30 Gen 2017

La spesa in campagna si fa in piazza

Scritto da: Daniela Bartolini

Prendiamo la buona abitudine di fare la tua spesa direttamente dagli agricoltori! Grazie alla Confederazione Italiana Agricoltori, ogni secondo sabato del mese arriva nella piazza di Soci "La spesa in Campagna".

Salva nei preferiti

La giunta esecutiva del Comune di Bibbiena ha deliberato nell’ultimo incontro la realizzazione di un nuovo mercato agricolo che si terrà da febbraio, ogni secondo sabato del mese dalle 8 alle 13, nella piazza del paese di Soci.

L’iniziativa, promossa dalla Cia di Bibbiena e accolta dal Comune, fa parte del progetto nazionale della Confederazione Italiana Agricoltori “La Spesa in Campagna”.
Il progetto intende favorire relazioni dirette tra agricoltori e consumatori, far conoscere la storia di alimenti di qualità, le persone che li hanno prodotti, i campi da cui provengono.
Il Mercato contadino, che raccoglie nella piazza i piccoli produttori agricoli locali, è uno strumento di valorizzazione del territorio, della filiera corta e della qualità degli alimenti.

Il mercato ridiventa luogo di incontro, di relazione in cui promuovere la cultura della campagna, spesso “lontana” e poco conosciuta anche in un territorio come il nostro, e modo per avvicinare le persone alla buona abitudine di fare la tua spesa alimentare direttamente dagli agricoltori. Nella relazione diretta si crea fiducia e si riscoprono i sapori, le tradizioni, la stagionalità del territorio.

Le aziende che aderiscono a “la Spesa in Campagna” rispettano regole precise che prevedono anche la disponibilità a sottoporsi a verifiche, che, secondo i principi del controllo partecipato, sono aperte ai rappresentanti delle associazioni dei consumatori. I prodotti stagionali che vengono offerti sono coltivati secondo i criteri della agricoltura tradizionale, biologica o biodinamica.

La spesa è uno strumento fondamentale di azione, fare una spesa consapevole cambia l’economia globale e locale, migliora la qualità della nostra vita, non solo per ciò che mettiamo nel nostro piatto ma anche per l’impatto ambientale: comprare locale significa ridurre l’inquinamento, mantenere il paesaggio rurale e permettere che un maggior controllo del idr gelogico del territorio.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La sostenibilità in mostra: a Palma Campania Naturae trasforma la spazzatura in arte
La sostenibilità in mostra: a Palma Campania Naturae trasforma la spazzatura in arte

L’economia circolare di Relicta: pellicole biodegradabili che si sciolgono in acqua – Io Faccio Così #397
L’economia circolare di Relicta: pellicole biodegradabili che si sciolgono in acqua – Io Faccio Così #397

Oltree, il sogno di Barbara di un’impresa etica ispirata all’economia circolare
Oltree, il sogno di Barbara di un’impresa etica ispirata all’economia circolare

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(9) "casentino"