aria. “Sono partito dall’osservazione del mio guardaroba, dove i vestiti abbondano, sono in buone condizioni ma molti non li utilizzo più da tempo”. Per dare nuova vita ai capi abbandonati in fondo al cassetto, Cesare propone una tribù on-line con cui condividere vestiti e accessori.

 

Per accedere basterà iscriversi e creare un profilo, pubblico o privato. Si potrà subito caricare una merce, verificando che rientri all’interno delle categorie accettate (oltre ai vestiti e agli accessori, si potranno condividere anche occhiali da sole e caschi). Terzo step è l’attribuzione di un valore, non in euro ma in fantacrediti, dove ogni credito corrisponde a un euro. Si può scegliere il valore che si vuole all’interno del range previsto dal configuratore per ciascuna categoria. A questo punto non resta che aspettare! Non appena qualcuno sceglierà il tuo capo, riconoscendogli il valore che gli hai attribuito, potrai a tua volta comprare un abito della tribù che sia di valore pari o minore. Per sbloccare lo scambio di vestiti e attivare l’ordine vero e proprio, si paga infine una tassa di 15 euro in cui sono inclusi i costi di spedizione. Se invece sei impaziente e non vuoi aspettare che qualcuno scelga i tuoi capi per sbloccare i crediti, è anche possibile pagare direttamente a You To Do.

 

12993578_1795827347307710_2898031153969246408_n

 

Una community per condividere abiti, ma anche opinioni e idee. Nella tribù di You to Do c’è anche l’opportunità di fare nuove amicizie, e non è escluso che in futuro possa essere attivata una chat interna tra i membri iscritti.

 

Attraverso questa piattaforma si raggiungono due obiettivi: uno è il risparmio economico, l’altro è la diminuzione di eventuali rifiuti e l’abbattimento della sovrapproduzione industriale. “Il settore del turismo ci ha insegnato quanto la condivisione convenga sotto ogni punto di vista, da Bla bla car ad AirB&B passando per il couchsurfing. L’economia dello scambio è il futuro”.

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Kalabria Eco Festival 2023, alla ricerca dell’equilibrio tra esseri umani e natura
Kalabria Eco Festival 2023, alla ricerca dell’equilibrio tra esseri umani e natura

Riparte il cammino di Davide Fiz: Smart Walking arriva in Puglia
Riparte il cammino di Davide Fiz: Smart Walking arriva in Puglia

Il mondo è tutto attaccato: dal cibo all’energia, scopriamo come vivere a basso impatto
Il mondo è tutto attaccato: dal cibo all’energia, scopriamo come vivere a basso impatto

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(9) "nazionale"