6 Apr 2018

Pick App, il car pooling della provincia di Biella

Vuoi visitare un museo, assistere ad un concerto o partecipare ad un evento culturale? Non andarci da solo, scegli il car pooling e condividi il viaggio in auto: a beneficiarne saranno l'ambiente e le tue relazioni sociali! Abbiamo intervistato Riccardo Ruggeri che ci ha parlato di Pick App, la guida intelligente della provincia di Biella.

Salva nei preferiti

Biella - Dall’idea di due giovani biellesi nasce Pick App, il servizio di carpooling pensato per facilitare gli spostamenti all’interno della provincia di Biella e, attraverso la condivisione dell’auto, favorire la socialità e la mobilità pulita. Dopo una fase di sperimentazione il progetto è pronto per partire nel comune di Pollone. Il servizio è rivolto ai ragazzi migranti e a tutte le persone che avranno bisogno di un passaggio da o verso il paese. Per saperne di più abbiamo intervistato Riccardo Ruggeri, musicista e co-ideatore di Pick App.

Cos’è Pick App e come nasce?

Pick app nasce da un’idea mia e di un mio amico, Gianfilippo Caligari, in seno all’associazione di cui faccio parte: Groove aps. L’idea iniziale era quella di un servizio per la nightlife di Biella. Abbiamo iniziato così a fare esperimenti e poi abbiamo deciso di virare su un servizio più generalista, non rivolto esclusivamente a chi frequenta i locali notturni.

Come funziona?
Sul sito non viene indicata una destinazione qualunque (come avviene ad esempio su Blablacar) ma dei centri di interesse culturale, sociale e di intrattenimento sul territorio biellese, chiamati “stanze” (Vrooms, come il rumore della macchina). Accedendo al sito si cerca la Vroom di interesse – che può essere un evento o un luogo come un museo o una scuola – e lì sono visibili gli annunci di ricerca o offerta di passaggio. Non entriamo nel merito di trattazioni economiche: noi facciamo solo incontrare domanda e offerta, siamo dei facilitatori.

Con quali risorse avete lanciato Pick app?
Siamo riusciti ad avviare la fase iniziale del progetto quando abbiamo vinto un bando. Due anni fa abbiamo iniziato così una sperimentazione nelle scuole superiori del biellese.
Abbiamo organizzato incontri con i ragazzi per trovare insieme il modo migliore per far interagire la popolazione studentesca con il portale e per capire come risolvere alcune criticità (legate a minorenni, assicurazioni, genitori). È partita così, anche in collaborazione con la provincia di Biella, questa fase di sperimentazione. Da lì sono emersi diversi problemi tecnici sul sito e sull’applicazione che con il tempo abbiamo risolto. Questa fase di ristrutturazione è finita da poco.

Quali sono i prossimi passi?
Da fine aprile saranno attivi i nuovi supporti tecnici e inizieremo una fase di sperimentazione con il comune di Pollone. Si tratta di un paese decentralizzato dove vi sono particolari problematiche di mobilità, dal momento che il trasporto pubblico è carente. Cercheremo così di supportare tutti coloro che si muovono da e verso quel comune, tra cui i migranti che al momento si trovano nel CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) del paese. Per presentare il servizio stiamo organizzando degli incontri, il prossimo è previsto il 27 aprile presso la biblioteca di Pollone. Vi terremo aggiornati tramite la pagina Facebook di Pick App.

pick app car pooling provincia biella 1522969538

Avete ricevuto supporto da parte delle istituzioni?
Sì, la provincia di Biella, tramite l’assessorato alle politiche giovanili ci ha supportato nella fase iniziale del progetto e ha partecipato con noi al bando. Noi da anni facciamo pressione sulle amministrazioni locali per intraprendere con loro percorsi indirizzati verso la mobilità sostenibile. Molte realtà locali ci hanno ascoltato con curiosità, anche se finora non ci hanno supportato economicamente.

Qual è la situazione a Biella dal punto di vista della mobilità pulita?

Non ci sono molte soluzioni di mobilità sostenibile a Biella, non esistono ad esempio servizi di bike sharing come a Torino e Milano. La mobilità è complessa perché Biella, come tante città italiane, ha un centro e poi tantissimi paesi satelliti. Non è peraltro una città di passaggio, quindi anche i treni sono limitati. Forse nei prossimi mesi cambierà qualcosa per quanto riguarda il servizio ferroviario locale e le autostrade. Non vi è però molta attenzione verso la mobilità interna. Noi da qualche anno cerchiamo di sensibilizzare: le scuole si sono mosse, la provincia anche, adesso speriamo nel supporto dei comuni, anche per quanto riguarda la comunicazione.

Una cosa positiva successa a Biella è che si sono creati dei gruppi Facebook formati da persone che percorrono le stesse tratte (ad esempio verso Torino o Milano) e sono molto frequentati. Nell’ultimo anno e mezzo ho la percezione che qualcosa stia cambiando. Con Pick App speriamo di inserirci in questo cambiamento. Noi abbiamo iniziato a pensare alla mobilità sostenibile circa sei anni fa e adesso siamo felici di vedere che questa consapevolezza si stia diffondendo e stia diventando effettivamente una necessità.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La mobilità sostenibile a Napoli: dalla smart mobility al car sharing
La mobilità sostenibile a Napoli: dalla smart mobility al car sharing

A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile
A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile

Ponte sullo Stretto, dubbi e anomalie di un progetto senza fine
Ponte sullo Stretto, dubbi e anomalie di un progetto senza fine

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(8) "piemonte"