23 Lug 2021

Nell’antico borgo di Oscata si impara a fare ceste e cera d’api

Scritto da: Redazione

Laboratori di cesteria e di candele in cera d'api, racconti del tempo che fu e passeggiate a caccia di angoli nascosti e affascinanti dell'entroterra irpino. Tradizioni artigianali e riscoperta lenta del territorio sono protagoniste dell'estate di Oscata, il borgo che sta rinascendo dal basso grazie a un progetto di comunità.

Salva nei preferiti

Avellino, Campania - Oscata è un piccolo borgo irpino che, come moltissimi altri insediamenti simili in Italia, stava morendo. Invertire questa tendenza, innescata dall’abbandono e dallo spopolamento, è l’obiettivo di Domenico e Sergio, due fratelli che dopo tanti anni sono tornati qui, nella terra di origine della loro famiglia, per risollevarla.

Per dare impulso al ripopolamento, i due giovani hanno avviato un percorso di comunità che prevede la valorizzazione di feste e riti tradizionali, l’avvio di iniziative di turismo e ospitalità di prossimità, il recupero di luoghi di interesse comune, un orto sociale e la realizzazione di murales evocativi.

Anche quest’estate Oscata inVita – questo il nome dell’associazione di promozione locale della piccola contrada di Bisaccia fondata dai fratelli Lapenna – invita a immergersi nella vita di un tempo attraverso giornate dedicate all’antica arte della cesteria, della produzione di cera d’api e ad ascoltare i racconti d’autore.

oscata 2

Nei pomeriggi del 4, 5 e 6 agosto nel piccolo borgo rurale bisaccese si potranno scoprire i segreti e gli aneddoti dell’arte della cesteria, una passione tramandata di generazioni in generazione ed oggi custodita nei ricordi, nelle esperienze e nelle mani di pochissimi appassionati.

All’ombra dei tigli della piazzetta del borgo con un volontario di Oscata inVita sarà possibile partecipare a un laboratorio pratico in cui ci si avvicinerà all’antica attività artigianale, imparando a riconoscere il materiale da utilizzare e le diverse tecniche di raccolta e lavorazione dei vari tipi di materiali naturali idonei per l’intreccio.

I tre incontri verteranno sulla spiegazione della tecnica di intreccio base per il cesto. Ogni partecipante alla fine del laboratorio potrà portare a casa il piccolo manufatto realizzato. La speranza è quella di seminare la passione e mantenere la tradizione nel tempo.

L’8 agosto invece, la piazzetta di Oscata ospiterà Stella Maccario e Antonietta Cavaliere, socie dell’azienda agricola Le Malerbe, che illustreranno agli ospiti il magico mondo delle api e la loro incredibile laboriosità, facendo assaggiare il miele prodotto e scoprendo come si realizzano le candele di cera d’api. Per i partecipanti richiedenti sarà possibile realizzare un proprio manufatto in cera.

La giornata continuerà all’aria aperta con un picnic dai sapori locali organizzato in un angolo di Bisaccia davvero particolare, nell’oasi naturale della suggestiva fonte Serroni, nel tratto che da Oscata porta a Bisaccia. In un contesto naturale in mezzo a tratturi e sentieri una volta battuti da greggi in transumanza e all’ombra di uno dei tanti crinali modellati dal vento, sarà possibile rilassarsi e rifocillarsi con panini farciti con prodotti locali. Nel pomeriggio si potrà visitare il centro storico di Bisaccia ed il relativo Museo archeologico.

Agli ospiti interessati ad alloggi, percorsi e itinerari o piccole escursioni nei diversi paesi limitrofi dell’Irpinia d’Oriente durante i momenti non dedicati al laboratorio, i volontari di Oscata inVita non mancheranno di mettere a disposizione tutto il proprio sapere per rendere l’esperienza più vicina ai propri interessi o passioni.

oscata 1

Infine, nelle serate del 12 e del 18 agosto (ore 21:00) Oscata inVita organizzerà due incontri letterari con alcuni scrittori locali. Il 12 agosto con Libero Frascione si rievocheranno proverbi e detti di uso locale, con spiegazioni, racconti ed aneddoti della vita di una volta. Il 18 agosto invece sarà ospite Pasquale Gallicchio, fresco del premio “Borgo Letterario 2021”, con il quale si leggeranno alcuni passi del libro premiato “Niente è perduto per sempre”, in cui sono forti i richiami descrittivi ai luoghi iconici di Bisaccia. Entrambi gli incontri saranno interattivi ed avranno l’obiettivo di stimolare la curiosità attraverso il gioco, l’osservazione, l’ascolto e la viva partecipazione degli ospiti.

I laboratori si terranno nel borgo di Oscata e sono a numero chiuso. In particolare, il laboratorio della cesteria (della durata di tre giorni) prevede una quota di partecipazione di 80 euro comprensiva di tessera socio, materiale e assicurazione. Per prenotazioni telefonare a Francesco (3473481794). Il laboratorio della cera, incluso di picnic, prevede una quota di partecipazione di 15 euro, ai quali aggiungere una quota di 10 euro se si vuole partecipare anche all’attività pratica di realizzazione delle candele. Per prenotazioni telefonare a Domenico (3396714738).

Qui ulteriori dettagli sul programma.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Il borgo di Castel del Monte rinasce grazie alla cooperativa di comunità
Il borgo di Castel del Monte rinasce grazie alla cooperativa di comunità

Bussana Vecchia: il “villaggio degli artisti” rischia lo sfratto
Bussana Vecchia: il “villaggio degli artisti” rischia lo sfratto

Guarda che luna: la storia di Giovanni e del suo ritorno al Sud
Guarda che luna: la storia di Giovanni e del suo ritorno al Sud

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(9) "nazionale"