25 Mag 2021

Chilometri zero e prodotti locali: così Laura ha rilanciato il suo ortofrutta

Scritto da: Valentina D'Amora

A Genova, sulle ceneri di un tradizionale ortofrutta, è nato un negozio semplice, dove si possono acquistare frutta e verdura appena colti e tanti prodotti genuini e del territorio. È nato tutto dal sogno di Laura, la titolare ventisettenne, che ha avuto la determinazione e il coraggio per trasformarlo in realtà.

Salva nei preferiti

Genova - Laura ha 27 anni ed è la titolare di un’attività commerciale in centro città. Come tanti negozianti, anche lei ha affrontato svariate difficoltà in questo anno complicato, ma la sua è una storia di coraggio e grande tenacia. «Ho passato un periodo davvero nero, in cui non riuscivo a dormire la notte. Tra la pandemia, le chiusure e la nuova concorrenza – ora, in questa via, siamo 13 ortofrutta – la mole di lavoro stava via via iniziando a calare. Sono sincera, sono anche arrivata al punto di pensare di chiudere il negozio, perché non sapevo più cosa fare».

LA SVOLTA

A darle sostegno è stato il padre: «Una sera, parlando con lui, ho avuto un’illuminazione. Mi sono resa conto che per riemergere dovevo trovare il modo di diversificarmi. Ho deciso quindi di dare nuovo volto alla mia attività rifacendomi al concetto “chilometri zero”, coinvolgendo alcune aziende agricole del territorio. Una trasformazione radicale del negozio, sia dentro che fuori». Inizia così la progettazione per la ristrutturazione degli spazi, che Laura realizza manualmente insieme al papà.

Laura Bigini cop
Laura nel suo negozio

Ad aprile, in appena sei giorni di chiusura, avvengono il restauro e la rinascita: alla riapertura, il negozio risplendeva di una nuova luce e irradiava tutt’altro spirito. «Prima sembrava una tomba, probabilmente perché rispecchiava anche il mio stato d’animo. Ora, invece, lo rinnovo continuamente, sposto i prodotti, lo personalizzo e mi piace moltissimo…. Ci dormirei anche! (sorride, ndr)».

Le verdure freschissime – rigorosamente raccolte ogni mattina – risaltano sopra a balle di fieno che, spiega, le ricordano la sua infanzia, trascorsa nell’entroterra di Reggio Emilia. «La vita di campagna, l’autenticità, i prodotti genuini: il mio sogno era proprio quello di portare questo modo di vivere e di pensare dentro le case della gente di città e sento che ora, finalmente, ci sto riuscendo».

Sulla TV del negozio, uno dietro l’altro, vengono trasmessi video, filmati e interviste di alcune delle aziende agricole con cui Laura ha iniziato a collaborare in questi mesi: «Voglio che sia tutto alla luce del sole, affinché i clienti sappiano da dove provengono e come vengono coltivate la frutta e la verdura che scelgo, il modo in cui vengono lavorati miele e marmellate o come nascono i vini e i liquori».

Fiori zucchina
Un “mazzo” di fiori di zucchina appena raccolti

LA RETE

I fornitori dell’ortofrutta di Laura sono contadini e aziende agricole del genovese, come i ragazzi di OrtoBEE, Gli orti di Staglieno e l’azienda Tortonesi. Il suo intento è quello di proporre prodotti sempre nuovi, freschissimi e coltivati in modo naturale. «A breve arriveranno anche frutti esotici biologici, come mango e papaya, rigorosamente italiani, coltivati in Sicilia».

Oltre a un piccolo frigo con latticini di capra dell’azienda agricola Monterosso, sugli scaffali fanno capolino grissini di mais, farine e pasta secca di un molino piemontese, ma anche lamponcino e mirtillino, liquori ai frutti di bosco e i vini, scelti con cura da Laura, provenienti da pregiate cantine emiliane.

Obiettivo raggiunto: nonostante la vicinanza al centro città, l’atmosfera che si respira è proprio quella di un negozietto di montagna, gestito da una persona che ha trovato il modo di reinventarsi, riuscendo a trasformare il suo sogno in realtà.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Salviamo il Grande Albergo delle Fate, simbolo di sostenibilità in Calabria 
Salviamo il Grande Albergo delle Fate, simbolo di sostenibilità in Calabria 

I prodotti tipici siciliani e chi li realizza uniti nel network che parla dell’Isola
I prodotti tipici siciliani e chi li realizza uniti nel network che parla dell’Isola

ReStartApp: la Fondazione Garrone premia tre giovani aspiranti imprenditori in Appennino
ReStartApp: la Fondazione Garrone premia tre giovani aspiranti imprenditori in Appennino

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(7) "liguria"