18 Apr 2017

Italy Bike Friendly, girare l'Italia in bicicletta

Scritto da: Elisa Elia

Promuovere un turismo sano ed ecologico attraverso la bicicletta. È questo l'obiettivo della rete Italy Bike Friendly, nata per avvicinare i cicloviaggiatori alle strutture ricettive “bike friendly” ma non solo...

Salva nei preferiti

Nonostante le difficoltà materiali e una mentalità in parte ostile, il numero dei ciclo-viaggiatori in Italia sta aumentando. E così anche le reti che promuovono questo tipo di esperienza. Una di queste è Italy Bike Friendly, progetto nato da un’idea di Giovannino Carrano, salernitano. Lo scopo fondamentale di questa rete è quello di promuovere una riscoperta diversa del territorio italiano, un tipo di viaggio sano con un mezzo ecologico e rispettoso dell’ambiente come la bicicletta. E garantire un’esperienza qualitativa alta.

16864587_757521607757443_3969037330053323470_n

Il tutto nasce in primo luogo da una forte passione di Giovannino per la bici. “La bici per me è uno stile di vita. La bici porta economia: con la bici puoi andare al bar, viaggiare, andare a lavoro. Puoi fare tutto. Ma è anche sacrificio: la bici ti insegna a vivere”, spiega Giovannino, raccontando com’è nato il progetto. Tutto, infatti, nasce dalla sua personale esperienza di cicloviaggiatore: “Ho viaggiato molto in bici in Italia e mi sono reso conto che la cultura della bici non c’è. Mi sono trovato in delle strutture ricettive che non accettavano cicloturisti, perché pensavano che il ciclista fosse uno che non ha soldi o perché le strutture non erano attrezzate per un’adeguata accoglienza. E anche i miei colleghi cicloviaggiatori avevano le stesse problematiche”.

 

Da qui l’idea di creare un sito, prendendo spunto da analoghe esperienze europee, che creasse una mappa per i ciclo-viaggiatori in Italia in modo da creare una rete di luoghi “bike friendly” come punti di riferimento. I punti fondamentali per essere “amici della bici” sono quattro: possedere un deposito per le biciclette, permettere che il viaggiatore possa sostare anche per una sola notte, avere un mini kit per le riparazioni e fornire una colazione “rinforzata”. Sono anche questi elementi essenziali per chi viaggia in bici e nati dalla personale esperienza del fondatore di Italy Bike Friendly, che viaggiando si è reso conto di quali fossero le sue principali necessità.

16195746_745605795615691_2078842874706017448_n

Una rete, quella creata da Giovannino Carrano, che si sta espandendo lentamente nel tempo e nello spazio, permettendo ad un numero sempre più grande di viaggiatori di riscoprire il territorio italiano in un modo del tutto nuovo. Fra le zone più virtuose Emilia Romagna, Trentino e Toscana, mentre il Sud è un po’ carente: “Il vero problema non è la morfologia del territorio né le piste ciclabili: è culturale. Purtroppo, più si va verso il Meridione, più la mentalità in questo senso peggiora e non ti aiuta. Ad esempio, io credo che in alcuni luoghi, come nel Cilento, vi siano delle piste ciclabili ‘al naturale’, ovvero strade a basso scorrimento dove la bici può essere impiegata in tutta tranquillità, senza bisogno di piste ciclabili ‘ufficiali’. È, appunto, solo una questione culturale”.

 

Ed è proprio per far capire che il cicloturismo in Italia è possibile che Italy Bike Friendly ha organizzato – e organizza tuttora – una serie di eventi dedicati al turismo in bici. Dal Campania Crossing – traversata della Campania in bicicletta – al Tuscany Trail, questa rete si è fatta già conoscere. Il 2017, invece, sarà l’anno dei borghi italiani. Anche in questo caso verrà proposto un nuovo modo di scoprirli e visitarli, con una sola costante: rigorosamente in sella alla propria bicicletta.

 

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”
Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”

Parchi italiani, 15 giorni di cammino per attraversarli e conoscerli
Parchi italiani, 15 giorni di cammino per attraversarli e conoscerli

Tempo di turismo, tra narrazioni, stereotipi e realtà: intervista a Federica Marrocu
Tempo di turismo, tra narrazioni, stereotipi e realtà: intervista a Federica Marrocu

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(9) "nazionale"