17 Giu 2020

Il turismo lento in Sardegna: le proposte per un’estate in cammino

Scritto da: Redazione

Scoprire la Sardegna a passo lento, percorrendo un lungo itinerario tra mare, monti, miniere, punteggiato dalle testimonianze della millenaria epopea mineraria della Sardegna. La Fondazione CMSB promuove la ripresa del Cammino Minerario di Santa Barbara ed il rilancio del turismo sostenibile sull'isola, per ripartire in sicurezza dopo il lockdown.

Salva nei preferiti

«Si tornerà alla normalità a piccoli passi e per l’estate 2020 confidiamo in particolare nel turismo di prossimità per consentire ai sardi di conoscere l’unico cammino sardo inserito nell’Atlante Nazionale dei Cammini». È quanto ha affermato Giampiero Pinna, il Presidente della Fondazione CMSB che ha condiviso l’hashtag #rESTATEincammino (proposto dall’Ufficio Nazionale Pellegrinaggi e Turismo della CEI) per promuovere la ripresa del Cammino Minerario di Santa Barbara, un lungo itinerario tra mare, monti e miniere, punteggiato dalle testimonianze della millenaria epopea mineraria della Sardegna.

Is Zuddas 1
Le g​rotte di Is Zuddas

Per favorire la percorrenza dei pellegrini/escursionisti lungo il Cammino dopo il lockdown, la Fondazione CMSB promuove da giugno e settembre numerosi itinerari che prevedono da uno a tre notti di pernottamento. L’ospitalità avverrà con la formula a donativo nelle Posadas organizzate dalla Fondazione CMSB e nelle strutture ricettive convenzionate dove i pellegrini/escursionisti potranno pernottare consegnando un voucher fornito dalla stessa Fondazione prima della partenza.

«Contiamo in questo modo di riprendere assieme il nostro cammino sulla terra più antica d’Italia, attraverso le testimonianze di 8.000 anni di storia, nella bellezza del paesaggio tra monti, mare e miniere – scrive la Fondazione – Sarà l’occasione per far ritornare la gioia, lo stupore e la speranza. Siamo pronti a rimetterci in Cammino ma vogliamo farlo in sicurezza nel rispetto delle disposizioni emanate dalle autorità competenti per l’attività all’aria aperta e per la ricettività».

Pan di Zucchero
Scoglio Pan di Zucchero, frazione di Iglesias, nella zona sud-occidentale della Sardegna

A tal proposito la Fondazione CMSB e le strutture ricettive convenzionate si sono già impegnate nella stesura delle Linee Guida per implementare operativamente il servizio necessario e garantire la massima incolumità ai pellegrini/escursionisti adottando scrupolose misure di prevenzione.

«Nonostante le necessarie cautele e restrizioni, la nostra mission, in questo delicato momento storico, è quella di tenere vivo il Cammino per favorire l’animazione del territorio attraverso la pratica del turismo lento e sostenibile», ha aggiunto Giampiero Pinna.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”
Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”

Parchi italiani, 15 giorni di cammino per attraversarli e conoscerli
Parchi italiani, 15 giorni di cammino per attraversarli e conoscerli

Tempo di turismo, tra narrazioni, stereotipi e realtà: intervista a Federica Marrocu
Tempo di turismo, tra narrazioni, stereotipi e realtà: intervista a Federica Marrocu

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(9) "nazionale"