Sfusi e Riusi: il negozio alla spina che dà lavoro alle persone fragili
Seguici su:
Cuneo - In questi anni vi abbiamo raccontato dei sempre più numerosi punti vendita che decidono di rinunciare agli imballaggi superflui e dannosi, promuovendo il riuso in tutte le sue sfumature. Li chiamiamo negozi sfusi o negozi alla spina proprio perché si impegnano a promuovere prodotti locali e spese più “essenziali”, mostrandoci che è possibile acquistare solo ciò di cui abbiamo effettivamente bisogno. Così facendo, queste piccole e sempre più numerose realtà incentivano azioni a breve termine finalizzate a un cambiamento a lungo termine. Il negozio di cui vi parliamo oggi è il progetto Sfusi e Riusi, che nasce nel piccolo paese di Chiusa di Pesio, in provincia di Cuneo.

Il punto vendita nasce in un’area di proprietà comunale e al suo interno trovano spazio alimenti dalla filiera garantita, prodotti agricoli locali, del commercio equosolidale e artigianato, oltre che una vasta gamma di detersivi, detergenti e saponi alla spina. Grazie alla collaborazione tra il Comune e alcune organizzazioni del territorio, come l’associazione culturale Equazione e le cooperative sociali Proposta 80 e Fiordaliso, il progetto vuole contribuire non solo alla tutela dell’ambiente in una logica di riduzione degli sprechi, ma anche alla promozione del benessere delle persone attraverso iniziative dal forte impatto sociale.
I prodotti che si trovano all’interno di Sfusi e Riusi sono realizzati da una cooperativa che fornisce lavoro ai detenuti, ma sono coinvolte nel progetto anche donne vittime di violenza accolte dalla cooperativa Fiordaliso; inoltre una ricca selezione di manufatti è realizzata dagli ospiti del Centro Mauro di Chiusa di Pesio, gestito da Proposta 80, che da più di trent’anni si occupa del sostegno a persone diversamente abili, offrendo loro un supporto assistenziale, un’occupazione lavorativa e migliori condizioni economiche, sociali e professionali.

«Quando abbiamo letto il bando Ri-attivare proposto dalla Fondazione CRC, abbiamo pensato immediatamente a Equazione, l’associazione attiva da quasi diciotto anni sul nostro territorio, con lo scopo di diffondere pratiche commerciali eque, il consumo critico e la sostenibilità energetica/ambientale», ha spiegato Daniela Giordanengo, assessora alla comunicazione e alla cultura.
Vorresti leggere più contenuti come questo?
Articoli come quello che hai appena letto sono gratuiti e aperti, perché crediamo che tutti abbiano il diritto di rimanere informati. Per questo abbiamo scelto di non nascondere i nostri contenuti dietro paywall, né di accettare contributi da partiti o aziende compromesse. Per continuare a farlo abbiamo bisogno del tuo contributo. Fai la tua parte, aiutaci a costruire un’informazione sempre più approfondita.
Il prossimo progetto potrebbe essere il tuo!
Ogni giorno parliamo di uno dei migliaia di progetti che costellano il nostro paese. Vorremmo raccontarne sempre di più, mappare tutte le realtà virtuose, e magari anche la tua, ma per farlo abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte.
Lo spazio, appena inaugurato, sarà gestito dai volontari dell’associazione Equazione e il progetto prevede lo svolgimento di laboratori didattici e momenti formativi per giovani e adulti. Inoltre, per mantenere uno stile di vita orientato alla sostenibilità, le consegne della spesa verranno effettuate a domicilio in bicicletta.

Come ha raccontato Gianni Dalmasso, presidente di Equazione, «attraverso il nostro operato speriamo di incuriosire sempre più persone sui temi che sono all’origine e motivazione del nostro esistere, oltre che del progetto stesso. Auspichiamo di attirare molti giovani, particolarmente sensibili ai temi della giustizia sociale e della sostenibilità ambientale, in modo che diventino parte attiva della nostra azione di volontariato».
Articoli simili

Gruppo di Appoggio Mutuo: a Roma si condividono cibo, saperi e relazioni

Un Mercatale alla “lastra”
