28 Ott 2019

Il futuro della montagna passa da Oltreterra

Scritto da: Daniela Bartolini

Si terranno venerdì 8 e sabato 9 novembre a Corezzo, nel comune di Chiusi della Verna (AR), le giornate formative di Oltreterra, una grande occasione per parlare del futuro della montagna. Parchi Nazionali, Regioni, Cooperative di Comunità, Aziende Agricole e nascenti Comunità si ritroveranno per condividere le proprie esperienze e decidere, insieme, in che modo risolvere quei problemi comuni che toccano i territori montani Italiani.

Salva nei preferiti

Torna l’appuntamento che dal 2014 coinvolge l’appennino stimolando l’applicazione fattiva di un complesso di buone pratiche che si originano dal motto “buono, pulito e giusto” e capaci di creare economia (buona, pulita e giusta) nei territori appenninici. Una mobilitazione per individuare e comunicare le esperienze, pubbliche o private, che possono migliorare la vita delle Comunità degli Appennini.

Un modo per attuare concretamente una programmazione territoriale fatta dal basso attraverso il coinvolgimento di cittadini, operatori e amministratori. Una nuova idea di sviluppo e benessere delle Comunità Appenniniche costruita sulle esigenze indicate dalle popolazioni che lo vivono nel rispetto delle tradizioni e dell’ambiente, in cui I residenti sono gestori attivi del territorio, promuovendo una nuova idea di montagna partendo da due temi di grande attualità: i giovani e il lavoro.

oltrelaterra 1

Come nasce Oltreterra?

Oltreterra è iniziativa territoriale realizzata a seguito de l’Appennino che verrà – Stati Generali delle Comunità degli Appennini, nata per promuovere azioni economiche sostenibili e replicabili, creare momenti di coinvolgimento tra Enti locali, Associazioni di Promozione locale, cittadini e portatori di interesse delle aree montane. Era il novembre 2013 quando Slow Food Italia convocò gli Stati Generali delle Comunità dell’Appennino in Emilia Romagna riunendo agricoltori, allevatori, artigiani, rappresentanti di consorzi provenienti da tutta la fascia appenninica, per ribadire che solo con un modello di agricoltura collettiva è possibile parlare di futuro. La proposta di Slow Food nasceva da una considerazione forte: “Gli Appennini sono stati per secoli la dorsale dell’economia italiana, che si basava sulle attività agrosilvopastorali; una storia che oggi può ancora essere raccontata dai prodotti tipici e dal paesaggio stesso. Ma negli ultimi decenni hanno visto sminuire il loro ruolo a tutti i livelli.Tutelare la biodiversità tramite la programmazione significa anche tutelare l’uomo e le sue attività economiche”.

Il grande evento dedicato agli Appennini si tenne nel 2013 a Santa Sofia, Badia Prataglia e Bagno di Romagna. Tre località Appenniniche in cui vennero organizzati tavoli di lavoro, per iniziare un confronto territoriale “dal basso” in cui far incontrare operatori e amministratori e iniziare a pensare insieme percorsi da intraprendere per garantire un futuro al territorio, creando sinergie e utilizzando le unicità che il territorio stesso propone: dalle produzioni agricole di qualità ai prodotti artigiani, dai boschi ai borghi di montagna. A marzo 2014, in Umbria fu quindi presentato il Manifesto per rilanciare una nuova stagione di rinascita sociale, economica e di riconquista del tessuto di cultura e tradizioni dei territori della dorsale italica.

Oltreterra è “un’avventura nelle montagne Appenniniche, una ricerca di quanto queste terre nascondono e di quanto possano far sognare. Oggi queste terre hanno bisogno di essere difese e riscoperte attraverso un’attenta ricerca di quanto possibile fare per unire, in maniera simbiotica, il complesso e intricato mondo naturale con l’uomo consapevole. Oggi queste terre urlano la loro tristezza per la lenta perdita di quell’uomo invasore che l’ha spesso danneggiata e maltrattata, ma ha saputo anche studiarla e amarla fino all’ossessione.Terre per secoli ospitali stanno tornando selvagge, grandi tradizioni e antichi saperi si perdono, magnifiche strutture crollano, e intere Comunità invecchiano senza poter difendere la dignità di una propria grande storia”.

Oltreterra nasce quindi per difendere il diritto all’esistenza di queste Comunità Appenniniche che “nell’Appennino che verrà” hanno a suo tempo deciso di mantenere in vita una storia secolare di uomini e montagne. Oltreterra si propone come HUB per quelle iniziative capaci di mantenere vive le Comunità Appenniniche attraverso l’unico modo possibile: mantenere servizi ed economia, elementi essenziali di una Comunità capace di perpetuarsi nel tempo. Oltreterra nasce da un’idea della condotta Slow Food di Forlì che, in collaborazione con la condotta Slow Food del Casentino, le associazioni di promozione locale presente nei Comuni del Parco e il contributo del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, mirano alla valorizzazione delle migliori idee replicabili realizzate nei territori montani Italiani ed internazionali. Un momento di incontro avente come obiettivo quello di raggiungere il sogno di un “territorio rurale a qualità totale”.

oltrelaterra 2

Oltreterra 2019

Dopo l’apertura dei lavori, la prima giornata di Oltreterra sarà dedicata ai temi legati alla comunità e cooperazione con il focus sulle cooperative di comunità come strumento per l’imprenditoria collettiva locale, significativo che si tenga proprio a Corezzo, là dove è da poco Cooperativa di Comunità della Vallesantanata la Cooperativa di Comunità della Vallesanta. La mattina proseguirà toccando il tema del cibo e come da esso si possa partire per cambiare paradigma, per poi esplorare il “bene bosco” e scoprire esperienze e buone pratiche sui temi di oltreterra. Il programma prevede successivamente tavoli di lavoro sui temi “tre temi del progetto: comunità, bosco e cibo, dove il confronto sarà fra chi vive i problemi della montagna ogni giorno e con chi ha le competenze per risolverli o, perlomeno, per provarci.

Si parlerà di possibile gestione forestale in collaborazione fra pubblico e privato, di Cooperative di Comunità, di Mense agricole scolastiche e del futuro delle Festesagge. Anche quest’anno si darà grande spazio ai giovani, questa edizione vedrà ad esempio la partecipazione dei ragazzi di un liceo che saranno accompagnati alla scoperta di ciò che si può fare in montagna da studenti Universitari di Firenze (AUSF) come Tutor. Inoltre una start up dell’Università di Scienze Forestali di Firenze si presenterà in apertura del tavolo della gestione forestale consapevole.

Comunità Alpine si incontreranno con Comunità Appenniniche per costruire una rete di Comunità capace di scambiarsi idee e progetti. Quest’edizione inaugura anche il premio “Testa di legno”, un premio alla perseveranza di chi per la montagna lotta quotidianamente, anche testardamente, perché sa di essere dalla parte del giusto.

Clicca qui per il programma completo.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”
Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”

Parchi italiani, 15 giorni di cammino per attraversarli e conoscerli
Parchi italiani, 15 giorni di cammino per attraversarli e conoscerli

Tempo di turismo, tra narrazioni, stereotipi e realtà: intervista a Federica Marrocu
Tempo di turismo, tra narrazioni, stereotipi e realtà: intervista a Federica Marrocu

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(9) "casentino"