13 Mar 2017

Filmmaker day: la voce agli ideatori e creatori dell’evento

Scritto da: Roberto Vietti

Abbiamo intervistato il direttore artistico Mauro Russo Rouge e il presidente di ArtInMovimento Annunziato Gentiluomo, organizzatori del Filmmaker Day di Torino. Ecco a voi le loro sensazioni a pochi giorni dall'evento.

Salva nei preferiti

Torino - TORINO – E oggi per parlare del Filmmaker Day del 17 marzo sono con noi Mauro Russo Rouge e Annunziato Gentiluomo, rispettivamente il direttore artistico dell’evento e il presidente di ArtInMovimento, l’associazione organizzatrice. L’evento si terrà presso il Teatro Giulia di Barolo, in piazza Santa Giulia 2 bis, dalle 13.30 alle 00.00. L’ingresso è gratuito.

filmmaker day voce ideatori creatori evento 1

Signor Russo Rouge, quali sono le vostre sensazioni a pochi giorni dall’evento?

Rispondo con una battuta dell’attore Wes Bentley nel celeberrimo film di Sam Mandes “American Beauty”: C’è elettricità nell’aria!

Signor Gentiluomo, come vi è venuta l’idea di realizzare il FilmMaker Day a Torino?

Siamo di Torino e quindi innanzitutto per le ovvie ragioni logistiche non potevamo che inaugurare questa maratona cinematografica dalla nostra città. Inoltre sentiamo di dover contribuire, attraverso il Filmmaker Day, a renderla ancora più appetibile, artisticamente parlando, di quanto già non lo sia. Amiamo il capoluogo piemontese ed è importante per noi contribuire, attraverso eventi come questo, a quel sentimento di passione che la nutre e la infervora.

Signor Russo Rouge, che cosa significa per voi questo evento? Cosa vi ha spinto a realizzarlo?

Significa fare qualcosa di straordinariamente sensato e ricco per il cinema indipendente e i suoi autori. Mi ha spinto a realizzarlo la profonda passione per il cinema e la voglia di dare visibilità a pellicole che probabilmente non avrebbero accesso al grande schermo italiano. Pellicole di estrema qualità, ma non favorite da canali di distribuzione efficaci.

Signor Russo Rouge, in base a quali parametri avete selezionato le pellicole?
Le pellicole sono state scelte da una commissione che le ha valutate tutte, una ad una con profondo rispetto nei confronti di tutti coloro che hanno partecipato alla loro realizzazione e con grande attenzione. Ci siamo orientati secondo i seguenti parametri: regia, fotografia, recitazione, sceneggiatura e montaggio. Ovviamente tutti ugualmente indispensabili. Alla fine ben 28 su 707 giunte da ogni lato del mondo. Il miglior film del Filmmaker Day verrà decretato da una giuria interna presente in sala durante l’intera giornata e parteciperà alla kermesse della quarta edizione di OIFF TURIN CINEFEST il prossimo 4 maggio presso il Cinema Classico di Torino. Inoltre ci saranno due menzioni speciali, rispettivamente legate alla Sua testata, Italia che Cambia, e ad ArtInMovimento Magazine, i nostri due media-partner.

Signor Russo Rouge, qual è stata la risposta dei FilmMaker, italiani e non? Vi attendavate così tante candidature?
La risposta dei filmmakers è stata strepitosa. Oltre 700 film e di questi circa 150 italiani. A dir poco fantastico. Comunque sì, ci aspettavamo un numero elevato di candidature poiché siamo molto ben organizzati dal punto di vista promozionale e ci teniamo a fare le cose con un certo criterio. Curiamo quotidianamente una marea di aspetti di marketing col nostro tecnico Matteo Valier e, soprattutto, la nostra fee d’ingresso per i partecipanti – che nella maggior parte dei festival rappresenta una vera e propria rapina a mano armata per le cifre stratosferiche richieste – è di soli 10 dollari. Accessibile quindi a tutti. Inoltre, non abbiamo previsto Fee di partecipazione per tutti gli autori con residenza a Torino o che abbiano girato il film a Torino o più in generale in Piemonte. Questo per incentivare quanto la nostra realtà territoriale produce.

Signor Gentiluomo, quali sono i vostri prossimi passi? Avete già in mente la prossima edizione?
Abbiamo un sacco di idee per il prossimo futuro. Come detto precedentemente, il prossimo 4 maggio ci sarà la kermesse della 4° edizione del nostro ormai apprezzatissimo OIFF TURIN CINEFEST.
Tutto è iniziato da OIFF. Intorno a questo nostro “pianeta” è poi nato il Filmmaker Day che punta a ritornare in scena già tra qualche mese in un’altra location. C’è infatti il desiderio di renderlo itinerante. Tanti progetti che stiamo concretizzando pianificandoli con dedizione e soprattutto passione per il cinema, e per tutta l’arte in generale. Ci interessano tutte le forme d’arte visive e non, quindi fotografia, pittura, danza e altro ancora. L’intento è comunque sempre il medesimo: divulgare l’arte sul territorio. Creare degli spazi interessanti per gli autori e permettere al pubblico di potersi confrontare direttamente con loro, immergendosi nella settima arte attraverso un’esperienza diretta.

Signor Gentiluomo, ci piacerebbe chiedervi che cos’è per voi l’Italia Che Cambia, non tanto il nostro progetto editoriale… ma come voi la declinate nella vostra vita.

Italia Che Cambia siamo noi, nelle nostre scelte, nel nostro modo di fare e di pensare. Siamo noi che vogliamo andare controcorrente, che non ci pieghiamo alle logiche politiche e commerciali e che crediamo che ci sia una moltitudine che avanza e che si rende, ogni giorno di più, promotrice di un cambiamento. Noi siamo parte attiva di quella moltitudine e agiamo attraverso l’arte, il cinema in primis. Il fatto che ci sia una testata come la vostra o come la nostra, ArtInMovimento Magazine, ci fanno ben comprendere che quel filone è tracciato e che si può operare in questa società in modo alternativo e pacifico, valorizzando le diversità, generando armonia e cantando la bellezza.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Arte e ricerca al femminile: a Cagliari un stanza tutta per loro, artiste del nostro tempo
Arte e ricerca al femminile: a Cagliari un stanza tutta per loro, artiste del nostro tempo

Spazi personali e collettivi: la cultura del gesto in Sardegna
Spazi personali e collettivi: la cultura del gesto in Sardegna

Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità
Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(8) "piemonte"