12 Ott 2017

Stand Up for Africa, apertura straordinaria della mostra “What lies beneath?”

Scritto da: Daniela Bartolini

Sabato 14 ottobre, in occasione della XIII edizione della Giornata del Contemporaneo di AMACI, Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani, apertura straordinaria allo Hymmo Art Lab di Via Monte a Pratovecchio della mostra “Le verità nascoste / What lies beneath”.

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Apertura straordinaria per la mostra “Le verità nascoste / What lies beneath” curata da Serena Becagli e Rita Duina con la direzione artistica di Paolo Fabiani. In esposizione le opere degli artisti Giuseppe Di Carlo, Alice Ferretti / Leonardo Moretti, Guerrilla SPAM, Gianluca Tramonti. Alle ore 11 saranno presentati i lavori prodotti durante il workshop tenuto da Paolo Fabiani a Montevarchi con le famiglie ospiti di Casa Bethesda. Lo spazio Hymmo Art Lab resterà aperto per tutto il giorno con possibilità di visite guidate.

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Il progetto “Le verità nascoste / what lies beneath?” all’interno di Stand Up For Africa 2017, come dice Eleonora Ducci, Sindaco di Talla con delega all’Ecomuseo presso l’Unione dei Comuni del Casentibo, “Intende stimolare il processo d’integrazione dei migranti presenti nel territorio casentinese, tramite l’arte contemporanea le pratiche partecipative. Il patrimonio culturale, spesso dimenticato, in realtà ha molto a che vedere con il patrimonio di umanità nascosto e offuscato da una società indifferente a comprendere e valorizzare le sue potenzialità e ricchezze”. Proprio il Comune di Talla è una delle parti operose di questo progetto, soprattutto per la presenza attiva di migranti nella frazione di Faltona, teatro alcuni mesi fa di un incontro di calcio fra squadre composte da autoctoni e migranti.

Parte del progetto “Stand Up For Africa 2017” è anche l’opera murale sulle pareti della palestra della scuola primaria “Paolo Uccello”, firmata Guerrilla SPAM, collettivo di giovani artisti fiorentini.
Il collettivo Guerrilla SPAM, noto per interventi sui muri di varie città, è stato invitato a lavorare sul territorio di Pratovecchio-Stia. Tra le storie più affascinanti di questo contesto c’è sicuramente il ritrovamento di centinaia di statuette etrusche (probabilmente gettate nel lago come rito propiziatorio) nel cosiddetto Lago degli Idoli, uno dei più importanti siti archeologici casentinesi. I Guerrilla Spam, spesso impegnati anche nella didattica e interessati alla rappresentazione di miti e leggende, hanno pensato di coinvolgere i partecipanti al workshop attingendo sia a miti legati al Lago degli Idoli, che alle statuette e alle maschere provenienti dalla cultura africana, al fine di creare nuovi idoli con connotati misti.

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I workshop di Guerrilla SPAM si sono svolti in tre serate negli spazi di HYmmo Art Lab e hanno coinvolto circa quaranta persone tra abitanti di Pratovecchio-Stia e migranti che abitano nel paese.
Il primo incontro ha avuto come scopo quello di far conoscere alcune caratteristiche di Arte Etrusca e Arte Africana alla ricerca di punti di contatto e divergenza, attraverso una lezione vera e propria. Le serate seguenti hanno visto i partecipanti lavorare insieme, prima con il disegno e poi con la creta, attraverso esercizi mirati per costruire un immaginario comune basato sull’incontro tra iconografia etrusca e africana, creando un clima ludico e intimo.

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I disegni nati dalla ricerca e dalla commistione di spunti e forme sono diventati i protagonisti dell’intervento pubblico murale, collocato nel complesso della scuola primaria Paolo Uccello. Le statuette d’argilla prodotte durante la terza e ultima serata di workshop sono andate a comporre l’opera esposta negli spazi di Hymmo Art Lab, collocate all’interno di una sagoma caratterizzata dall’inconfondibile iconografia di Guerrilla SPAM. Gli artisti, basandosi sul simbolismo abitativo antropomorfo che caratterizza alcune tribù camerunensi (abitudine a disporre le abitazioni di un villaggio in modo da ricreare un’urbanistica che abbia le sembianze di un corpo) rappresentano la città di Pratovecchio e Stia con la sagoma, al cui interno si muovono i suoi abitanti, vecchi e nuovi, rappresentati dalle sculture, intese qui come alter-ego dei loro creatori.

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