13 Dic 2016

Natale, l'ecodecalogo di Greenpeace per le feste

Scritto da: Redazione

Dalle luci alla tavola, dai regali agli ornamenti per la casa. Anche quest'anno in vista del Natale Greenpeace presenta il suo decalogo per rendere le nostre feste sostenibili.

Salva nei preferiti

Le festività natalizie sono il periodo dell’anno in cui la nostra impronta ecologica si fa più pesante in assoluto. Per questo abbiamo deciso di lanciare la campagna “A Natale non mangiamoci il pianeta”, proponendovi alcuni spunti pratici per trascorrere le feste in modo sostenibili e felice.

 

L’invito arriva anche da Greenpeace che per l’occasione ha stilato un ecodecalogo.

 

  1. Il futuro è rinnovabile. L’energia del sole e del vento fa bene alle nostre tasche e all’ambiente. La produzione in eccesso si può rivendere in rete o impiegare per alimentare una bici o un’auto elettrica. Installate un pannello solare o, se non potete, diventate membri di una cooperativa che produce energia 100 per cento rinnovabile.

 

  1. Accendiamo il futuro. Compriamo lampadine a basso consumo. Per creare l’atmosfera natalizia scegliamo lampade a LED. A parità di illuminazione, con la tecnologia LED si ha un risparmio energetico dal 50 al 80 per cento. Collegare poi le luci a un timer, in modo da attivarle solo in un determinato periodo, consente di risparmiare energia.  

 1_Led_GP0STPO1M_Web_size

  1. Una casa green è meglio. Apparecchiamo la tavola delle feste senza impiegare piatti e bicchieri di plastica. Sono disponibili diverse alternative biodegradabili e compostabili. Attenzione anche alla scelta delle piante: si usano molto le stelle di Natale in questo periodo, ma da un rapporto di Greenpeace emerge che i due terzi delle piante ornamentali analizzate sono contaminate da pesticidi dannosi per le api.

 

  1. Mettiamo in tavola la sostenibilità. Privilegiamo prodotti provenienti da agricoltura biologica, locali, stagionali e liberi da OGM. Acquistiamo legumi e zafferano dalle terre colpite dal terremoto in Italia centrale, aiutando così questa parte del Paese a ripartire.

 

  1.  Consumiamo il pesce giusto. Impariamo a consumare meno e meglio: evitiamo merluzzo, salmone, gamberi, tonno rosso e pesce spada. Scegliamo il pesce fresco locale che viene offerto dalla piccola pesca artigianale e seguiamo i consigli di fishfinder.greenpeace.it per fare una scelta responsabile. Nella scelta del tonno in scatola, facciamo una scelta sostenibile. Privilegiamo il tonnetto striato pescato a canna.

 

[av_button_big label=’PARTECIPA ALLA CAMPAGNA “A NATALE NON MANGIAMOCI IL PIANETA”: #NATALECHECAMBIA’ description_pos=’below’ link=’manually,https://www.italiachecambia.org/a-natale-non-mangiamoci-il-pianeta/ ‘ link_target=” icon_select=’no’ icon=’ue800′ font=’entypo-fontello’ custom_font=’#ffffff’ color=’theme-color’ custom_bg=’#444444′ color_hover=’theme-color-subtle’ custom_bg_hover=’#444444′][/av_button_big]

  1.  Regaliamo abiti senza sostanze chimiche pericolose. Se scegliamo di regalare un capo d’abbigliamento, orientiamoci su vestiti di seconda mano o abiti in cotone biologico. Se invece vogliamo acquistare un capo nuovo, preferiamo i marchi che sono impegnati nell’eliminazione delle sostanze chimiche pericolose. Per andare a sciare o a camminare con le ciaspole scegliamo capi senza PFC.

 

  1.  Acquistiamo meno vestiti. In media, una persona acquista il 60 per cento in più di prodotti d’abbigliamento ogni anno e la loro durata media si è dimezzata rispetto a 15 anni fa, producendo montagne di rifiuti tessili. Scegliamo capi d’abbigliamento che durino nel tempo e possano essere riparati. Uno dei costi maggiori per il pianeta viene dal crescente uso di fibre sintetiche: il poliestere, in particolare, emette quasi tre volte più CO2 nel suo ciclo di vita rispetto al cotone. Questo materiale può impiegare decenni a degradarsi e contamina l’ambiente marino sotto forma di microfibre in plastica.

 

  1.  Una microsfera non è un microproblema. Controlliamo che nei bagnoschiuma o altri prodotti di bellezza o per l’igiene personale che regaliamo non ci siano microsfere di plastica (compaiono tra gli ingredienti alla voce Polietilene o Polipropilene) che vengono inserite per il loro potere abrasivo e poi finiscono per contaminare il mare ed essere ingerite dai pesci che poi arrivano sulla nostra tavola.

 Cyclists and Cars in Copenhagen Fahrradfahrer auf Strasse in Kopenhagen.

  1. Facciamo acquisti in modo sostenibile. Durante le feste aumenta il traffico nelle grandi città e peggiora la qualità dell’aria. Invece che in auto, godiamoci l’atmosfera natalizia passeggiando o utilizzando la bici: fa bene all’ambiente e alla nostra salute. In alternativa, usiamo i mezzi pubblici o altre forme di trasporto collettivo. Portiamo con noi buste e sacchetti riutilizzabili. Meglio ridurre i regali e comunque preferire prodotti ecosostenibili, facendo attenzione all’imballo. Spesso riceviamo regali dove l’imballo è spropositato rispetto al regalo. E poi, l’oggetto che stiamo regalando è necessario, è gradito, oppure finirà in un cassetto o peggio nel cassonetto?

 

10.  Sosteniamo Greenpeace!  è impegnata per salvare il Pianeta. Gli attivisti sono la linfa dell’associazione, con una donazione possiamo aiutare loro e Greenpeace a vincere sempre nuove battaglie. Possiamo diventare anche noi volontari di Greenpeace o anche cyberattivisti, partecipando a petizioni online, ricevendo aggiornamenti sulle ultime attività e contribuire a diffonderle in rete. 

 

Fonte: Greenpeace 

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Kalabria Eco Festival 2023, alla ricerca dell’equilibrio tra esseri umani e natura
Kalabria Eco Festival 2023, alla ricerca dell’equilibrio tra esseri umani e natura

Riparte il cammino di Davide Fiz: Smart Walking arriva in Puglia
Riparte il cammino di Davide Fiz: Smart Walking arriva in Puglia

Il mondo è tutto attaccato: dal cibo all’energia, scopriamo come vivere a basso impatto
Il mondo è tutto attaccato: dal cibo all’energia, scopriamo come vivere a basso impatto

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(9) "nazionale"