2 Mar 2021

Eticar, la polizza auto si fa etica

La RC auto è uno dei prodotti assicurativi più richiesti, ma anche uno di quelli che subiscono di più le storture di un sistema che ha davvero bisogno di una svolta etica. CAES ha studiato un modello che va in questa direzione, coinvolgendo il mondo dell'economia solidale, della solidarietà e del mutuo aiuto. Approfondiamo la conoscenza di Eticar, la polizza di Responsabilità Civile Auto, attraverso questa video intervista a Gianni Fortunati, presidente di CAES.

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Alzi la mano chi è a conoscenza del fatto che per l’RC auto ogni compagnia assicurativa italiana ha mediamente 109 tariffe differenti, studiate sulla base del profilo degli assicurati – per esempio in base alla città di residenza. Eticar al contrario, la polizza di CAES, ne ha solo 12, proprio per eliminare le inaccettabili differenze di premio praticate delle altre compagnie.

D’altra parte il nome svela già l’obiettivo di questo innovativo prodotto assicurativo: Eticar, proprio perché è rivolto al mondo dell’economia etica e solidale. Il fine: ripristinare il principio di mutualità, iniziativa che sinora non ha eguali nel panorama assicurativo italiano.

eticar
Gianni Fortunati, presidente di CAES

Chi può accedere a questo servizio? Non tutti possono avere una polizza Eticar, ma solo i gasisti aderenti a GAS censiti sul sito della Rete di Economia Solidale, ma anche i soci di Banca Etica, Amnesty International e dell’Associazione Nazionale Banche del Tempo.

Ma non è tutto. CAES rinuncia anche a parte dei proventi, reinvestendoli proprio nel mondo dell’economia solidale. Il ristorno provvigionale che spetterebbe al Consorzio infatti viene girato all’Associazione RIES (Rete Italiana per l’Economia Solidale) che rappresenta tutti gli esperimenti di economia solidale in Italia. Infine, per garantire la massima trasparenza, Eticar è l’unico progetto che invita assicurato e assicuratore a un confronto diretto, usufruendo anche dei dati tecnici messi a disposizione da parte dell’assicuratore nella massima trasparenza.

Per approfondire tutti questi aspetti “lasciamo la parola” a Gianni Fortunati, presidente di CAES.

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