16 Gen 2019

Da Torino a Milano, nel 2020 una pista ciclabile lungo lo storico canale Cavour

Scritto da: Lorena Di Maria

E’ in progetto la nuova ciclovia che a partire dal 2020 collegherà le città di Torino e Milano e che costeggerà lo storico Canale Cavour, in un viaggio alla riscoperta del territorio e delle sue ricchezze. L’opera è volta a favorire la promozione cicloturistica e la mobilità alternativa e sostenibile, ed è indirizzata a creare un sistema virtuoso per la valorizzazione del paesaggio attorno al canale.

Salva nei preferiti

Torino - Torino e Milano, due grandi capoluoghi collegati a breve da una nuova pista ciclabile. Non si tratta del solito progetto volto all’aumento del traffico, dell’asfalto, dell’inquinamento incontrollato, ma di un totale di 82 chilometri di pura natura, bellezze paesaggistiche e salute.
L’opera consiste in una pista ciclabile che collegherà Torino e Milano, un percorso di cicloturismo pensato per creare nuove connessioni tra le città, per vivere i territori da una prospettiva diversa e per incrementare la mobilità dolce e sostenibile.

 

La particolarità della nuova ciclovia è il fatto che verrà realizzata quasi interamente lungo il Canale Cavour, opera storica che a Chivasso trae origine direttamente dal Po e che rafforza il valore paesaggistico del territorio circostante, caratterizzato da vaste campagne, risaie e ampi panorami.

da-torino-a-milano-2020-pista-ciclabile-lungo-storico-canale-cavour

 

Il progetto potrà rappresenta una vera e propria risorsa turistica volta a favorire la riscoperta dei luoghi che contraddistinguono la Pianura Padana. Il canale, che nel 2016 ha compiuto 150 anni, è un’importante ricchezza storica e culturale, un elemento di continuità territoriale che ha da sempre rappresentato un riferimento per il sostentamento e l’agricoltura del luogo. 

 

Il percorso ciclabile, che parte da Chivasso, permetterà di vivere pienamente i paesaggi del vercellese, del basso novarese fino a giungere in Lombardia, innestandosi nella ciclabile esistente, che da Sesto Calende si congiunge alla città di Milano percorrendone i Navigli.

 

Il progetto è nel complesso promosso da Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Province di Vercelli e Novara, Ente Parco del Po e della Collina Torinese, Ente Parco del Ticino e Lago Maggiore, Associazione di Irrigazione Ovest Sesia, Associazione di Irrigazione Est Sesia e Coutenza Canali Cavour.

da-torino-a-milano-2020-pista-ciclabile-lungo-storico-canale-cavour-2

 

Il tracciato avrà un costo totale di 25 milioni di euro ed è attualmente curato dall’ingegner Luigi Spina, già noto per aver realizzato in passato numerose ciclabili nella provincia torinese e nel capoluogo.

 

L’opera si diversifica dal progetto del tracciato VenTo – Torino – Venezia, dorsale di cicloturismo ideata da un gruppo di ricercatori del Politecnico di Milano con l’obiettivo di collegare il capoluogo veneto con quello piemontese, attraverso un totale di 679 chilometri di pista ciclabile con una grande portata, capace di valorizzare il territorio e le sue risorse ambientali e paesaggistiche.

 

A differenza di quest’ultima, la futura ciclabile Torino-Milano permetterà di entrare direttamente nel capoluogo lombardo e rappresenta un imprescindibile punto di forza per i nostri territori, poiché capace di creare nuove sinergie, forme di promozione turistica, economie locali e soprattutto una riscoperta dei bellissimi territori che ci circondano.

 

Foto copertina
Didascalia: Pista Ciclabile
Autore: Unsplash
Licenza: CCO Creative Commons

 

Articolo tratto da Piemonte che Cambia

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La mobilità sostenibile a Napoli: dalla smart mobility al car sharing
La mobilità sostenibile a Napoli: dalla smart mobility al car sharing

A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile
A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile

Ponte sullo Stretto, dubbi e anomalie di un progetto senza fine
Ponte sullo Stretto, dubbi e anomalie di un progetto senza fine

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(8) "piemonte"