22 Mag 2017

Vaccini obbligatori a scuola: “Decreto incostituzionale e inaccettabile”

Inaccettabile e incostituzionale. Così viene definito da più parti il decreto legge sull'obbligatorietà dei vaccini per l'accesso alla scuola. Il provvedimento varato dal Consiglio dei ministri prevede 12 vaccini obbligatori dal prossimo anno, sanzioni salatissime e rischio di perdita della patria potestà per i genitori inadempienti.

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Obbligatorietà di 12 vaccini per l’iscrizione a scuola, maxi multe in caso di violazione dell’obbligo, sospensione della potestà genitoriale. Sono queste alcune delle novità introdotte dal decreto legge sull’obbligatorietà dei vaccini per l’accesso alla scuola.

 

Le prime reazioni, molto critiche, al decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri arrivano dalle associazioni dei genitori e dei consumatori: sia per il Moige (Movimento Italiano Genitori) che per il Codacons il provvedimento è “incostituzionale” e si annunciano ricorsi.

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“La decisione del Governo, oltre a rappresentare un regalo alla lobby dei farmaci grazie all’estensione dei vaccini obbligatori, presenta diversi profili problematici – ha spiegato il presidente Carlo Rienzi – La trasformazione delle vaccinazioni facoltative in obbligatorie costringerà a sottoporre i bambini ad una dose massiccia di vaccini, senza alcuna possibilità di una diagnostica prevaccinale, con conseguente incremento delle reazioni avverse che secondo l’Aifa solo nel 2013, per l’esavalente, sono state ben 1.343, di cui 141 gravi”.

 

“Ai rischi connessi ai trattamenti sanitari coattivi si aggiunge anche un pesante conflitto col diritto all’istruzione, oltre alla crescita abnorme dei costi per il SSN derivante dalle decisioni del Governo – prosegue Rienzi – Resta poi l’impossibilità di ricorrere ai vaccini in forma singola e l’indisponibilità sul mercato dell’antidifterico se non abbinato ad altri vaccini. Per tali motivi ricorreremo contro il decreto del CdM per portarlo alla Corte Costituzionale e, se necessario, anche alle Corti di giustizia europee”.

Secondo Antonio Affinita, direttore generale del Moige, “la strumentalizzazione del picco epidemiologico del morbillo nel territorio italiano, che risulta essere tra i 10 Paesi al mondo con la mortalità infantile più bassa, per imporre il decreto sulla coercizione vaccinale per le famiglie è inaccettabile ed incostituzionale”.

 

“È incostituzionale – continua Affinita – un decreto che, per rispondere ad un picco epidemiologico sul morbillo, inserisce l’obbligo per altri vaccini che non hanno un quadro epidemiologico di necessità ed urgenza, proprio del decreto. Tutto questo avviene in aperto contrasto con i consolidati orientamenti provenienti dalle esperienze europee, dove l’obbligo risulta quasi ovunque assente, e dagli organismi sanitari europei, che non suggeriscono l’obbligo vaccinale bensì politiche volte all’informazione, raccomandazione, coinvolgimento, garanzie ed efficienza della rete vaccinale”.

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COSA PREVEDE IL DECRETO

 

Questi i punti principali del decreto, annunciati dalla ministra Lorenzin.

 

Antipoliomielite, antidifterica, antitetanica, antiepatite b, antipertosse più anti-haemophilus influenzae di tipo b, antimeningococcica di tipo b, antimeningococcica di tipo c, antimorbillo, antirosolia, antiparotite e antivaricella. Sono queste le 12 vaccinazioni obbligatorie per poter frequentare la scuola dall’anno scolastico 2017/18.

 

Tali vaccinazioni possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. In tutti gli altri casi, senza essere stati sottoposti a queste vaccinazioni, i bambini da 0 a 6 anni non potranno essere iscritti nei nidi e nelle scuole dell’infanzia.

 

Obbligatori anche i vaccini nelle scuole elementari, medie e primi due anni di superiori. In questi casi però non essere in regola con il calendario vaccinale non prevede il divieto di iscriversi alla scuola dell’obbligo: in assenza di uno o più vaccini la scuola riferisce all’Asl, che ha l’obbligo di contattare la famiglia, dandole una scadenza per vaccinare il figlio.

 

In caso di violazione dell’obbligo vaccinale per i genitori esercenti la responsabilità genitoriale e i tutori è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 7.500 euro. Le multe vengono comminate dalle Aziende sanitarie. Le sanzioni sono applicabili per ciascun anno dell’intero percorso della scuola dell’obbligo. Il dirigente scolastico è tenuto a segnalare alla Asl competente la presenza a scuola di minori non vaccinati. La mancata segnalazione può integrare il reato di omissione di atti d’ufficio punito dall’art. 328 c.p.

 

Il genitore o l’esercente la potestà genitoriale sul minore che violi l’obbligo di vaccinazione è segnalato dalla Asl al Tribunale dei minorenni per la sospensione della potestà genitoriale (in un comunicato stampa governativo si precisa che non sarà una sospensione automatica).

 

 

 

 

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