21 Gen 2020

Nasce la rete degli Eco-attori per tutelare la biosfera del Monviso

In Piemonte sta nascendo una rete di eco-attori, cittadini che si impegnano a promuovere le aree naturali montane facendosi “ambasciatori” dei valori ambientali e culturali nei territori del Monviso. In che modo? Creando servizi innovativi che permettano il rafforzamento delle comunità locali, favoriscano la nascita di green economies, promuovano il turismo e la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari all’interno del programma MAB - Man and Biosphere.

Salva nei preferiti

Cuneo - Creare una rete trasversale e composta da cittadini provenienti dai diversi settori che rappresentino la molteplicità delle ricchezze del territorio. Così il Parco del Monviso e quello del Queyras invitano i cittadini a creare una rete di “Eco-Attori” nei territori piemontesi al confine tra Italia e Francia, in un percorso collettivo improntato allo sviluppo sostenibile e alla valorizzazione delle aree montane. Un percorso che permetterà agli abitanti di aumentare lo scambio di buone pratiche e di diventare veri e propri “ambasciatori” dei valori ambientali e culturali nelle terre montane.

Il progetto fa parte del programma MAB – Man and Biosphere (Uomo e Biosfera), un’iniziativa intergovernativa del settore scienze dell’UNESCO e si basa sul presupposto che la conservazione degli ecosistemi e lo sviluppo socio-economico debbano essere strettamente interconnessi, rafforzando in sintesi il concetto che oggi chiamiamo “Sviluppo Sostenibile”.

E sono proprio la sopravvivenza e lo sviluppo del territorio di montagna l’obiettivo del progetto. Per questo le comunità locali italiane e francesi che vivono ai piedi del Monviso sono invitate alla creazione di servizi innovativi per mantenere il territorio vivo e attrattivo, valorizzando la sua ricchezza nella diversità naturale e culturale.

L’obiettivo è costruire una strategia condivisa attraverso l’istituzione di una governance permanente, il sostegno alla nascita di green economies che valorizzino il territorio, la promozione di un turismo internazionale intorno al simbolo del Monviso, una politica di sostegno a domicilio o la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari per gli anziani.

L’iniziativa è finanziata dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), Programma Interreg Alcotra 2014-2020, nel Progetto EcO del Piter Terres Monviso.

In Piemonte sta nascendo una rete di eco-attori, cittadini che si impegnano a promuovere le aree naturali montane facendosi “ambasciatori” dei valori ambientali e culturali nei territori del Monviso. In che modo? Creando servizi innovativi che permettano la creazione di comunità locali, favoriscano la nascita di green economies, promuovano il turismo e la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari, all’interno del programma MAB - Man and Biosphere.

Chi sono gli «eco-attori»?

Sono associazioni, imprese, operatori del territorio, professionisti, cittadini invitati a partecipare a un percorso collettivo di sviluppo sostenibile, come si legge sulla descrizione del progetto.

Chiunque può aderire alla rete e diventare “eco-attore”: saranno coinvolti nel processo diversi settori come il turismo con le sue strutture ricettive, i ristoratori, gli agriturismi, le attività outdoor o i musei. Ma anche gli agricoltori e il settore agroalimentare, gli artisti e gli artigiani, il mondo associativo che promuove la cultura, la valorizzazione ambientale e l’aiuto alla persona.

L’ obiettivo è la redazione di una Carta d’Impegno che, sviluppata in forma partecipata, mira alla realizzazione di impegni concreti sul territorio italo-francese da parte dei suoi abitanti attraverso progetti collettivi.

E’ possibile consultare il materiale esplicativo e il formulario per candidarsi a diventare “eco-attore”. Inoltre, per prendere parte all’iniziativa, è possibile contattare il Parco del Monviso all’indirizzo email piter@parcomonviso.eu o telefonicamente al numero 0175.46505.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Laura Cocco: “L’olio d’oliva in Sardegna è un fattore identitario, ma bisogna valorizzarlo”
Laura Cocco: “L’olio d’oliva in Sardegna è un fattore identitario, ma bisogna valorizzarlo”

La Tuscia si mobilita per dire “no” al deposito nazionale di scorie radioattive
La Tuscia si mobilita per dire “no” al deposito nazionale di scorie radioattive

Con la foresta urbana di Monterusciello, Pozzuoli dice sì alla rigenerazione urbana
Con la foresta urbana di Monterusciello, Pozzuoli dice sì alla rigenerazione urbana

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

C’è speranza per Assange? Cosa dice la sentenza e cosa succede adesso – #893

|

Santa Maria La Palma, quando nel vino batte un cuore sardo – Io Faccio Così #401

|

Zappa Social, la storia di una comunità che ha trasformato una discarica abusiva in un’oasi verde

|

Salute e autosufficienza, i corsi all’insegna della consapevolezza e dell’equilibrio

|

Giornata nazionale delle disabilità intellettive: ecco perché è urgente parlarne

|

A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile

|

Mourning circle, il cerchio delle lacrime: fare uscire il dolore può guarire

|

Chiusa Grande e i vini biologici concepiti con “vinosophia”

string(8) "piemonte"