8 Apr 2019

Sulla stessa barca: dal teatro ad un nuovo modello di accoglienza

Scritto da: Annalisa Jannone

Costruire attraverso il teatro e le arti partecipative un altro sistema di accoglienza, più sensibile e trasparente. E' questo l'obiettivo dell'iniziativa "Sulla stessa barca" inserita all'interno di "Accoglienza project".

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Venerdì 26 Febbraio è stato presentato il laboratorio “Sulla stessa barca” inserito all’interno di “Accoglienza Project”  un progetto per cambiare dal basso la politica e la pratica dell’accoglienza attraverso il Teatro e l’Arte Partecipativa.

 

“Sulla stessa Barca” propone laboratori finalizzati alla costruzione di scene di Teatro Forum Legislativo in cui cittadini, migranti, operatori dei centri di accoglienza, amministratori e politici sono invitati a sperimentarsi in scena. L’obiettivo è far emergere criticità e problemi nelle dinamiche proposte e tentare soluzioni realistiche possibili con gli interventi del pubblico. Poi si partecipa alla discussione sulle concrete modifiche legislative che successivamente un team di esperti armonizza e sintetizza formulando la proposta finale.

"Sulla stessa Barca" propone laboratori finalizzati alla costruzione di scene di Teatro Forum Legislativo

“Sulla stessa Barca” propone laboratori finalizzati alla costruzione di scene di Teatro Forum Legislativo

Per la prima volta in Italia il 13 Marzo ed il 2 e 3 Aprile alla Città dell’Utopia a Roma si sperimenta questo strumento di democrazia transitiva cioè intermedia tra quella delegata e quella diretta. Da Maggio 2016 la performance presenterà le problematiche emerse formulate in un documento di advocacy dal basso che intervenga anche legalmente sulla gestione delle Migrazioni in Italia.

 

Il Teatro Forum Legislativo è nato da Boal, l’autore del Teatro dell’Oppresso. Esso promuove un percorso di ricerca e formazione collettiva che stringa una connessione, nel reale, tra Popolazione e Istituzioni in un rapporto circolare di influenzamento mediato, però, dai “coscientizzatori” teatrali.

L’esperienza nasce con l’elezione di Boal alla Camera dei Vereadores (sorta di consiglio comunale) di Rio nel 1993 per il Partito dei Lavoratori. Egli imposta un programma di lavoro attivando decine di laboratori teatrali a cui partecipano disoccupati, senza terra, donne, omosessuali, abitanti delle favelas, etc. I percorsi esprimono le urgenze e i problemi più sentiti mettendoli in scena. Nascono idee alternative che vengono poi trasformate dai legali di Boal in proposte di legge presentate alla Camera. L’iter e il punto della situazione vengono periodicamente riportate alla gente tramite azioni teatrali avviando un un circuito continuo di miglioramento. Boal riuscì in 4 anni a far approvare dalla Camera 13 leggi in diversi ambiti.

Il percorso socio-istituzionale di sensibilizzazione e “coscientizzazione” (1) che vuole influire sul livello istituzionale viene esportato anche in Europa: Londra, Parigi, Monaco e Vienna.

Accoglienza project vuole contribuire a cambiare dal basso la politica e la pratica dell’accoglienza attraverso il Teatro e l’Arte Partecipativa

Accoglienza project vuole contribuire a cambiare dal basso la politica e la pratica dell’accoglienza attraverso il Teatro e l’Arte Partecipativa

I laboratori proposti da “Sulla Stessa Barca” si ispirano, oltre che al Teatro Legislativo, anche a metodi quali il Dragon Dreaming, la Democrazia Profonda e il Teatro dell’Oppresso. I promotori si rifanno a progetti affini quali il lavoro di AHRDO in Afghanistan contro la violenza di genere e il Theatre for Living che in Canada catalizza il cambiamento nel sistema di salute mentale. Ora a Roma si sperimenta il Teatro politico nell’ambito dell’accoglienza agli stranieri che forse più ci fa sentire impotenti e impreparati sia di fronte al fenomeno stesso che alla difficoltà di condizionare le regole del sistema.

 

Proprio a Roma, dove in seguito a Mafia Capitale la situazione è ormai drammatica e gli operatori di alcuni centri di accoglienza hanno già scioperato perché non percepiscono lo stipendio da mesi, dove si chiudono per ragioni privatistiche centri di accoglienza su base volontaria efficienti e molto partecipati. Proprio a Roma nasce l’urgenza di capire, partecipare e intervenire per creare rapporti più trasparenti.

 

Per sostenere il progetto vai al crowdfounding

Per informazioni: info@accoglienzaproject@gmail.com

 

  1. Con “coscientizzazione” ci si riferisce alla ricerca pedagogica e politica di Paulo Freire. L’obiettivo della coscientizzazione e’ di potenziare le conoscenze e le risorse dei gruppi facilitando un processo di apprendimento che diventa coscienza critica, “transitiva” e dialogica e potenzialita’ di “liberazione”. La coscientizzazione e’ una pratica diffusa in molti paesi soprattutto in Sudamerica, centrata sulla fiducia nel “sapere” degli oppressi e sul ruolo problematizzante del conduttore che educa e apprende dialogando.
    Vedi: http://www.utopie.it/formazione/teatro_legislativo.htm

 

 “Sulla stessa Barca” su Facebook

L’evento “Arte senza confini”

 

 

 

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