12 Gen 2018

Approvati gli accordi di base della Rete delle Reti!

Scritto da: Redazione

Nell'incontro di Torino tenutosi a dicembre, la Rete delle Reti ha approvato gli accordi di base. Ecco in cosa consistono e quali saranno i prossimi passi.

Salva nei preferiti

A circa cinque mesi dalla nascita, la Rete delle reti ufficializza i propri accordi di base, condivisi dai soggetti membri. Nell’incontro che si è tenuto a Torino il 17 dicembre – ospiti questa volta del Movimento per la decrescita felice – è infatti stato approvato il documento definito durante l’incontro precedente.

Panta Rei 1 Pallante

Si tratta di una serie di accordi che stabiliscono le modalità con cui i soggetti aderenti decidono di stare assieme, prendere le decisioni, comunicare all’interno e verso l’esterno e così via. Aspetti relativi al “come” più che al “cosa”, di cui invece ci si occuperà durante il prossimo incontro.

 

Negli accordi di base si stabilisce, ad esempio, che per prendere le decisioni si utilizza il metodo del consenso per quanto riguarda le questioni identitarie, relative al “chi siamo”, e quello dell’assenso per le decisioni sul “cosa facciamo”. Si definisce come i nuovi soggetti possono entrare a far parte della rete, e come altri possono uscire o essere esclusi (in quest’ultimo caso è necessario il consenso di tutti i soggetti aventi diritto al voto ad eccezione del soggetto oggetto della votazione).

 

Queste e molte altre questioni sono contenute negli accordi, che verranno sottoposti a verifica dopo sei mesi a partire dalla data di approvazione e che sono consultabili facendone richiesta alla segreteria della rete delle reti o ad i singoli soggetti aderenti. 

 

Gli accordi sono stati firmati dai portavoce delle organizzazioni presenti. Durante il prossimo incontro, che si svolgerà a Bologna sabato 24 e domenica 25 febbraio, si parlerà invece degli obiettivi di questo percorso condiviso.

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Alice Pomiato, alias aliceful: “La partecipazione sociale è la cosa più sostenibile che ci sia”
Alice Pomiato, alias aliceful: “La partecipazione sociale è la cosa più sostenibile che ci sia”

Erbe officinali e selvatiche, come riconoscerle e usarle nella nostra quotidianità
Erbe officinali e selvatiche, come riconoscerle e usarle nella nostra quotidianità

Le “Erbe ribelli” di Aurelia ci insegnano a riconnetterci alla natura e a riscoprire noi stessi
Le “Erbe ribelli” di Aurelia ci insegnano a riconnetterci alla natura e a riscoprire noi stessi

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(9) "nazionale"