12 Nov 2018

La TERRApeutica: la cura di sé parte dalla terra

Scritto da: Redazione

Torna anche quest'anno “La TERRApeutica”, un ciclo di seminari rivolto ai professionisti della relazione d'aiuto e a tutti coloro che vogliono intraprendere un percorso di conoscenza personale rispetto al proprio rapporto con il mondo che cambia.

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Prendersi cura dell’individuo significa prendersi cura della terra. Da questo presupposto nasce “La TERRApeutica”, ciclo di seminari indirizzato a tutte le professioni di aiuto per integrare le proprie competenze con strumenti e modalità volti alla comprensione dei nuovi segnali di disagio. I cambiamenti e le crisi sociali, culturali ed ambientali degli ultimi tempi hanno portato all’insorgenza di nuove patologie e disagi che, per essere affrontati, richiedono nuovi strumenti.

 

Tra i docenti del percorso proposto dalla scuola di energetica Junghiana Hui Neng ci sarà anche Daniel Tarozzi che riporterà alcune delle storie dell’Italia che Cambia, esempio di benessere e trasformazione positiva di una situazione di crisi.

 

“Da diversi anni ormai – scrivono i promotori de “La TERRApeutica” – a partire dal movimento che ci ha fatto incontrare e costruire Ca’du Neng, abbiamo introdotto nei nostri programmi didattici materie rivolte all’educazione e al rapporto con la vita rurale, non solo come vita ‘in campagna’ ma, soprattutto, come approccio interiore. Desideriamo interrogarci sulla nostra vita e sui sentieri a disposizione, lavorando per renderla più sostenibile, equilibrata, felice.

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Pensiamo che un primo imprescindibile passo verso il cambiamento – prima di tutto personale e poi auspicalmente dei nostri clienti/pazienti/utenti tanto in percorsi terapeutici che in processi educativi, ma più semplicemente di chi ci è prossimo – possa essere rappresentato da:
 

  • l’osservazione della natura e dei suoi cicli
    – il recupero e la valorizzazione della relazione umana con l’ambiente visto come essere vivente da curare e rispettare
    – l’acquisizione della consapevolezza del concetto che le risorse non sono infinite
    – la ricerca di armonia ed equilibrio che tenga conto di tutte le differenze (umane e naturali)
    – la conoscenza di esperienze positive già realizzate in Italia e nel mondo che vedono nel lavoro della terra una fonte inesauribile di benessere ed evoluzione (ad esempio orti urbani, transition town, eco villaggi, co-housing, cooperative di comunità, etc.)”.

 

Il primo seminario, con il docente Massimo Angelini, si terrà il 25 novembre a Recco.

 

 

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