Banner Etica Sgr
30 Ott 2013

Giuseppe Li Rosi, fondatore di Terre Frumentarie

Scritto da: Daniel Tarozzi

“L’agricoltura nel ‘900 è stata asservita all’industria, e volevo contribuire a riscattarla. Dobbiamo recuperare i prodotti tipici di una zona, […]

“L’agricoltura nel ‘900 è stata asservita all’industria, e volevo contribuire a riscattarla. Dobbiamo recuperare i prodotti tipici di una zona, valorizzare le selezioni fatte dagli esseri umani per secoli, che hanno portato a cereali adatti all’essere umano”
Giuseppe Li Rosi

Daniel Tarozzi e Giuseppe Li Rosi, fondatore di Terre Frumentarie Aprile 2013, Raddusa, SIcilia "Io faccio così", pag. 331

Daniel Tarozzi e Giuseppe Li Rosi, fondatore di Terre Frumentarie
Aprile 2013, Raddusa, SIcilia
“Io faccio così”, pag. 331

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Fattoria Zero: “Siamo promotori di un’agricoltura sociale che valorizza i prodotti tipici del nostro territorio”
Fattoria Zero: “Siamo promotori di un’agricoltura sociale che valorizza i prodotti tipici del nostro territorio”

Agricoltura naturale o “del non fare”: Kutluhan Özdemir e il metodo Fukuoka – Meme! #46
Agricoltura naturale o “del non fare”: Kutluhan Özdemir e il metodo Fukuoka – Meme! #46

QualityChain, l’app ideata da tre ragazzi per “far parlare” le etichette agroalimentari
QualityChain, l’app ideata da tre ragazzi per “far parlare” le etichette agroalimentari

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Le microplastiche sono persino nelle nuvole – #801

|

MEI, il meeting di artisti indipendenti che rifiutano le logiche commerciali

|

Conoscere per reagire. Gas: mercato, consumi e limiti

|

Viaggio nell’Africa che cambia, passando anche per il virtuoso Senegal

|

Si parla troppo poco di animali: al via la rubrica che tratta di loro

|

Antonio Mazzeo: “Salviamo la scuola italiana, dove la violenza diventa un’abitudine”

|

Temposospeso: un’avventura editoriale di resistenza nata in un borgo ligure

|

Slow Food Calabria: andiamo oltre gli stereotipi e proiettiamoci nel futuro