3 Apr 2020

Coronavirus e sostegno economico a lavoratori, stagisti e imprese: facciamo il punto!

Scritto da: Daniel Tarozzi

In questo periodo di emergenza coronavirus e blocco forzato dell'economia, chi ha diritto ai famosi 600 euro o ad altre forme di sostegno economico da parte del governo? Cosa succede agli stagisti? E che tipo di norme potrebbero essere adottate per migliorare la situazione? Ne parliamo con Eleonora Voltolina, fondatrice de La Repubblica degli Stagisti.

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In questi giorni il sito dell’INPS è stato preso d’assalto da migliaia di lavoratori pronti a richiedere il famoso bonus dei 600 euro. Una misura necessaria, per sostenere milioni di persone rimaste a casa in questo periodo. Ci sono però tantissime categorie di lavoratori che non hanno ancora chiaro il loro destino economico a breve termine, stagisti, giornalisti retribuiti con diritto d’autore, persone con contratti a termine.
Per approfondire l’argomento ho intervistato telefonicamente (anzi via web!) Eleonora Voltolina, che i nostri lettori hanno già “incontrato” quando vi abbiamo proposto la storia de La Repubblica degli Stagisti. Vi proponiamo quindi quanto emerso dalla nostra conversazione.

coronavirus economia

Eleonora, un tuo feedback sulle misure prese dal governo?
Le misure del governo per ora sono un tampone immediato, non sufficiente. Spero che vengano presto implementate. Nonostante mi occupi da sempre di difendere gli stagisti sfruttati dalle imprese, oggi ritengo che la priorità sia sostenere proprio queste ultime. Se cadono le imprese, si perdono posti di lavoro. Ci vuole quindi un accesso al credito immediato. In Francia, Svizzera e Germania, ad esempio, il sistema bancario sostiene le imprese in modo che non restino a corto e non rimangano strozzate dalla mancanza di liquidità.

Venendo invece alla misura dei “600 euro” sono molto preoccupata rispetto agli iscritti agli ordini professionali con casse previdenziali diverse dall’INPS. Dai primi studi che stiamo facendo emergono dei requisiti un po’ punitivi: ad esempio, in alcuni casi devi dichiarare di aver perso almeno un terzo del tuo fatturato nel primo trimestre 2020. È ovvio che la gran parte dei professionisti autonomi non perderà il reddito nel primo trimestre, ma nei successivi.

Infine, ancora una volta gli stagisti sono esclusi da queste misure.

Gli stagisti non sono lavoratori?
Partiamo da questo punto. Formalmente gli stagisti non sono considerati lavoratori e per sostenerli sono quindi necessari provvedimenti specifici. Abbiamo sollecitato una risposta da parte della politica e sono stati presentati in Parlamento alcuni emendamenti in discussione.
Se le aziende chiudono i primi a soffrirne sono gli stagisti, lo abbiamo visto anche nella crisi del 2008 che in Italia ha avuto il suo impatto maggiore intorno al 2012-2013.

In questo momento la situazione che li riguarda è molto caotica. Alcune regioni – come il Lazio – hanno vietato di fare gli stage da casa. Decine di migliaia di tirocini sono stati bloccati dall’oggi al domani con la conseguente interruzione delle indennità mensili. Senza preavviso gli stagisti si sono trovati a casa, senza niente da fare e senza indennità, mentre altre regioni sono state più accorte e lungimiranti. Certo anche in queste gli stagisti di negozi o simili si sono trovati senza sostegno, ma almeno gli altri hanno potuto continuare il loro impiego. Speriamo che ad aprile venga ripristinata per tutti la possibilità di far lavoro da casa e poi vedremo se riusciremo a far entrare gli stagisti nel novero dei beneficiari del reddito di ultima istanza che è la misura che adesso viene pensata per i freelance non INPS. È tutto veramente in forse.

In molti temono che il budget non sia sufficiente e che quindi coprirà solo alcuni lavoratori. Tu che ne pensi?
Il budget è ampio. Considera che il limite di spesa per il 2020 è di quasi 3 miliardi di euro. Non dovrebbe quindi essere una misura ad esaurimento.
Non sono per misure universalistiche tipo i “1000 euro a tutti”. Vanno tutelate le categorie che davvero necessitano di aiuto. È però fondamentale farlo davvero, altrimenti si rischia di lasciare di nuovo nelle mani delle mafie migliaia di persone che vivono in contesti difficili e che in periodi come questi vengono “sostenute” dalle organizzazioni criminali.
Per questo dobbiamo sostenere chi offre lavoro. Dobbiamo mettere nelle condizioni le imprese di non chiudere nel giro dei prossimi 3 mesi.

Dove possiamo trovare ulteriori informazioni?
Sul nostro sito cercando nel motore di ricerca Coronavirus troverete tutti gli articoli che riguardano questi argomenti. Proponiamo costanti aggiornamenti.

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