29 Gen 2018

"Non abbiamo bisogno solo di auto elettriche, abbiamo bisogno di meno auto"

Scritto da: Greenpeace

Costruire più piste ciclabili e incentivare lo sviluppo di un trasporto pubblico pulito e facile da usare per tutti. Questa, secondo Greenpeace, è la direzione che cittadini e istituzioni dovrebbero seguire per raggiungere una mobilità veramente sostenibile.

Salva nei preferiti

Da quando la prima auto è uscita dalla catena di montaggio più di 100 anni fa, la nostra storia d’amore con le automobili è cresciuta sempre di più. In Paesi come il Regno Unito, la Francia, l’Italia e la Germania ora ci sono circa 5 veicoli ogni 10 persone. Negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda, il numero è ancora più alto. Ma, dopo un secolo in cui l’automobile ha ricoperto un ruolo centrale nelle nostre vite, stiamo cominciando a vedere uno spostamento verso forme di trasporto alternative. Se questa tendenza persisterà, il dominio del trasporto globale dell’auto potrebbe presto finire in un modo bizzarro.

 

6

Il costo nascosto delle auto
Con il costo dei veicoli elettrici destinati a crollare nel prossimo decennio, molte case automobilistiche ammettono ora che il futuro è elettrico. Ma sarà abbastanza? Non dovremmo anche domandarci prima di tutto se abbiamo bisogno di così tante macchine?
Se potessimo premere un interruttore e trasformare tutte le auto a combustibili fossili in elettriche, i polmoni di tutto il pianeta emetterebbero un sospiro di sollievo quando le emissioni tossiche diminuiranno (purché l’elettricità utilizzata provenga da fonti di energia pulita). Ma questo non risolverà il problema di quanto sia dispendioso un sistema di trasporto dominato dall’auto.

 

Nel 2016, sono state messe in strada oltre 72 milioni di nuove auto. La produzione di una così grande quantità di veicoli, anno dopo anno, comporta l’utilizzo di grandi quantità di acciaio, alluminio, rame, vetro, gomma e altre materie prime. Si tratta di un grande costo ambientale, considerando che la maggior parte di questi veicoli è inattivo per il 95% del tempo. Anche le auto parcheggiate occupano una grande quantità di spazio. Nelle aree urbane della contea di Los Angeles, circa il 14% del territorio – 200 miglia quadrate – è dedicato ai parcheggi.

large_pL8X-fMwcv7PycP7LkyFw-ewB1gkGCySRXaW8EoeBcg

Cambiare gli atteggiamenti
Sebbene i progressi siano spesso lenti, gli urbanisti e i politici si stanno gradualmente rendendo conto che quando le città offrono alternative sicure e convenienti alle automobili, iniziamo a viaggiare in modo diverso. A causa dei costi del possedere un’auto sempre più giovani scelgono biciclette, autobus e treni. A Berlino è il trasporto pubblico, non le auto, il modo migliore e più bello per spostarsi.
A Copenaghen, una città che gode da tempo della reputazione di essere bike-friendly, ben il 62% delle persone sceglie di pedalare in bicicletta. Nella città francese di Lione, il numero di auto che entrano in città è diminuito del 20% rispetto a solo un decennio fa. Mentre la rete cittadina di stazioni di noleggio biciclette continua a crescere, i pianificatori urbani sperano in un ulteriore calo del 20%.

 

A Londra, dove le superstrade ciclabili stanno diventando popolari, la quota di viaggi effettuati in auto è diminuita di un quarto dal 1990.
In molte delle più grandi città del mondo, le giornate senza auto sono sempre più popolari, dando alle persone un assaggio di cosa vuol dire vivere con meno rumore, traffico e inquinamento. Bogota è stata una delle prime città a introdurre una giornata senza auto, ed è diventata così popolare che è stata estesa a un’intera settimana.

Bike-to-Work-Day-2012-02 mtc(1)

La nostra vision
Anche se l’aumento delle auto elettriche dovrebbe essere celebrato, un sistema di trasporto veramente sostenibile non riguarda solo l’abbandono dei veicoli a combustibili fossili. Si tratta soprattutto di costruire più piste ciclabili e di sostenere schemi per portare le persone in bici. Si tratta di costruire strade che incoraggiano una gamma più diversificata di spostamenti – bicicletta, scooter elettrici e cargo bikes – invece di favorire così y tanto le auto. Si tratta del trasporto pubblico di massa che funzioni con energia pulita ed è accessibile e facile da usare per tutti. E riguarda tutti noi, cittadini, politici e imprese, perché contribuiamo a farlo succedere.

 

Richard Casson, responsabile della campagna Clean Air Now di Greenpeace

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La mobilità sostenibile a Napoli: dalla smart mobility al car sharing
La mobilità sostenibile a Napoli: dalla smart mobility al car sharing

A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile
A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile

Ponte sullo Stretto, dubbi e anomalie di un progetto senza fine
Ponte sullo Stretto, dubbi e anomalie di un progetto senza fine

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

C’è speranza per Assange? Cosa dice la sentenza e cosa succede adesso – #893

|

Zappa Social, la storia di una comunità che ha trasformato una discarica abusiva in un’oasi verde

|

Salute e autosufficienza, i corsi all’insegna della consapevolezza e dell’equilibrio

|

Giornata nazionale delle disabilità intellettive: ecco perché è urgente parlarne

|

A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile

|

Mourning circle, il cerchio delle lacrime: fare uscire il dolore può guarire

|

Chiusa Grande e i vini biologici concepiti con “vinosophia”

|

A Bordighera il primo caso di ospedale pubblico a gestione privata

string(9) "nazionale"