1 Set 2016

Bibbiena Editoria Arte 2016

Scritto da: Daniela Bartolini

BEA-Bibbiena Editoria Arte ritorna per dare spazio e voce alle più diverse forme d’espressione artistica e creativa. Dal 2 settembre un'intero mese per la III edizione che avrà come filo conduttore la musica. Nel centro storico di Bibbiena e non solo...

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La musica, “non come quinta sonora, come semplice contrappunto o accompagnamento per altre forme di arte, piuttosto come elemento espressivo che riesce a dialogare, a costruire dialettiche concrete con ogni altra creazione artistica, cui contribuisce aggiungendo cromatismi nuovi ed inattesi, giocando un proprio protagonismo oltre i momenti canonici cui è comunemente relegata”.

La III edizione di BEA Bibbiena, organizzata dall’associazione culturale Milleforme, torna ad animare il centro storico di Bibbiena ma anche altre realtà del territorio, per coinvolgerle nella prospettiva di una rassegna sempre più partecipata e condivisa.
Mostre, concerti, libri, video, recital, “sono la quintessenza di una rassegna che ha come obiettivo primario la ricerca di una cultura della contaminazione, perché se riescono a coesistere e dialogare tra loro artisti e forme d’arte lontane, allora ci si attende un contagio positivo che induca, in nome e per conto di un’incessante ricerca della bellezza, le donne e gli uomini in ogni contesto si trovino fare lo stesso”.

La giornata iniziale sarà dedicata ai 50 anni dell’Istituto “Ernesto De Martino” e ai 500 anni dell’Orlando Furioso che sarà celebrato in modo non canonico attraverso la geniale creazione poetica ed espressiva che dell’ottava rima. Venerdì 2 settembre alle ore 18 presso il Museo Archeologico del Casentino, sarà Antonio Fanelli, antropologo e scrittore membro della giunta esecutiva dell’istituto, a raccontare l’Istituto “Ernesto De Martino”, l’archivio sonoro specializzato che raccoglie le ricerche sul mondo popolare e proletario, materiali di carattere musicale (canti popolari e sociali, danze, riti, rappresentazioni popolari), testimonianze sui momenti più significativi della storia del movimento operaio, biografie, registrazioni di manifestazioni sindacali e politiche, ordinati in un archivio specializzato per la conservazione, la catalogazione e lo studio delle forme di espressività orale, con annessa biblioteca, videoteca e filmoteca.
Alle ore 21 Marco Rovelli, musicista e scrittore, e La Leggera, associazione che si occupa di cultura immateriale, linguaggi della musica, della danza, del canto, della narrazione, porteranno in scena in un recital di teatro-canzone, i canti della tradizione toscana “raccontando storie di vita di tre persone che incarnavano l’anima più profonda della Toscana popolare. Caterina Bueno che raccolse e cantò i canti di una millenaria cultura popolare. Altamante Logli, il re incontrastato dei genialissimi poeti improvvisatori in ottava rima. Carlo Monni, che incarnava lo spirito sanguigno della toscanità, la poesia della terra e del vino, degli alberi e delle donne. ”Dai rispetti d’amore ai canti del Maggio per finire con i canti anarchici che nell’Ottocento si diffusero per riscattare la fatica secolare dei contadini e dei carbonai, le loro secolari tribolazioni“.

Il 3 Settembre alle ore 18, sempre presso il Museo Archeologico, si terrà la presentazione del libro “Poema per Pinocchio” di Marzio Matteoli. “Una trasposizione poetica del romanzo di Carlo Lorenzini detto “Collodi”. Nell’opera, composta in ottava rima e illustrata dalle tavole di Caterina Matteoli, si compie anche una rivisitazione psicologica dei vari personaggi in chiave anarchica, ribaltando in alcuni casi meriti e colpe. Si potrebbe dire che è un Pinocchio un po’ più dalla parte di Pinocchio”. Per il linguaggio usato (volutamente in richiamo ad autori classici) e per i concetti espressi, il testo è da considerarsi rivolto più a un pubblico adulto che non ai ragazzi.
Interverranno l’autore (chitarra), Caterina Matteoli (clarinetto), Daniele Venturelli (voce narrante).

Domenica 4 Settembre alle ore 18,00 al Teatro di Partina, in collaborazione con la Società Filarmonica “Tobia Scatolini” e con il contributo de L’Accademia del colesterolo: “Sagre e profano: riflessioni lungo le strade del vino, i sentieri del gusto e le piazze dei sapori”. Santi Cherubini proporrà un libero adattamento dal Vangelo secondo Muzzicone, con il contrappunto musicale de I Badalischi.
Santi Cherubini, “acuto osservatore del clima delle sagre di paese dell’aretino, ne esplora ogni anfratto “antropologico”, descrivendone con sagacia gli aspetti più remoti, talvolta inattesi ed esilaranti. Nella sua performance ci si immerge in una narrazione di straordinaria efficacia in cui nulla passa inosservato, ma il carattere dei suoi personaggi viene messo a nudo e raccontato con un uso puntuale e mai scontato della lingua aretina delle cui sfumature Santi Cherubini è profondo conoscitore. Così, momenti di apparente assoluta banalità appaiono il pretesto perfetto per raccontare vicende d’una umanità che si trasforma, si trasfigura, si disillude talvolta, dinnanzi al cibo. Il cibo, dunque, diviene strumento catartico di redenzione per chiunque, e la sagra muta nella sua essenza più autentica in un luogo di culto dove si consumano inconsapevoli liturgie, rituali antichi come in una festa pagana”.

Il 17 Settembre alle ore 17,30 continuano le collaborazioni con l’inaugurazione della collettiva di pittura organizzata con il supporto della Pro Loco di Soci presso l’ Auditorium “Berretta Rossa” di Soci.
Alle 18,30 presentazione del libro “Chiedero’ ai sassi che nome vogliono” di Giovanni Carbone, un testo diviso in due parti: “la prima – Chiederò ai sassi che nome vogliono – costituita da sette racconti chiaramente qualunque, in un ordine ovviamente qualsiasi, che si legano tra loro solo perché a leggerli ed a scriverli l’autore ipotizza potrebbe essere stata la stessa persona. La seconda parte è invece un Memorandum, il ripescaggio di cose già scritte, decontestualizzate e rese capaci di muoversi con gambe proprie, e questo perché riciclare è pratica ottima che consente il rispetto dell’ambiente, ma è anche – ritiene l’autore – un comportamento atto ad impedire dissimulazioni negazioniste della labilità delle memorie. e questo perché riciclare è pratica ottima che consente il rispetto dell’ambiente”. A leggere brani del libro di Giovanni Carbone sarà l’attrice Emma Cardillo.

All’Auditorium “Berretta Rossa” si terrà anche l’appuntamento del 24 Settembre, ore 18,00: “D’Arte Fatti”, incontro letterario con il trio di scrittori formato da Leonardo Nozzoli, Ela Bi e Annalisa Gagnarli. Parole accompagnate dalla Corale Alessandri, gruppo composto prevalentemente dagli allievi delle Scuole di Musica di Figline, Incisa Valdarno e Rignano sull’Arno (Fi) .

Fino al 30 settembre 2016, presso il Museo Archeologico del Casentino “Piero Albertoni, sarà inoltre possibile visitare la mostra “Al tempo quando non c’era il tempo” di Aldo Palazzolo.

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