12 Dic 2018

Sfreedo: la spesa su WhatsApp per ridurre gli sprechi

Scritto da: Laura Pavesi

Ridurre lo spreco alimentare, mangiare sano e al giusto prezzo. Sono questi i vantaggi offerti da Sfreedo, un servizio semplice, diretto e gratuito che permette di risparmiare dal 20% sino al 100% su prodotti alimentari freschi di giornata o prossimi alla scadenza e impedire che cibo buono e di qualità finisca in discarica.

Salva nei preferiti

Campania - Sfreedo è un’iniziativa nata a Caserta nel 2015 che ha come obiettivo ridurre lo spreco alimentare e mettere in collegamento diretto tra loro consumatori consapevoli e negozianti che si ritrovano sugli scaffali alimenti prossimi alla scadenza e che, nonostante siano perfettamente integri e commestibili, sarebbero costretti – per legge – a conferire in discarica. Sfreedo, che oggi è presente nelle città di Caserta e Napoli, accelera la vendita di prodotti alimentari prossimi alla scadenza e permette di ridistribuire a prezzi molto scontati cibi integri e di qualità.

sfreedo-

La parola “sfreedo” in gergo locale significa “ciò che avanza”, “gli avanzi” ed è un servizio semplice, diretto e gratuito che permette ai consumatori di risparmiare sino al 100%. Negozianti e cittadini si iscrivono gratuitamente al WhatsApp di Sfreedo e, sempre attraverso WhatsApp, i commercianti aderenti al servizio informano in tempo reale tutti gli iscritti –  chiamati “sfreeders” – della disponibilità di cibi di cui è necessario sollecitare la vendita affinché non vadano al macero. A loro volta, gli utenti interessati ad uno o più prodotti ottimi ma in scadenza, li prenotano e si recano allo “Sfreedo Point” per concludere l’acquisto (ma per chi lo desidera, è disponibile anche un servizio di consegna a domicilio).

 

I prodotti disponibili su Sfreedo sono i più vari: frutta e verdura fresca e di stagione, carne, pesce e salumi, mozzarelle di bufala, prodotti da forno e pasticceria, panettoni e pandori, nonché pizza al taglio e pasti già pronti grazie all’adesione di alcuni ristoranti e gastronomie. Gli alimenti che possono essere offerti su Sfreedo devono avere una scadenza a massimo 30 giorni e un prezzo che sia almeno di un 20% inferiore rispetto al prezzo di vendita regolare – il risparmio economico, di conseguenza, va dal 20% fino al 100%. In tre anni di attività Sfreedo ha coinvolto decine di punti vendita e dato vita ad una comunità di oltre 14.000 sfreeders, salvando dalla discarica circa 80 tonnellate di ottimo cibo.

Sfreedo3

“L’idea di Sfreedo nasce dall’esigenza personale di non voler pagare a prezzo pieno un prodotto di prossima scadenza, come un qualsiasi prodotto con scadenza più a lungo termine”, ha spiegato alla stampa Michele Bellocchi, fondatore di Sfreedo. “Ragionando intorno a questo dettaglio ne è venuto fuori che, di conseguenza, un esercente avrebbe potuto “liberarsi” più velocemente di un prodotto con scadenza a breve termine se fosse stato disposto a ridurne il prezzo (oltre alle classiche offerte a cui siamo già abituati). Le reazioni da parte di esercenti e consumatori sono state di assoluto entusiasmo, oltre ogni più rosea aspettativa, al punto che non è stato distribuito alcun volantino per pubblicizzare l’iniziativa. Ci ha pensato il passaparola a fare tutto: solo nel primo mese di test gli esercenti erano 12, di cui due ristoranti, e i consumatori 450, utilizzando semplicemente il gruppo Facebook“.

 

Tramite l’iscrizione gratuita al servizio, la comunità degli sfreeders viene informata quotidianamente dei prodotti scontati in scadenza e disponibili presso i vari “Sfreedo Point” di Caserta e di Napoli. Il servizio Sfreedo, semplice, diretto e gratuito permette ai consumatori di ricevere in tempo reale notifiche dai negozi sui prodotti in Sfreedo, risparmiare portando a casa ottimi cibi e di confrontarsi con una community attenta alla spesa e sensibile al consumo consapevole. I vantaggi per gli esercenti, invece, sono la sensibile riduzione degli stock a magazzino, il recupero del capitale investito, ad esempio, in un eccessivo approvvigionamento, l’acquisizione di nuovi clienti, la riduzione dei rifiuti derivanti dallo smaltimento di imballaggi di vario tipo.

sfreedo

La mission di Sfreedo è accelerare la vendita di alimenti per ridurne lo spreco, tuttavia può capitare che qualche alimento resti invenduto e, in tal caso, per scongiurare la discarica, viene devoluto a titolo gratuito alle associazioni onlus aderenti al circuito Sfreedo. “In Italia e nel mondo esistono già sistemi per combattere lo spreco alimentare”, ha dichiarato Michele Bellocchi, “ma che fine fanno i prodotti che non vengono venduti nemmeno a prezzo scontato? La nostra rete di valore affonda le radici nell’etica, nell’economia civile, un modello di sviluppo inclusivo, partecipato e collaborativo fondato sulle sinergie. Abbiamo scelto di lavorare con alcune persone e organizzazioni meravigliose, non solo per la grande professionalità e conoscenza dei diversi contesti, ma anche perché si occupano di curare e migliorare la nostra società. Ad oggi abbiamo salvato ben 80 tonnellate di cibo e il nostro traguardo è quello di aumentare gli utenti della nostra community, che ad oggi sono più di 14.000, e continuare la lotta allo spreco alimentare”.

 

 

 

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Food Not Bombs: la lotta contro lo spreco alimentare parte dalla strada
Food Not Bombs: la lotta contro lo spreco alimentare parte dalla strada

Banco alimentare della Sicilia: 25 anni tra solidarietà e sostenibilità alimentare
Banco alimentare della Sicilia: 25 anni tra solidarietà e sostenibilità alimentare

Tonnellate di frutta e verdura salvate: così Torino e Milano combattono lo spreco alimentare nei mercati
Tonnellate di frutta e verdura salvate: così Torino e Milano combattono lo spreco alimentare nei mercati

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Corruzione e mafia ai vertici della politica siciliana. Che succede? – #916

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

|

Basta favori ai mercanti d’armi: la finanza etica si mobilita contro l’industria bellica

|

Treat It Queer Foundation: l’arte per combattere l’invisibilità sanitaria

|

La Liguria paga i cacciatori per uccidere i cinghiali, le associazioni si mobilitano

|

Salviamo il Grande Albergo delle Fate, simbolo di sostenibilità in Calabria 

string(6) "napoli"