18 Mag 2021

Orti, rigenerazione urbana e cibo recuperato per una Torino etica e verde

Precollinear Park, Orti Generali e Cibofficina Food Pride sono i tre progetti torinesi vincitori del bando “Segnali d’Italia Chiama Torino”, che promuove le migliori iniziative che si sono dimostrate virtuose per il progresso del territorio. Tra recupero del cibo, agricoltura urbana e rigenerazione urbana, i tre progetti hanno saputo distinguersi e hanno in programma nuovi progetti da realizzare in città!

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Torino - Una Torino etica e verde da scoprire attraverso storie poco conosciute di iniziative non profit e di interesse sociale che stanno cambiando il terzo settore: è questo l’obiettivo del bando “Segnali d’Italia arriva a Torino“, un progetto di IGPDecaux, organizzazione italiana della comunicazione, e di Edison, operatore energetico, in collaborazione con La Stampa e con il patrocinio del Comune. L’iniziativa, in seguito alle precedenti tappe che hanno avuto luogo nelle città di Parma, Napoli e Milano, è giunta quest’anno nel capoluogo piemontese per mettere in luce quei progetti che in questi anni sono stati capaci di contribuire attivamente a un cambiamento positivo in ambito urbano.

Progetti innovativi Torino 4

Come riportato nella nota stampa, a conferma della propositività e dell’innovatività del territorio, la città ha risposto con entusiasmo alla chiamata di “Segnali d’Italia chiama Torino” con 112 iniziative di associazioni non profit, imprese, comitati cittadini e privati della città che hanno partecipato al Bando e proprio in questi giorni sono stati decretati i vincitori: Precollinear Park, Orti Generali e Cibofficina Food Pride. Il bando consiste per ogni vincitore in un contributo di 15.000 euro da parte di Edison e di una campagna pubblicitaria di pari valore economico da parte di IGPDecaux che permetteranno di avviare nuovi progetti, proprio come vi stiamo per raccontare!

Una CibOfficina per Food Pride

Il progetto Una CibOfficina per Food Pride dell’Associazione Eufemia opererà per la riqualificazione dell’ex caserma La Marmora Torino e la sua trasformazione in una “casa del cibo”: si tratterà di un centro per aiutare soggetti fragili che vivono sul territorio e la struttura verrà dotata di una cucina professionale che utilizzerà in gran parte eccedenze alimentari. Ad esempio, metterà a disposizione di chi ne ha bisogno un frigo e dei fornelli “di quartiere”, affinché chiunque possa utilizzarli per cucinare in autonomia, oltre che una mensa sociale gratuita e una scuola di cucina per promuovere l’inclusione sociale e lavorativa.

Progetti innovativi Torino

Orti Generali

Orti Generali, che fanno parte dell’Associazione Orti Generali APS e che vi abbiamo già raccontato in un precedente articolo, intendono proseguire la propria attività di ecologia urbana nella fattoria didattica di Parco Piemonte, dove attualmente sono già attivi 160 orti sostenibili. Qui gli animali diventeranno veri e propri protagonisti di Parco Piemonte e di Orti Generali, e saranno al centro delle attività didattiche sulla sostenibilità alimentare dell’associazione.

Precollinear Park

Precollinear Park è l’iniziativa dell’Associazione Torino Stratosferica nata dopo il primo lockdown, che ha trasformato in un parco lineare un tratto dismesso della linea tramviaria, dal ponte Regina Margherita sul Po a piazza Hermada in precollina. Il contributo di Segnali d’Italia chiama Torino sarà investito per migliorare l’accessibilità al parco così da rendere Precollinear Park sempre più un punto di riferimento culturale e ricreativo per tutto il territorio.

Progetti innovativi Torino1

Come ha affermato la Sindaca Chiara Appendino durante la premiazione avvenuta il 13 maggio, durante la quale le tre realtà hanno raccontato i loro progetti concreti in ambito di sostenibilità, riqualificazione urbana e alimentazione responsabile, «quando si parla di innovazione, troppo spesso ci si concentra su quella tecnologica, senza fare sufficiente menzione dell’innovazione sociale. Un settore su cui come Città di Torino ci siamo concentrati intensamente in questi anni, e che siamo certi sia la giusta strada per affrontare con successo quei radicali cambiamenti sociali, economici e urbani che ormai sono sotto gli occhi di tutti».

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