4 Ott 2017

Mare: il 95% dei rifiuti è plastica

Scritto da: WWF

Il 95% dei rifiuti marini è costituito da materie plastiche che inquinano coste, superficie e fondali. Ogni anno 8 milioni di tonnellate di soli materiali plastici finiscono in mare. Sono alcuni dei dati presentati dal WWF che lancia alcune proposte concrete per la lotta alla plastica.

Salva nei preferiti

La prima generazione di plastica prodotta nel 1950 è ancora con noi: il record di persistenza nell’ambiente marino per il materiale plastico va dalle lenze da pesca abbandonate in mare, 600 anni, ai 400 anni per le fascette di imballaggio delle lattine o  450 anni per le bottiglie di plastica. Il 95% dei rifiuti marini è costituito da materie plastiche che inquinano coste, superficie e fondali marini. Ogni anno 8 milioni di tonnellate di soli materiali plastici finiscono in mare: questo vero e proprio ‘highlander’ naviga con 150 milioni di tonnellate sparse nei mari di tutto il mondo.

Sono alcuni dei dati presentati questa mattina dal WWF a Trieste nel secondo giorno di apertura di Barcolana, lo storico evento velico che si concluderà l’8 ottobre con la tradizionale regata,  e che prevede, nel ricchissimo calendario di iniziative, una serie di appuntamenti proposti dall’Associazione ambientalista, tutti legati da un fil rouge: la lotta alla plastica in mare.

860_swirling_seas

Il messaggio lanciato dal WWF è il seguente: combattere la plastica in mare si può ed il principio base è l’approccio basato su un’economia circolare che prevenga la generazione del rifiuto, disegnando prodotti longevi, riparabili, recuperabili e riciclabili alla fine del loro utilizzo. Un approccio da affiancare da una maggiore efficienza nei sistemi di raccolta e dal cambiamento comportamentale del consumatore.

“Stati, aziende e consumatori devono farsi promotori ed attuatori di un nuovo modello di economia circolare per il mare che riduca la dispersione di plastiche , divenuta oramai una vera emergenza – è il messaggio che ha voluto dare la Presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi –L’impatto è diventato insostenibile, sia per gli habitat che per le specie e per la nostra salute.

Microplastiche e contaminanti entrano nella catena alimentare di balene, delfini, come i cetacei del Santuario Pelagos,  e tartarughe, ma anche di pesci destinati al consumo umano.

65672688a4f4c8a57ea38e20056bdce1_XL

Tra le proposte concrete avanzate dal WWF per la lotta alla plastica: incrementare la ricerca per produrre prodotti interamente riciclabili, promuovere incentivi legislativi ed economici che diano un valore adeguato alla plastica, aumentare l’efficienza dei sistemi di raccolta nei comuni, promuovendo meccanismi di rimborso cauzionale su bottiglie di plastica e di ricarica di prodotti sfusi, integrare i costi ambientali nel prezzo di mercato dei prodotti, instaurare un fondo per pulizie straordinarie di coste, fiumi e bacini, promuovere flotte specialistiche anti-inquinamento,  coinvolgere il diporto nautico e il settore della pesca , sportiva e professionale contro la  dispersione di  lenze, reti, palangari, etc.

Tutte queste azioni vanno accompagnate dalla responsabilità del cittadino che passa attraverso la promozione di un cambiamento comportamentale del consumatore, con un’adeguata informazione ed etichettatura dei prodotti (ad esempio, i cosmetici che contengono microplastiche).

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La Luna e i Calanchi, festa della poesia o sagra della plastica?
La Luna e i Calanchi, festa della poesia o sagra della plastica?

L’impresa di Pietro ed Emiliano, che hanno attraversato gli USA in bici per dire no alla plastica
L’impresa di Pietro ed Emiliano, che hanno attraversato gli USA in bici per dire no alla plastica

#BastaVaschette, la campagna per dire no agli imballaggi monouso in plastica per frutta e verdura
#BastaVaschette, la campagna per dire no agli imballaggi monouso in plastica per frutta e verdura

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Inquinamento: in Sardegna mille siti contaminati – INMR #27

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

|

Basta favori ai mercanti d’armi: la finanza etica si mobilita contro l’industria bellica

|

Treat It Queer Foundation: l’arte per combattere l’invisibilità sanitaria

|

La Liguria paga i cacciatori per uccidere i cinghiali, le associazioni si mobilitano

|

Salviamo il Grande Albergo delle Fate, simbolo di sostenibilità in Calabria 

string(9) "nazionale"