5 Feb 2021

Simone e Romina: torniamo alla nostra terra di origine dopo anni in giro per il mondo

Scritto da: Lorena Di Maria

Simone e Romina sono “iduevagamondi”, fotografi in primis e blogger per passione, per lungo tempo hanno viaggiato insieme per il mondo, fino a quando, un giorno, hanno deciso di ritornare nella loro terra di origine scegliendo una borgata abbandonata per ricominciare una nuova vita. Nel loro blog, seguito da moltissimi utenti, raccontano le loro avventure, trasmettendo la bellezza della semplicità e riavvicinando i giovani al ritorno alla montagna.

Salva nei preferiti

Cuneo - Zaino in spalle, una macchina fotografica in mano e una vita “on the road”: quella che vi raccontiamo oggi è la storia di Iduevagamondi Simone Mondino e Romina Manassero, una giovane coppia piemontese che nella vita ha deciso di condividere le cose più belle: la passione per il proprio lavoro, viaggi alla scoperta del mondo e sogni per il futuro.

Da diversi anni infatti lavorano come fotografi e videomaker, collaborando con riviste e uffici turistici. Follemente innamorati della montagna e dei suoi paesaggi incontaminati, dopo anni di peripezie, hanno deciso di ritornare nel loro territorio di origine raccontando la loro nuova vita in montagna, per avvicinare i giovani a questa riscoperta.

«Negli ultimi tre anni, dopo aver viaggiato per lavoro come fotografi tra Kazakhstan, Patagonia, Canada, Usa e Islanda, in ogni viaggio e in ogni lavoro sentivamo la mancanza di casa, delle nostre montagne, di Cuneo. E così, dopo un lungo percorso di porte in faccia, di “voi siete forestieri” o di prezzi spropositati, abbiamo deciso di ritornare alle nostre origini e a quella terra che tanto ci mancava».

Nel mese di novembre hanno deciso di trasferirsi in una piccola borgata in Valle Pesio, tra l’abitato di Vigna e quello di Pradeboni, per cominciare, o meglio, ricominciare in questo luogo una nuova vita. «Cercavamo una realtà dove fossimo gli unici residenti fissi tutto l’anno e dove potessimo essere immersi nella quiete. Si tratta di una piccola borgata, una di quelle che si popola nei weekend e durante l’estate ma disabitata per tutta la settimana».

Disabitata, e quindi perfetta per il grande sogno di Simone e Romina di vivere una vita fatta di semplicità. Qui, insieme a caprioli, cinghiali e cervi, sono gli unici residenti di questo luogo magico che per i più può sembrare lontano e isolato ma che per loro è diventato il centro del mondo.

«Ritornare in un luogo incontaminato ci permette di osservare ciò che c’è intorno e imparare dalla natura. Abbiamo iniziato a fare il pane nel forno a legna, facciamo lunghe passeggiate e stiamo dando vita al nostro orto per essere sempre più autosufficienti. Ci rendiamo conto di quanto la montagna ci stia aiutando a imparare l’importanza della pazienza. La frenesia che avevamo prima l’abbiamo abbandonata e questa è tutta un’altra realtà».

Come raccontano, la loro idea per il futuro è aprire delle camere per gli ospiti, riscoprire e valorizzare i castagneti che hanno acquistato insieme alla casa e sperimentare altre coltivazioni, senza mai lasciare la fotografia che tanto amano. Per questo invitano, in compagnia del gatto Happy, ormai diventato mascotte della nuova casa, chiunque sia interessato a conoscerli. «Il nostro sogno sarebbe quello di portare un po’ di “mondo” in questa piccola parte di montagna cuneese, organizzare eventi e vivere sempre più in simbiosi con la natura, creando una sorta di “campo base della felicità»

Nell’ultimo anno si sono occupati di un nuovo progetto che si chiama “Sogno in Granda – clean the planet”, per creare sul territorio del cuneese un movimento a sostegno della natura, accompagnati da un gruppo di volontari con i quali dedicano alcune ore libere della settimana alla pulizia e alla rimozione dei rifiuti nelle aree naturalistiche che li circondano.

E ora, dopo le numerose collaborazioni con riviste italiane e dopo anni passati a leggere blog di viaggio, hanno deciso di aprirne uno tutto loro, dove raccontano le loro esperienze. «La natura e la montagna ci hanno dato da vivere permettendoci di lavorare come fotografi, ci siamo sentiti in dovere di restituire il favore con il nostro ringraziamento, il nostro sogno è invogliare sempre più giovani a trasferirsi a vivere in montagna».

Come mezzo principale hanno optato per i social: attraverso youtube, instagram e facebook raccontano la loro vita in montagna, che rappresenta, come loro la definiscono, «una sorta di story-telling del montanaro “moderno”».

«Vorremmo che la nostra esperienza insegnasse che si può tornare a vivere in montagna lasciando alle spalle il superfluo e le comodità. Vogliamo trasmettere a grandi e giovani che è possibile inseguire e realizzare i propri sogni, partendo dal basso, anche quando pensiamo sia impossibile. Ognuno di noi ha i propri desideri non ancora realizzati ma spesso veniamo ostacolati dal giudizio altrui e, per paura di andare avanti, finiamo col vivere la vita di qualcun altro. Così tutti i loro risparmi li hanno investiti per questo, forse folle, sogno, a cui credono fortemente».

«Quando i social network vengono usati seriamente possono diventare un’arma potentissima per diffondere dei messaggi importanti. Ci accorgiamo che sempre più persone hanno bisogno di sentire storie vere, autentiche. E tutto questo, per noi, non può che essere l’arma vincente per mandare un messaggio: se ce l’abbiamo fatta noi a raggiungere il nostro sogno, perchè non ce la puoi fare anche tu?».

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Kalabria Eco Festival 2023, alla ricerca dell’equilibrio tra esseri umani e natura
Kalabria Eco Festival 2023, alla ricerca dell’equilibrio tra esseri umani e natura

Riparte il cammino di Davide Fiz: Smart Walking arriva in Puglia
Riparte il cammino di Davide Fiz: Smart Walking arriva in Puglia

Il mondo è tutto attaccato: dal cibo all’energia, scopriamo come vivere a basso impatto
Il mondo è tutto attaccato: dal cibo all’energia, scopriamo come vivere a basso impatto

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Meteo estremo, dalla Sicilia al Brasile: dobbiamo rivedere i modelli climatici? – #898

|

Al museo Poldi Pezzoli un percorso di podcast che rende le visite inclusive e innovative

|

Lega del Cane (e non solo): cambiare cultura e leggi per difendere gli animali

|

Col Tofersen la SLA si può combattere ma vanno ridotte le disuguaglianze nell’accesso alle cure

|

A teatro con Slava’s snowshow per tornare bambini e guardare il mondo con occhi diversi

|

“Il Tyrrhenian Link è l’ultimo tentativo di colonizzare l’Isola, poi non resterà più niente”

|

Le comunità energetiche di Napoli Est danno inizio alla rivoluzione ecologica in Campania

|

Cosa pensano (e provano) gli e le adolescenti?

string(8) "piemonte"