3 Feb 2017

L’Aquila Reale nel Parco

Scritto da: Daniela Bartolini

Dopo 6 anni l'Aquila Reale torna a riprodursi nel Parco Nazionale! Unico caso in tutto l’Appennino settentrionale, la coppia ha nidificato su un grande abete di 35 metri di altezza ed è riuscita ad involare due giovani dopo esattamente 23 anni da un altro evento gemellare.

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L’Aquila reale è senza dubbio il rapace più celebrato dalla nostra cultura, emblema di potenza e magnificenza è uno degli animali più rappresentativi della natura selvaggia.

Nel Parco delle Foreste Casentinesi è presente attualmente con una sola coppia conosciuta che viene annualmente monitorata dal 1993. La zona di nidificazione si trova nel versante romagnolo, in particolare nella Foresta della Lama; qui la coppia ha utilizzato ripetutamente un nido su roccia, ma ha anche costruito dei nidi su grandi abeti. Dal 1993 al 2015 si sono involati complessivamente 11 giovani: nel 1993, evento raro per la specie, sono stati due i giovani allevati, in altri 9 anni è stato allevato un giovane per anno, in altri 7 anni la riproduzione è fallita; nei restanti 6 anni non si sono trovati indizi della riproduzione.
Dal 2009 al 2015 non ci sono state prove di riproduzione fino all’eccezionale annata del 2016.

Adesso il Parco fa sapere che la coppia di aquile, monitorata dai ricercatori della Coop. Sterna per conto dell’Ente Parco, si è riprodotta nel 2016 in modo decisamente straordinario. Unico caso in tutto l’Appennino settentrionale la coppia ha nidificato su un grande abete di 35 metri di altezza ed è riuscita ad involare due giovani dopo esattamente 23 anni da un altro evento gemellare.

Grazie ad un numero sempre maggiore di ricercatori e volontari esperti la conoscenza dell’Aquila in Italia è sempre più precisa. Proprio quest’anno vi è stato a Parma un Convegno nazionale sull’Aquila coordinato da due dei più grandi esperti italiani, i coniugi genovesi Laura e Paolo Fasce. In Appennino settentrionale si è creato negli ultimi anni un coordinamento Aquila Appennino Settentrionale, coordinato dallo spezzino Ubaldo Ricci al quale i ricercatori del Parco si riferiscono.
Dai lavori del convegno, che verranno pubblicati entro quest’anno dalla Lipu di Parma, è emerso che l’aquila grazie alle misure di salvaguardia imposte dalle normative vigenti e dal lavoro di conservazione dei Parchi sta vivendo un buon momento soprattutto nell’arco alpino. I dati emersi dalle ricerche portano a circa 610 le coppie conosciute nel nostro Paese di cui ben 446 sulle Alpi. L’Appennino settentrionale ha raggiunto le 33 coppie monitorate con l’involo quest’anno di 22 giovani di cui 2 proprio nelle nostre Foreste Casentinesi. L’eccezionalità dell’evento è data anche dal differente periodo di involo dei due giovani, infatti tra il primo e il secondo vi è stato più di un mese di differenza.

Guarda il video del monitoraggio nel Parco.

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