10 Mag 2021

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi fra i primi 50 al mondo

Lo IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) conferma l'invito rivolto a tre parchi italiani, fra cui il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, ad aderire a una lista che premia a livello mondiale le aree protette che eccellono nella gestione e nella tutela dell'ecosistema.

Salva nei preferiti

Avevamo dato qualche mese fa la notizia della candidatura del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi a entrare nella prestigiosa Green List dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, che annovera solamente 49 aree protette al mondo sulle 200.000 circa esistenti. Un riconoscimento prestigioso che riempie d’orgoglio il nostro territorio e conferma l’importanza dell’incessante opera di valorizzazione dell’inestimabile patrimonio naturale italiano.

LO IUCN

Ma di cosa si occupa questa organizzazione? L’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura è la capostipite di tutti gli organismi che hanno come missione quella di proteggere, tutelare e valorizzare l’ecosistema. Fondata nel 1948, si occupa di “persuadere, incoraggiare ed assistere le società di tutto il mondo nel conservare l’integrità e la diversità della natura e nell’assicurare che qualsiasi utilizzo delle risorse naturali sia equo ed ecologicamente sostenibile”.

Lo IUCN è un ente estesissimo e ramificato, una vera e propria rete che raccoglie migliaia di associazioni, OGN, centri di ricerca, singoli scienziati e divulgatori, oltre ad avere una rappresentanza anche in sedi importanti come l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Parco Foreste Casentinesi

LA NOMINA

Alcuni giorni fa è stata ufficializzato l’ingresso del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi – insieme ad altre due aree protette italiane, il Parco nazionale del Gran Paradiso e il Parco Nazionale Arcipelago Toscano – nella Green List, un riconoscimento assegnato dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura che premia le eccellenze mondiali delle aree protette e che rappresenta un programma di certificazione per quelle che effettivamente risultano le migliori in termini di conservazione naturalistica e gestione sostenibile.

Con queste tre new entry sale a 49 la lista dei parchi inclusi nel novero, distribuiti in 16 paesi. L’iter di adesione tuttavia non è ancora completo: Le Aree protette invitate possono aderire volontariamente alla Green List impegnandosi al raggiungimento degli standard gestionali individuati dalla IUCN, che si fondano su quattro pilastri: governance, programmazione, management e risultati di conservazione. I parchi che decidono di avviare la procedura di adesione hanno un massimo di cinque anni di tempo per raggiungere gli standard richiesti per ottenere la certificazione che, a sua volta, vale per cinque anni.

LE REAZIONI

C’è comprensibile soddisfazione da parte degli addetti ai lavori, che accolgono questo avvenimento come una conferma dell’opera svolta sin qui, ma anche come un ulteriore strumento per migliorare e implementare le azioni di difesa e valorizzazione di uno dei maggiori polmoni verdi del nostro paese.

«La Green list rappresenta l’apogeo di un palmarès d’eccezione per il Parco nazionale – ha commentato Luca Santini, presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi –, che già nel 2017 aveva visto il riconoscimento come patrimonio dell’Umanità UNESCO, il primo in Italia per il valore ecologico di un ambiente naturale. La IUCN ha inscritto nella ‘Green list’ solo una cinquantina di aree protette del mondo su 200.000. Sapevamo di potercela fare e questo ha motivato uno sforzo straordinario. Ringrazio i dipendenti dell’Ente, le imprese, i sindaci, le associazioni e la cittadinanza per il grosso lavoro che ci ha uniti e ha reso possibile alla nostra area protetta di ufficializzare l’ottenimento del ‘Nobel’ della natura mondiale».

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
A Niscemi la sughereta secolare riprende vita grazie al centro di educazione ambientale ODV
A Niscemi la sughereta secolare riprende vita grazie al centro di educazione ambientale ODV

Laura e Sonia, le sorelle Di Pino che si battono per riportare la mandorla e la biodiversità in Sicilia
Laura e Sonia, le sorelle Di Pino che si battono per riportare la mandorla e la biodiversità in Sicilia

We Are Nature Expedition: le Americhe in van per parlare di biodiversità
We Are Nature Expedition: le Americhe in van per parlare di biodiversità

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

C’è speranza per Assange? Cosa dice la sentenza e cosa succede adesso – #893

|

Santa Maria La Palma, quando nel vino batte un cuore sardo – Io Faccio Così #401

|

Zappa Social, la storia di una comunità che ha trasformato una discarica abusiva in un’oasi verde

|

Salute e autosufficienza, i corsi all’insegna della consapevolezza e dell’equilibrio

|

Giornata nazionale delle disabilità intellettive: ecco perché è urgente parlarne

|

A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile

|

Mourning circle, il cerchio delle lacrime: fare uscire il dolore può guarire

|

Chiusa Grande e i vini biologici concepiti con “vinosophia”

string(9) "casentino"