7 Ott 2021

Conneggs: la piattaforma anonima che permette di confrontarsi sull’infertilità – Amore Che Cambia #26

Scritto da: Daniel Tarozzi
Intervista di: DANIEL TAROZZI E PAOLO CIGNINI
Video realizzato da: PAOLO CIGNINI

La condivisione è terapeutica, specialmente se riguarda un problema che nella nostra società è ancora considerato ostico, privato o addirittura scabroso. È da questa riflessione che nasce Conneggs, un social network anonimo che abbiamo avuto modo di conoscere in occasione di una delle tappe romane del nostro viaggio nell'amore (e nel sesso) che cambia.

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Roma, Lazio - “Conneggs è il social network sulla fertilità, è una piattaforma gratuita che mette in contatto donne il cui desiderio di maternità si riflette sulle loro speranze, desideri e sogni di una nuova esperienza genitoriale”. Questa è la descrizione che si trova sulla home page del sito creato da Stefanie Pohlig nel 2019.

L’abbiamo incontrata nella tappa romana del nostro viaggio nell’amore e nel sesso che cambia. Ci ha ricevuto nella sua bella casa e mentre i figli erano a stento trattenuti da un’amica nella stanza accanto, ci ha raccontato la sua storia

Partiamo dalla fine. Conneggs, come abbiamo visto, è un social network per donne che hanno problemi a concepire un bambino. Si distingue da gruppi facebook o simili per il fatto di essere anonimo, caratteristica fondamentale quando si vanno a toccare aspetti così delicati. Il nome è nato dall’incontro e la fusione di due parole inglesi, connect ed eggs. In inglese infatti, la parola eggs – oltre a indicare le uova – si utilizza anche per indicare gli ovociti umani.

Come spesso accade, il progetto nasce da un percorso personale: «Io e mio marito – ci confida Stefanie – abbiamo combattuto quasi dieci anni contro l’infertilità e mi sentivo molto sola. Non potevo parlare con nessuno, le mie amiche non cercavano la maternità o restavano incinta facilmente. Era difficile trovare qualcuno con cui parlare, è un argomento difficile da comprendere se non ti ci trovi dentro. Quando ho incontrato un’amica che aveva problemi simili, ho deciso di agire e mi sono attivata per creare una piattaforma in cui confrontarmi con donne che abbiamo incontrato o vissuto circostanze analoghe».

Mi colpisce che la piattaforma si rivolga solo alle donne. Sempre più uomini infatti fanno fatica ad avere bambini e vivono l’esperienza con la stessa ansia delle partner. «Spesso gli uomini si vergognano. Ci piaccia o meno, viviamo ancora in una cultura in cui “il maschio” nell’immaginario deve procreare naturalmente, deve essere virile».

La piattaforma comunque ha avuto subito successo. Purtroppo però l’arrivo del Covid ha bloccato l’ingresso di possibili finanziatori spagnoli e nonostante Stefanie si sia dedicata anima e corpo al progetto, in oltre due anni non ha avuto alcun introito. Questo non ha fermato la sua determinazione.

Nell’intervista che vi proponiamo attraverso i due video contenuti in questo articolo, Stefanie ricostruisce quali sono le problematiche principali che incontrano le coppie che non riescono ad avere figli. Da difficoltà lievi, fino a sterilità vere e proprie, nonché le relative soluzioni. Conneggs è suddiviso per gruppi tematici, legati alle diverse problematiche e alle diverse possibilità per affrontarle.

Quando si toccano questi argomenti ovviamente, vanno considerati gli aspetti “etici” e le diverse regole che caratterizzano paesi europei e non. Ad esempio, fino al 2014 in Italia era vietata anche la fecondazione eterologa e le coppie andavano in Spagna per ottenerla. Ora questa pratica è consentita anche nel nostro paese mentre resta vietata la gestazione per altri. Alcune tecniche – come la fecondazione omologa – sono passate gratuitamente dalla sanità pubblica.

Il compito di Stefanie non è affermare se questa o quella tecnica sia giusta o sbagliata, quanto di mettere le donne – e gli uomini più coraggiosi – in contatto tra loro permettendo loro di scambiare esperienze e informazioni. Il suo prossimo obiettivo è portare Conneggs anche all’estero, in particolare in Germania – da cui Stefanie proviene – e negli Stati Uniti.

«Non c’è da nessuna parte un social simile – ci spiega Stefanie, – ci sono forum, gruppi facebook, ma nessuna piattaforma è anonima, funzionale e dedicata. Purtroppo è ancora diffuso un senso di fallimento e di vergogna, quando un figlio non arriva. La gente inizia a chiedere, arrivano i consigli non richiesti… ovviamente nella coppia se ne parla, ma non è la stessa cosa che sfogarsi con una amica, magari una che ci è passata…». Da soli siamo persi. Abbiamo bisogno di connetterci. Conneggs.

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