15 Giu 2016

Il volto: enigma e rivelazione

Scritto da: Daniela Bartolini

21 volti casentinesi in mostra al Castello dei Conti Guidi di Poppi dal 18 giugno al 10 luglio. Una personale dell'artista Mario Bettazzi per raccontare l'enigma e la rivelazione del volto.

Salva nei preferiti

Una mostra che conserva in parte il sapore antico e tradizionale dell’arte, ma che allo stesso tempo implica il carattere particolare del ritratto, che costituisce un punto focale della reciprocità dello sguardo fra soggetto e spettatore, tra artista e modello, con il potere di manifestare il nodo inesauribile tra identità soggettiva e immagine pubblica, relazione tra realtà, raffigurazione e percezione, tra oggetto e soggetto (che dipinge e che guarda), tra resa dell’apparenza e sforzo di restituire ciò che non è direttamente disponibile allo sguardo, perché interiore.
Ogni opera, infatti, presuppone l’esistenza di uno spettatore, pone al centro la possibile complessità relazionale che comprende, oltre al rapporto spettatore-opera, la relazione artista-modello, e diventa medium in grado di interpretare la complessità propria della realtà, espressione del nodo inesauribile tra identità soggettiva e immagine pubblica.

Il ritratto non è solo mezzo efficace per conservare e trasmettere il ricordo di un volto, prolungandone in un certo senso l’esistenza, ma anche strumento che, occupandosi della persona, che è una unità fondamentale di pensiero, sentimento e azione, è sempre ritratto psicologico, faro che trasmette pensieri e intime emozioni. Tuttavia il ritratto molto spesso aggiunge alle espressioni evidenti, delle caratteristiche positive o negative che non sono sempre presenti nelle persone ritratte: espressioni del volto, acutezza dello sguardo, piega ironica delle labbra …

In questo modo un ritratto, pur assomigliando al suo modello, presenta, per quanto riguarda la sua effettiva conformazione, delle espressività che non appartengono più all’individuo ritratto, ma sono state attribuite allo stesso, più o meno volontariamente da colui che lo ritrae.

Mario Bettazzi, pittore e ceramista, è nato a Poppi nel 1952 e oltre che come artista è noto per il suo insegnamento di pittura e ceramica presso i centri diurni di socializzazione “Pesciolino Rosso” di Pratovecchio e “Tangram” di Rassina.
Con questa rassegna di ritratti, conduce “lo spettatore a considerazioni ben più ampie e profonde, poiché sono metafore di una vita poliedrica, complessa e meravigliosa” (M.Bettazzi, Dipingiamo insieme i colori della vita).

“Il Volto è quella parte del corpo umano per cui s’identifica la persona; la si distingue e si riconosce, fissandola, nella memoria. Noi non vediamo il nostro viso, se non riflesso nello specchio; ma ogni giorno, quando ci incontriamo con gli altri, inconsapevolmente ma costantemente, lo sguardo si appunta, sul viso. questo vedere di tutti è un vedere prosaico che l’artista sa tradurre con i canoni della poesia, elevandola nella tonalità del canto” (Giacomo Giovannetti)

Inaugurazione sabato 18 giugno alle ore 18 al Castello dei Conti Guidi di Poppi. La mostra sarà presentata da Giacomo Giovannetti.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Spazi personali e collettivi: la cultura del gesto in Sardegna
Spazi personali e collettivi: la cultura del gesto in Sardegna

Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità
Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità

Chi furono i primi abitanti della Sardegna? Un viaggio lungo 11mila anni
Chi furono i primi abitanti della Sardegna? Un viaggio lungo 11mila anni

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(9) "casentino"