9 Mar 2021

Le “pandemie” dimenticate causate da inquinamento e stili di vita malsani

Scritto da: Redazione

Stili di vita inappropriati e cause ambientali sono alla base di due grandi “pandemie” che affliggono oggi la popolazione mondiale: infiammazione cronica e disequilibro immunitario. Alcuni esperti provano ad analizzarne motivazioni e possibili soluzioni attraverso un approccio integrato in questo evento online organizzato da LUMEN aps – ente capofila della Rete Europea SALUS, di cui fa parte anche Italia Che Cambia – di cui vi riportiamo le principali conclusioni.

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Stili di vita sani e sostenibilità ambientale sono fondamentali per la salute dei cittadini europei. Lo sottolinea l’on. Eleonora Evi inaugurando la serie di interventi previsti dal convegno virtuale “Infiammazione sistemica cronica e sistema immunitario”, svoltosi sul canale YouTube di Lumen, partner di Italia Che Cambia nella rete europea SALUS.

La crisi sanitaria attuale ha radici profonde ed è figlia di uno sviluppo che non ha tenuto conto della salute degli esseri umani, degli animali e dell’ambiente. Per risolvere questa crisi ed evitarne altre in futuro, l’Unione Europea ha il compito di guidare un’azione attraverso strategie di promozione della salute, di ripristino ecologico e di sostenibilità ambientale. L’onorevole auspica che l’attenzione dei cittadini europei su tali tematiche rimanga alta e che essi siano da stimolo per i rappresentanti politici, anche grazie a iniziative come InfoSALUS che, con un approccio integrato, divulgano una cultura della salute trasversale.

Il dott. Lorenzo Del Moro inizia il suo intervento illustrando la relazione esistente tra stato infiammatorio cronico, disequilibrio immunitario e patologie croniche – aterosclerosi, cancro, diabete, demenze, solo per citarne alcune. Lo stato infiammatorio cronico, spiega il dott. Del Moro, è una condizione subdola che nel tempo aumenta molto il rischio di sviluppare le sopracitate patologie, vere “pandemie” del nostro secolo.

Infiammazione cronica e disequilibro immunitario sono due facce della stessa medaglia e alla loro base troviamo medesime cause: stili di vita inappropriati e cause ambientali. L’alterazione del sistema immunitario che oggi colpisce sempre più persone è visibile dall’incapacità a relazionarci con sostanze ed esseri con cui abbiamo convissuto pacificamente per migliaia di anni: acari, pollini, peli di animale, molti alimenti, virus e batteri. Circostanza nefasta la difficoltà di relazione menzionata, da non sottovalutare, che apre due strade: la prima, dovuta ad un sistema immunitario troppo reattivo, porta allergie e malattie autoimmuni; la seconda, causata da un sistema immunitario scarsamente reattivo, genera un aumento della mortalità da infezioni e da tumori.

A seguire la naturopata Milena Simeoni presenta una concezione innovativa che coniuga scienza e filosofia. La relatrice parla di infiammazione allargando la prospettiva: essa, comunemente percepita come manifestazione da sopprimere, in realtà da un lato è lo strumento per la guarigione e dall’altro, se cronica, diventa la radice di molte patologie. In Naturopatia ciò che fa la differenza è la Vis Medicatrix Naturae (forza vitale insita in ognuno di noi).

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Simeoni offre una visione fuori dal coro, mostrando studi che mettono in relazione l’infiammazione sistemica con la variabilità della frequenza cardiaca (HRV), parametro che indica il fenomeno fisiologico di variazione dell’intervallo di tempo (millisecondi) tra un battito e l’altro. Quando questo intervallo di tempo è variabile, l’HRV è elevata mentre quando è rigido, l’HRV è bassa. Metaforicamente potremmo dire che la variabilità della frequenza cardiaca è una “finestra” sull’attività del Sistema Nervoso Autonomo (SNA) e, nello specifico, sulla relazione tra sistema ortosimpatico (lotta e fuga) e parasimpatico (ripristino dell’omeostasi).

In altre parole, l’individuo resiliente ha un buon equilibrio tra sistema nervoso parasimpatico e ortosimpatico, un HRV alta e un’infiammazione sistemica bassa. Viceversa, l’individuo “stressato” ha una maggiore attività dell’ortosimpatico e, di conseguenza, un HRV bassa e un’infiammazione sistemica più elevata. Ciò significa che adattabilità, capacità di utilizzare le esperienze al meglio e sano stile di vita, sono sinonimi di buona salute e di un cuore che, all’occorrenza, sa “cambiare marcia”. Nella direzione inversa, irritabilità, incapacità di utilizzare al meglio le esperienze e malsani stili di vita, sono sinonimi di cronicità e di un cuore che fatica a “cambiare marcia” quando serve.

L’HRV alta è stata anche associata alla longevità sana mentre l’HRV bassa alla presenza di patologie cronico degenerative (come ipertensione, obesità, depressione, sindrome metabolica, dislipidemie, diabete), conseguenti ad una maggiore infiammazione sistemica. Simeoni conclude ribadendo che la resistenza agli stressor, come il sano stile di vita (movimento, alimentazione, meditazione e relazioni), genera salute al SNA e sostiene l’efficienza del sistema immunitario.

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Interviene di seguito il dott. Giuseppe Miserotti, medico esperto in tematiche ambientali, che parla di tossici ambientali legati al metabolismo umano. Composti, questi, che vengono assunti per ingestione – i pesticidi ad esempio – o per inalazione – come idrocarburi policiclici aromatici e polveri sottili – e che giorno dopo giorno, anche a piccole dosi, producono effetti metabolici rilevanti mediati dall’infiammazione. Come non parlare di sostanze tossiche legate all’inquinamento dell’aria, noi che viviamo in una delle 5/6 zone più inquinate del mondo. Uno studio dell’università di Chicago ha rilevato una perdita di un anno e mezzo di vita in Pianura Padana proprio per il livello di PM2,5.

Niente di nuovo, quando già nel 2016 Lancet sosteneva un’emergenza per la salute dovuta allo smog: in quell’anno nel nostro paese ci furono 45.600 decessi prematuri che ci posero al primo posto in Europa e all’undicesimo nel mondo per esposizione alle PM2,5. A farne le spese sono soprattutto da bambini, neonati, donne in gravidanza e anziani. Non solo problemi e difficoltà, le soluzioni ci sono, sono più abbordabili di quanto pensiamo ma ci impongono un cambio di stile di vita: attenzione all’ambiente, recupero della dieta mediterranea, sentimenti di solidarietà e vicinanza sono alcune soluzioni che ognuno di noi può attuare subito.

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