28 Dic 2020

Due sorelle coltivano la lavanda tramandando l’antico mestiere della valle

Scritto da: Lorena Di Maria

Si chiamano Rita e Patrizia Cugge e sono due sorelle che in Liguria stanno portando avanti un’antica tradizione di famiglia. Negli anni in cui molte aziende chiudevano, l’Antica Distilleria Cugge sopravviveva di generazione in generazione e ora diffonde, tramite la raccolta e la distillazione della lavanda e di altre piante officinali tipiche della zona, l’amore per la montagna e il rispetto per l’ambiente.

Salva nei preferiti

Imperia - Ci troviamo in Liguria, nell’estremo ponente ligure, in una valle che si chiama Valle Argentina, conosciuta dai molti per la sua famosa Oliva Taggiasca. Qui sorge l’Antica Distilleria Cugge, un’azienda agricola familiare avviata all’inizio del secolo scorso, che negli anni si è occupata della coltivazione e della distillazione della lavanda tramite il metodo artigianale. Una passione trasmessa da generazione in generazione, che ora è giunta fino a Rita e Patrizia, che stanno facendo sopravvivere la passione di questo antico mestiere che sta gradualmente scomparendo.

Come ci racconta Rita Cugge, «molti anni fa, quando nostro nonno iniziò ad occuparsi della lavanda, era un’attività molto fiorente ed erano numerose le distillerie nella valle, in quanto questa pianta cresceva in abbondanza nelle nostre colline e montagne. Durante il mese di luglio e agosto, quando la lavanda era in fiore, in tanti salivano ad alta quota per raccogliere questa profumata pianta e portarla ai distillatori. Tra questi c’era nostro nonno, che ha dato avvio a questa, ormai lunga, tradizione di famiglia e dopo di lui nostro padre, che ha deciso di portare avanti l’attività».

Col passare degli anni, però, è subentrata la chimica, la coltivazione della lavanda è passata di moda e pian piano sono state sempre più le aziende che hanno decidere di chiudere i battenti, come nel caso di Giuseppe, padre di Rita e Patrizia.

«All’epoca io lavoravo come impiegata alle poste e mia sorella come assistente in uno studio dentistico. Ricordo che nostro padre era rimasto ormai l’ultimo ad occuparsi di questo tipo di coltivazione nella valle, che iniziava a diventare un lavoro sempre meno conveniente. Io e mia sorella, che sin da piccole siamo cresciute in mezzo alla lavanda, non potevamo accettare l’idea di dover chiudere l’azienda di famiglia e così, per l’amore di questa attività e tradizione, abbiamo lasciato i nostri lavori sicuri e abbiamo scelto di rilevare l’attività. Non ci siamo mai pentite di questa scelta e oggi ne siamo fiere, più che mai».

Ed è proprio a 1200 metri d’altitudine, tra i ripidi declivi della montagna, che Rita e Patrizia coltivano la lavanda. Nel periodo estivo si occupano della raccolta, che viene ancora eseguita manualmente. Lungo i campi coltivati il fiore viene tagliato con la falce e depositato su grandi teli, che vengono poi portati in valle con un trattore, per essere destinati alla distillazione. Da sempre la scelta dell’azienda è quella di orientarsi verso la green economy, infatti, grazie alla sua lavorazione basata su tradizioni secolari, artigianali e completamente naturali è stata riconosciuta “Impresa Green”.

«Il nostro modo di distillare si basa su un antico metodo di famiglia e i nostri prodotti non contengono parabeni, non sono testati sugli animali, sono ricchi di preziosi e sani estratti naturali». Durante il loro lavoro quotidiano, le nostre protagoniste realizzano oli essenziali e idrolati purissimi, in parte utilizzati per la preparazione di saponi, creme e shampoo.

Col passare del tempo Rita e Patrizia hanno sperimentato sempre più ricette e hanno creato una linea cosmetica di prodotti naturali, oltre che una linea di composte di frutta con infusi di fiori di lavanda dalle mille proprietà. «Per noi è importante produrre tutto in modo naturale e cerchiamo, con il nostro lavoro, di non inquinare il pianeta. Ad esempio, a seguito del processo di distillazione, la lavanda di “scarto” non viene buttata ma viene riutilizzata nei campi come pacciamatura e concime».

Nella loro azienda Rita e Patrizia si occupano di far conoscere le loro produzioni attraverso la vendita nei mercatini, sia locali che all’estero, nelle fiere, oltre che sul loro sito internet, dove è presente la loro bottega online.

«Negli anni abbiamo dato vita a una fattoria didattica e trasmettiamo questa antica arte non solo ai bambini ma anche agli adulti». Così dal 2010 l’Antica Distilleria Cugge è iscritta all’Albo delle Fattorie Didattiche della Liguria e in questi anni ha coinvolto studenti e studentesse dalle scuole materne alle superiori, dall’università della terza età alle associazioni e ai gruppi di persone curiose di apprendere questo antico mestiere.

«Vogliamo avvicinare grandi e piccoli a questo mondo, durante i nostri laboratori li portiamo a 1200 metri a visitare i campi di lavanda e successivamente organizziamo dimostrazioni nella nostra distilleria». In passato, quando l’azienda è diventata fattoria didattica, Rita e Patrizia hanno acquistato un piccolo distillatore, esempio della nuova tecnologia, per rendere partecipi i giovani al processo di distillazione.

Il nostro lavoro quotidiano più che un lavoro è una passione che ci impegniamo tutti i giorni a trasmettere ad altre persone. Amiamo molto il nostro territorio e siamo felici di vedere che, negli ultimi tempi, c’è stato un lento risveglio di questa antica arte, grazie a coloro che pian piano stanno riprendendo a distillare nella zona e nelle valli vicino, rendendo onore a questa antica arte che da sempre ci caratterizza».

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Come va l’agricoltura in Sardegna? Ecco una fotografia scattata da chi lavora “sul campo”
Come va l’agricoltura in Sardegna? Ecco una fotografia scattata da chi lavora “sul campo”

Terra Masta diffonde nel napoletano l’agricoltura naturale e sinergica
Terra Masta diffonde nel napoletano l’agricoltura naturale e sinergica

Crisi agricola e proteste degli agricoltori: qual è la verità? – A tu per tu + #14
Crisi agricola e proteste degli agricoltori: qual è la verità? – A tu per tu + #14

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Case green, ecco come funziona la nuova direttiva, nel dettaglio – #915

|

“Con l’assalto eolico una transizione energetica dannosa per la Isola”: il no di Luras alla speculazione

|

Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”

|

Green Culture: cambiamento e innovazione per progettare la transizione ecologica

|

Sport paralimpici: a che punto siamo in Italia? Ne parliamo con Efrem Morelli

|

Jorge Eielson, l’artista peruviano che ha scelto Bari Sardo come dimora per l’eternità

|

Al via il primo Action Bootcamp Transistor, il futuro della Sicilia dipende da noi

|

La Repubblica Democratica del Congo fra colonizzazione, risorse e la prima donna al potere in Africa

string(7) "liguria"