19 Giu 2017

Giovani fotografi indagano sul tema del consumo di suolo

Scritto da: Redazione

Nell'ambio dell'Elefante Festival del tempo lungo (15-25 giugno, Padova), di cui Italia Che Cambia è media partner ufficiale, si terrà Re-Visioni, un concorso fotografico dedicato ai giovani con meno di 35 anni che immortaleranno il degrado provocato dalla cementificazione, con l'obiettivo di innescare una necessaria riflessione sul tema.

Salva nei preferiti

Padova - Ha preso il via la settimana scorsa a Padova L’Elefante Festival del tempo lungo, una rassegna incentrata sulla necessità di cambiare il nostro rapporto con il tempo: rallentare, conservare la memoria del passato, vivere il presente e affacciarsi al futuro con fiducia. Nell’ambito del Festival, si terrà un concorso fotografico molto particolare dedicato ai giovani, con l’obiettivo di rappresentare e diffondere le immagini del degrado legato alla cementificazione del territorio.

Foto di Simone Motta

Foto di Simone Motta


Lo sguardo di cinque fotografi under 35, coordinati dal visual artist Orlando Myxx, sul tema del consumo di suolo a Padova. È questa la proposta al centro del progetto RE-VISIONI, nell’ambito del Festival del tempo lungo (15-25 giugno, Padova), promosso dall’associazione Pop Economix con una rete di partner grazie al sostegno del Bando culturalmente 2016 della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Italia Che Cambia è media partner ufficiale della manifestazione.

 

Sabato 17 giugno gli esiti del laboratorio – che ha coinvolto i fotografi Giovanna Bison, Antonio Colucci, Pierpaolo Maso, Simone Motta, Giulia Pasinato – sono stati presentati per la prima volta al Parco La Fenice, in apertura dell’evento Torneranno i prati? Parole e immagini sul consumo di suolo a Padova. Le fotografie sono esposte a Ca’ Sana (via Ss.Fabiano e Sebastiano 13) fino a domenica 25 giugno.

Foto di Giovanna Bison

Foto di Giovanna Bison


“Padova come altre città ha vissuto una trasformazione urbana legata allo sviluppo che è stata segnata anche da storture e depauperamenti – spiega Nadia Lambiase, Presidente dell’associazione Pop Economix – Il consumo di suolo è così divenuto un prezzo a volte troppo alto pagato alla crescita, mentre si indebolivano via via i criteri di razionalità urbanistica nelle politiche del territorio”. Il progetto nasce quindi “per dare respiro a una riflessione che ci pare necessaria e risvegliare il bisogno, che abbiamo tutti, di osservare il mondo in cui viviamo con occhi nuovi”. 

 

Per info e programma completo del Festival cliccate qui.

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Ardea, tutela e divulgazione ambientale nel napoletano e non solo
Ardea, tutela e divulgazione ambientale nel napoletano e non solo

Al via il primo Action Bootcamp Transistor, il futuro della Sicilia dipende da noi
Al via il primo Action Bootcamp Transistor, il futuro della Sicilia dipende da noi

Laura Cocco: “L’olio d’oliva in Sardegna è un fattore identitario, ma bisogna valorizzarlo”
Laura Cocco: “L’olio d’oliva in Sardegna è un fattore identitario, ma bisogna valorizzarlo”

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Corruzione e mafia ai vertici della politica siciliana. Che succede? – #916

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

|

Basta favori ai mercanti d’armi: la finanza etica si mobilita contro l’industria bellica

|

Treat It Queer Foundation: l’arte per combattere l’invisibilità sanitaria

|

La Liguria paga i cacciatori per uccidere i cinghiali, le associazioni si mobilitano

|

Salviamo il Grande Albergo delle Fate, simbolo di sostenibilità in Calabria 

string(9) "nazionale"