9 Ott 2018

La prima food coop italiana ha trovato casa!

Scritto da: Redazione

Camilla, il primo emporio di comunità autogestito italiano, ha trovato una sede fisica a Bologna! Vi proponiamo l'invito dei promotori ad andare a conoscerli e ad aderire al progetto, diventando anche voi protagonisti di un esperimento sociale ed economico che può rivoluzionare il nostro modo di produrre e acquistare i beni alimentari.

Salva nei preferiti

Dopo aver costituito il 21 giugno la Cooperativa Camilla che gestirà il primo emporio di comunità e autogestito in Italia, abbiamo perfezionato l’affitto dello spazio che utilizzeremo per le nostre attività e contiamo di partire entro dicembre 2018 con tutte le attività!

food coop italiana 2

Immagini tratte dalla pagina facebook di Camilla – Emporio di comunità


Dove saremo?

A Bologna, in via Vincenzo Casciarolo, 8/b/c/d nel quartiere San Donato in un luogo facilmente raggiungibile con bici, bus e anche auto.

 

A che punto siamo?
Stiamo iniziando la fase di allestimento dello spazio e organizzazione delle attività. Abbiamo scaffalature e i risultati del lavoro dei cantieri. Tutto funzionerà con l’apporto di tutte e tutti i soci della cooperativa Camilla.

 

Come fare?
Per aderire è sufficiente portare con te un documento di identità valido, il documento del codice fiscale (se riesci anche la fotocopia di entrambi i documenti!) e un po’ di buone vibrazioni! Alle penne e ai moduli ci pensiamo noi. Il versamento della quota lo potrai fare successivamente tramite bonifico bancario sul conto corrente di Banca etica intestato alla cooperativa (ecco le coordinate).

 

Dove e quando?

Presso la nostra fiammante sede (work in progress) di via Casciarolo 8/b/c/: mercoledì 17, 24 e 31 ottobre (ore 18 – 21);
presso la bottega Ex-Aequo in via Altabella, 7/b: il lunedì (ore 15-19) e dal martedì al sabato (ore 10-19);
al Terra di Tutti Film Festival al cinema Lumiere di Bologna: venerdì 12 (dalle ore 17 in poi) e sabato 13 ottobre (dalle ore 15 in poi);
alla giornata “In autunno si semina: la festa di Campi Aperti in piazzola” in piazza VIII Agosto domenica 14 ottobre (ore 10-19).

 

Come si aderisce praticamente alla cooperativa?

Da luglio saremo in giro per la città per permettervi di compilare fisicamente i moduli di adesione alla cooperativa. Si potrà poi versare la propria quota (minimo 125 € o di più a sostegno del progetto) con bonifico sul conto corrente. La quota si versa una volta sola (non ogni anno!). Stiamo studiando la possibilità di adesione online.

 

Quando aprirà l’emporio?
L’inizio delle attività è previsto entro dicembre del 2018.

 

Che prodotti ci saranno?
Si inizierà con un paniere di prodotti confezionati e sfusi, che gradualmente aumenteranno. Proporremo anche ortaggi e frutta freschi, formaggi e carne: stiamo studiando le modalità migliori per farlo, anche in relazione allo spazio che avremo.

food coop italiana 1

Immagini tratte dalla pagina facebook di Camilla – Emporio di comunità


Che impegno prendo aderendo?
Il rischio del socio per legge è limitato alla quota di capitale sociale versata (125 €). A regime la sostenibilità economica è garantita dal numero dei soci e dal volume d’acquisto di ciascun socio (ma non è obbligatoria nessuna spesa minima). Così potremo ridurre nel tempo il margine da applicare sui prodotti con vantaggio per tutte/i.

 

E se non sono ancora sicuro di poter dare le 3 ore?
Se – pur avendo aderito alla cooperativa – al momento dell’apertura non riuscissi a dare il contributo di tempo, non temere: sarà prevista la possibilità di iniziare quando vorrai e potrai, ma prima rimarrai a bocca asciutta!

 

Come si decide cosa fare e quando fare le 3 ore?
Stiamo mettendo a punto un calendario delle disponibilità di tutte/i i soci e delle cose da fare, in base al quale definiremo anche giorni e orari di apertura dell’emporio.

 

Perché è importante aderire subito?
Per essere tra i primi a sperimentare e far vivere il primo emporio cooperativo di questo genere in Italia! E più soci saremo, prima partiremo. E naturalmente più saremo e meglio daremo senso e futuro alla nostra esperienza di comunità.

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Le “Erbe ribelli” di Aurelia ci insegnano a riconnetterci alla natura e a riscoprire noi stessi
Le “Erbe ribelli” di Aurelia ci insegnano a riconnetterci alla natura e a riscoprire noi stessi

Cuscini Bio: sapevate che anche dormire può essere un “atto etico”?
Cuscini Bio: sapevate che anche dormire può essere un “atto etico”?

Cascina Rapello, storia di un luogo dove sperimentare, sognare e vivere in natura
Cascina Rapello, storia di un luogo dove sperimentare, sognare e vivere in natura

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

C’è speranza per Assange? Cosa dice la sentenza e cosa succede adesso – #893

|

Santa Maria La Palma, quando nel vino batte un cuore sardo – Io Faccio Così #401

|

Zappa Social, la storia di una comunità che ha trasformato una discarica abusiva in un’oasi verde

|

Salute e autosufficienza, i corsi all’insegna della consapevolezza e dell’equilibrio

|

Giornata nazionale delle disabilità intellettive: ecco perché è urgente parlarne

|

A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile

|

Mourning circle, il cerchio delle lacrime: fare uscire il dolore può guarire

|

Chiusa Grande e i vini biologici concepiti con “vinosophia”

string(9) "nazionale"