15 Nov 2017

Brigantes, un veliero per il trasporto marittimo ecosostenibile

Scritto da: Redazione

Proporre un’alternativa ecologica al trasporto marittimo di merci grazie al solo utilizzo dell’energia del vento e di quella rinnovabile autoprodotta a bordo. È questo l'obiettivo della società Brigantes che presenta il primo veliero-cargo ecosostenibile.

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Un veliero del 1911 dal nome Brigantes, di alta qualità tecnica e storica, ritrovato in condizioni perfette per essere completamente restaurato e trasportare prodotti biologici, merci organiche e di lavorazione artigianale senza emissioni. Sono queste le premesse per una piccola e al tempo stesso grande azione rivoluzionaria nel trasporto marittimo, concepita tra Italia, Austria e Germania ad opera di un team di sognatori concreti.

 

La maggior parte dei nostri beni d’uso quotidiano, per esser disponibile sul mercato a prezzi competitivi, viene trasportata per lunghe distanze via mare su enormi navi container alimentate da ingenti quantitativi di combustibili fossili, contribuendo in maniera significativa alle emissioni di anidride carbonica e sostanze inquinanti  in atmosfera  e nei mari stessi.

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La società di trasporto Brigantes Shipping Ltd., dal nome stesso della nave con la quale opererà, è fondata dai fratelli austro-italiani Oscar Kravina, maestro d’ascia, Daniel Kravina, imprenditore, dall’ingegnere navale tedesco Tobias Blome e dal marinaio siciliano Giuseppe Ferreri, ed intende proporre un’alternativa di trasporto merci sostenibile grazie al solo utilizzo dell’energia del vento e di quella rinnovabile autoprodotta a bordo.

 

Nel business plan aziendale, infatti, si legge che “Brigantes Shipping Ltd.  si rivolge a quegli operatori attivi nel settore della produzione di alimenti biologici e del commercio equosolidale, ai quali sinora mancava la possibilità di trasportare le proprie merci in modo coerente alla filosofia aziendale.”

 

“Creare una cultura sana di trasporto che promuove la conservazione dell’ambiente per le generazioni future”. È quanto intendono fare i “Brigantes”, assieme agli altri membri della “Sail Cargo Alliance”, un’alleanza di liberi armatori e gestori di navi.

 

Una prima fase dei lavori di restauro del veliero è in via di completamento nel cantiere navale artigianale Da.Ro.Mar.Ci  D’Amico di Trapani; ad essa seguirà la ricostruzione degli interni e delle sovrastrutture – per la maggior parte in legno –, la riprogettazione e ricostruzione dell’apparato velico sulla base di disegni originali dell’epoca ed il ripristino del sistema elettrico con integrazione di fonti energetiche rinnovabili (fotovoltaico, turbine aerodinamiche), così da rendere la nave nuovamente operativa.

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Entro la fine del 2018 Brigantes verrà completata, poi trasporterà tra l’America del Nord, il Sudamerica ed il Mar Mediterraneo merci quali ad esempio caffè biologico, cacao, tè delle Azzorre, ed altri prodotti in base alle rotte battute ed agli sviluppi della rete commerciale del “trasportato a vela”. Il brigantino di 30 metri  di lunghezza ha difatti  una stiva molto capiente, e può caricare fino a 160 tonnellate di merci.

 

I Brigantes non sono solo alla ricerca di investitori: per la seconda fase del restauro navale, sono alla ricerca di volontari che, dalla primavera del 2018, vogliano dedicare il proprio tempo libero e competenze a questo progetto.

La  disponibilità  di  posti  di  formazione  professionale  per  marinai (specializzazione su grandi navi a vela) e di alloggi per passeggeri, come anche la possibilità di impiego della nave durante eventi marittimi completano l’offerta delle attività di Brigantes, e di conseguenza le entrate della società.

 

Il restauro della nave viene finanziato attraverso donazioni, crowdfunding e grazie alla possibilità di acquistare azioni aziendali, diventando anche comproprietari della nave. Delle 800 azioni messe in vendita ad un prezzo di 1000€ ciascuna, su di un totale di 1600, ne son già state vendute  più 200, andando a finanziare in parallelo più di 1/4  dei lavori di restauro di Brigantes.

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Questo modello di finanziamento s’ispira allo storico “modello dei carati”, che vanta una lunga tradizione nel settore dei trasporti navali: molto prima che l’investimento partecipato (crowdinvesting) diventasse popolare grazie alla tecnologia all’avanguardia, si era solito suddividere i costi che acquistare o costruire una nave implicava all’interno di un gruppo di persone più o meno ampio, rendendo così l’investimento accessibile per molti, e distribuendo conseguentemente i dividendi e la co-proprietà del natante stesso.

 

Oltre alle merci ed ai prodotti coerenti con la filosofia aziendale, Brigantes porterà quindi nei nostri mari  un messaggio di cambiamento possibile ed alla portata di chiunque voglia davvero farne parte.

 

 

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