2 Nov 2016

Innovazione, Startup e Saper fare

Scritto da: Daniela Bartolini

Dall'artigianato all'economia 2.0: quale contesto offre l’Italia per lanciare un’impresa ad alto contenuto di innovazione? Un talk show venerdì 4 al Castello di Poppi per parlare di futuro e innovazione tecnologica.

Salva nei preferiti

Nel 2015 le Startup innovative sono cresciute di oltre il 30% rispetto all’anno precedente e secondo la School Of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Italia StartUp, gli investimenti complessivi in start-up sono stati superiori a 130 milioni di euro. Tutto questo in un Paese dove il saper fare e la creatività artigiana costituiscono da sempre il passato e il futuro dello sviluppo economico. La grande scommessa da vincere è quindi quella dell’innovazione.

La ricerca e l’innovazione sono anche tra le priorità dell’agenda dell’Unione Europea per la crescita e l’occupazione. I paesi membri dovranno investire, entro il 2020, il 3% del Prodotto Interno Lordo in Ricerca e Sviluppo (1% di finanziamenti pubblici, 2% di investimenti privati) con l’obiettivo di creare 3,7 milioni di posti di lavoro e di realizzare un aumento annuo del PIL di circa 800 miliardi di euro.

“Qui i laureati pensano che sia meglio inventarsi un lavoro che trovarne uno”, diceva il rettore di Harvard nel film The social Network. Ed è esattamente questo che cercano di fare i giovani che animano le start-up italiane. Innovazione, reti d’impresa, saper fare : è, dunque, questa l’Italia che compete, quella su cui fondare lo sviluppo di oggi e di domani, partendo dal livello locale per arrivare ad essere protagonisti nell’economia globale.
L’economista Stefano Micelli sostiene nel suo ultimo libro che il futuro potrebbe essere artigiano. Mettere al centro il “saper fare” e i “nuovi saperi” in un Paese come l’Italia, dove la disoccupazione giovanile è altissima ma scarseggiano carpentieri, fornai, sarti e scalpellini, potrebbe essere la ricetta vincente.

Di questo si parlerà nella serata di venerdì 4 novembre nel Salone delle Feste del Castello dei Conti Guidi a Poppi, alle 20.30, promossa dal Centro Creativo Casentino e da Prospettiva Casentino su un’idea del giornalista Gianluca Baccani. Una serata pensata per stimolare i giovani del territorio a pensare ad un futuro possibile nella valle attingendo alle sapienze e alla cultura del territorio. Ad un “futuro del passato”.
Ad ispirare e sostenere questo processo, saranno presenti : Stefano Cecconi, AD e fondatore di Aruba; Andrea Di Benedetto, presidente del Polo Tecnologico di Navacchio e vice presidente nazionale di Cna; Donato Nitti, avvocato esperto di reti di impresa; Alessandro Sordi, co-fondatore di Dada e AD di Nana Bianca.

Sarà possibile seguire la serata anche in diretta streaming sul portale ufficiale della Toscana INTOSCANA.IT.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
L’economia circolare di Relicta: pellicole biodegradabili che si sciolgono in acqua – Io Faccio Così #397
L’economia circolare di Relicta: pellicole biodegradabili che si sciolgono in acqua – Io Faccio Così #397

Oltree, il sogno di Barbara di un’impresa etica ispirata all’economia circolare
Oltree, il sogno di Barbara di un’impresa etica ispirata all’economia circolare

Daniela Ducato e il Terzo Paesaggio: valorizzare le zone marginali per riscoprire la vita che pulsa – Dove eravamo rimasti #26
Daniela Ducato e il Terzo Paesaggio: valorizzare le zone marginali per riscoprire la vita che pulsa – Dove eravamo rimasti #26

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(9) "casentino"