18 Ott 2016

TutorUno al Maker Faire di Roma

Scritto da: Daniela Bartolini

Il robot progettato dall’istituto Enrico Fermi di Bibbiena, vincitore al Maker Faire Rome, la più importante mostra dedicata all’innovazione. Un robot di utilità sociale che ricorda di prendere le medicine ma non solo...

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Si è svolto dal 14 al 16 ottobre a Roma, Maker Faire, la più grande fiera europea dell’innovazione che celebra la cultura del “fai da te” in ambito tecnologico.
Qui makers e appassionati si incontrano per presentare i propri progetti e condividere le proprie conoscenze e scoperte.

I makers sono “appassionati di tecnologia, educatori, pensatori, inventori, ingegneri, autori, artisti, studenti, chef, artigiani 2.0, insomma tutti coloro che creano e stupiscono con la forza delle proprie idee. Sono persone che, con un forte approccio innovativo, creano prodotti per avvicinare la nostra società a un futuro più semplice e divertente. Il loro motto è “fai da te” ma soprattutto “facciamo insieme”. Sono, infatti, una comunità internazionale presente in oltre 100 paesi e condividono informazioni e conoscenze sia attraverso il web sia attraverso veri e propri luoghi fisici, i cosiddetti Fab Lab. Usano macchinari come frese o stampanti 3D ma anche software e hardware open source che si possono scaricare gratuitamente dal web per dare vita a  qualcosa di originale. I makers, oggi, vengono identificati come un vero e proprio movimento culturale dalle enormi potenzialità sul piano dello sviluppo sociale e economico, grazie alla loro capacità di esplorare nuove strade o semplicemente di percorrere in modo “moderno” quelle esistenti .”
Un movimento che dal basso sta, secondo molti, dando vita alla prossima rivoluzione industriale.

Maker Faire Rome è l’edizione europea di questa manifestazione nata negli Stati uniti, che richiama non solo addetti ai lavori ma anche curiosi ed appassionati. Sono state oltre 110 mila le presenze di questa quarta edizione.

55 sono stati i progetti selezionati per la Call for Schools, aperta agli istituti scolastici di secondo grado nazionali e appartenenti ai Paesi dell’Unione Europea.
Tra questi anche il progetto realizzato dall’Isis Fermi di Bibbiena, già selezionato in passato con “Ricordati di me”, il seggiolino salvavita che avvisa il conducente in caso di dimenticanza del piccolo all’interno del mezzo.

Il progetto presentato per questa edizione è “TutorUno”, un robot di utilità sociale operante nel settore sanitario che ricorda di prendere le medicine e le serve accanto a un bicchiere d’acqua o essere progammato per ricordare di effettuare analisi della glicemia o la misurazione della pressione. Un dispositivo che ha anche altre funzioni, può infatti, tramite la scheda elettronica Arduino, dare l’allarme in caso di perdite di gas, rilevare intrusione di ladri, fornire energia in caso di black out e funzionare come una semplice lampada.

Tutor Uno nasce dal bisogno di fornire assistenza agli anziani che vivono soli in casa“, ha spiegato Pierluigi Bargellini, docente che ha seguito i ragazzi della quinta e quarta professionale nella realizzazione del prototipo che è anche stato premiato come uno dei tre migliori progetti InvFactor, concorso promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e Commissione Europea.

I ragazzi dell’istituto oltre che con la soddisfazione del riconoscimento del proprio lavoro, sono stati premiati con l’assegnazione di una stampante 3D XFAB. Stampante laser 3D per i maker e per il settore educational che utilizza la stessa tecnologia delle stampanti professionali e consente di ottenere prodotti di alta qualità di stampa che non necessitano di processi di post-produzione.

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