16 Set 2020

In Veneto crescono le comunità sostenibili

Un'ampia rete di realtà venete che rappresentano diversi ambiti, dall'economia solidale all'agricoltura sociale, sta portando avanti un programma di iniziative volto a creare comunità sostenibili sul territorio. Un vero e proprio distretto funzionante ed efficiente basato su valori come la condivisione, l'autosufficienza e la resilienza.

Salva nei preferiti

Veneto - Rio Selva, bellissimo progetto nella campagna trevigiana di cui abbiamo parlato in questo articolo, si può considerare il quartier generale di un movimento che sta cercando di cambiare il volto del Veneto, trasformando la regione in una rete di comunità sostenibili. Insieme a Domenico Maffeo abbiamo parlato di questa serie di iniziative, la prima delle quali si terrà sabato prossimo e sarà dedicata al tema dell’energia.

comunita sostenibili 1

Perché proprio sabato 19 settembre?

Perché in quella data cade la Giornata Europea delle Comunità Sostenibili. Abbiamo pensato di parlare delle comunità energetiche perché recentemente è stata approvata una legge che apre scenari molto interessanti e per noi ogni occasione offerta dal mondo istituzionale e legislativo è strategica, soprattutto se consente di innescare cambiamenti sistemici.

Puoi spiegare brevemente qual è la novità?

Qualche mese fa anche l’Italia ha recepito l’input contenuto nel pacchetto europeo sull’energia pulita con un testo che disciplina l’autoconsumo collettivo di energia rinnovabile e la costituzione di comunità energetiche. Nello specifico, la norma consente a tutti i cittadini di esercitare collettivamente il diritto di produrre, immagazzinare, consumare, scambiare e vendere l’energia auto prodotta, con l’obiettivo di fornire benefici ambientali, economici e sociali alla propria comunità.

Quali saranno i contenuti dell’incontro?

Vogliamo capire quali sono i margini di applicazione di questa legge, che sulla carta è rivolta a organizzazioni tipo condominio. Interverranno esperti che analizzeranno il testo normativo e proveranno a interpretarlo. In concreto, il nostro obiettivo è applicarlo alla nostra realtà, creando un precedente replicabile: l’azienda agricola Rio Selva, che è anche un cohousing, e la CSA Veneto vogliono autoprodurre energia e utilizzarla per alimentare gli strumenti e i macchinari necessari per le attività aziendali, condividendola poi con altre realtà del territorio.

comunita sostenibili 3

L’obiettivo ovviamente è quello di creare un modello replicabile.

Sì ed è ciò che stiamo già facendo, non solo in campo energetico. Serve sempre una visione olistica, non bisogna concentrarsi solo su un aspetto, ma questi incontri tematici sono comunque delle ottime occasioni per rafforzare la rete e aiutare le persone a collegare i temi, al fine di avere un modello completo ed eterogeneo. Noi vorremmo che gli abitanti del territorio diventassero prosumer di energia, ma anche che facessero la spessa presso l’emporio di comunità, che acquisissero consapevolezza sul cibo, sull’artigianato, sulla mobilità e così via.

A proposito, come sta procedendo il percorso per la creazione dell’emporio di comunità?

Abbiamo già compiuto vari passaggi per tessere la rete locale con MAG e con diversi piccoli negozi di prossimità del distretto. Abbiamo visitato e incassato la partnership di Camilla, a Bologna, e di Bees Coop, in Belgio, con le quali ci sentiamo con regolarità. Adesso stiamo cercando un incubatore e acceleratore dell’idea imprenditoriale e aspettando che si coagulino le energie per passare a una fase operativa.

comunita sostenibili 2

Quali sono le prossime iniziative in programma?

Dopo l’evento di sabato sulle comunità energetiche ne abbiamo già fissati altri due, uno il 25 settembre e uno il 2 ottobre. Il primo sarà incentrato sul tema dell’agricoltura sociale, grazie al contributo che porterà Massimo Acanfora, autore di Altreconomia. Il secondo coinciderà con la Giornata Internazionale della Nonviolenza e sarà dedicato a una riflessione che, partendo dal libro di Gandhi “Villaggio e autonomia”, cercherà di attualizzarne i contenuti rispetto agli odierni modelli economici alternativi. Tutti gli incontri si svolgeranno secondo la formula “aperi-bio”: accoglieremo gli ospiti presso Rio Selva, offriremo degli assaggi di prodotti biologici delle aziende del distretto, alle sei e mezza si inizia e dopo c’è la cena sempre in agriturismo, un modo per sostenere il progetto e coinvolgere i giovani che stiamo assumendo.

Per chi volesse approfondire ulteriormente il tema delle comunità energetiche, proprio questo sarà il tema della puntata di ATuxTu di mercoledì 23 settembre, che potete seguire in diretta sulla nostra pagina Facebook e sul canale YouTube.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Laura Cocco: “L’olio d’oliva in Sardegna è un fattore identitario, ma bisogna valorizzarlo”
Laura Cocco: “L’olio d’oliva in Sardegna è un fattore identitario, ma bisogna valorizzarlo”

La Tuscia si mobilita per dire “no” al deposito nazionale di scorie radioattive
La Tuscia si mobilita per dire “no” al deposito nazionale di scorie radioattive

Con la foresta urbana di Monterusciello, Pozzuoli dice sì alla rigenerazione urbana
Con la foresta urbana di Monterusciello, Pozzuoli dice sì alla rigenerazione urbana

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Piscinas, l’arsenico in mare – INMR Sardegna #24

|

Il borgo di Castel del Monte rinasce grazie alla cooperativa di comunità

|

Silvia Mecca: “Superare il lutto e la paura della morte ci permette di tornare a vivere”

|

Anche Roma sostiene il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari

|

La gestione dei rifiuti in Sicilia, tra esperienze virtuose e assenza di governance

|

Santa Maria La Palma, quando nel vino batte un cuore sardo – Io Faccio Così #401

|

Zappa Social, la storia di una comunità che ha trasformato una discarica abusiva in un’oasi verde

|

Salute e autosufficienza, i corsi all’insegna della consapevolezza e dell’equilibrio

string(9) "nazionale"