16 Dic 2021

OLIVing: chi vuole vivere e progettare insieme in permacultura?

Un'esperienza di vita, apprendimento attivo e servizio in una comunità che sperimenta e propone un nuovo rapporto con sé stessi, con la vita, con la natura e con la Terra. Entro il 30 dicembre è possibile candidarsi per partecipare al progetto residenziale OLIVing-II, rivolto a giovani tra i 22 e 32 anni.

Salva nei preferiti

Perugia, Umbria - In Umbria, vicino Città della Pieve, nel 1981 Sergio Bartoli fondò la Comunità di Etica Vivente con l’intento di considerare tutti i temi della vita umana – valore, visione, rinnovamento, libertà, auto-responsabilità e tanti altri – sviluppandoli secondo l’etica e andando oltre l’astratto per rendere esperienziale e applicativo, cioè “vivente”, tutto quello che si comprende. Un fine che si è mantenuto nel tempo e che è ancora molto vivo. Sono tante infatti le azioni e i progetti portati avanti dalla comunità, volta a creare modelli accessibili e replicabili di rigenerazione della terra e della coscienza.

Tra questi si inserisce il progetto residenziale per giovani dai 22 ai 32 anni OLIVing – II della durata di sei mesi che offre la possibilità di vivere momenti di pratica e teoria, oltre a occasioni di vita di gruppo e condivisione con le varie realtà dei villaggi e della comunità residenziale.

Secondo le pratiche dell’agricoltura tradizionale, la Terra viene sfruttata per produrre cibo in quantità, causando così raccolti sempre meno nutrienti per una progressiva perdita della fertilità e per una aridità dovuta a mancanza di acqua. L’obiettivo del progetto OLIVing è anche quello di sensibilizzare e formare, soprattutto i giovani, a pratiche di agricoltura rispettosa e rigenerante, basate su tecniche innovative e sostenibili che rispettano la Terra, le persone e le risorse.

OLIVing 2

Sono aperte le candidature, che potranno essere inviate fino al prossimo 30 dicembre e sono rivolte a quattro giovani interessati a partecipare al progetto che durerà sei mesi. Un programma intenso che richiede voglia, passione e impegno e che verterà su una formazione in Permacultura e Agricoltura Rigenerativa condotta da Fabio Pinzi, Eva Eisenreich e Beppe Pandolfi; esercitazioni applicate ai vari campi del progetto; possibilità di aderire ai seminari di psicosintesi e al PdC 72 ore in Permacultura. Lezioni di esperti, che da più di vent’anni si dedicano a questi temi, e lavoro sul campo.

Il tutto vivendo insieme ad altri giovani in uno splendido casale immerso nel verde delle colline umbre, sperimentando nella vita quotidiana i principi e i metodi della psicosintesi di Roberto Assagioli, una disciplina umanistica per l’autoformazione profondamente affine alla Permacultura.

Il progetto OLIVing rientra nell’impegno più in grande della Comunità che è mitigare il cambiamento climatico. Sono tanti i progetti pilota in tal senso:

  • MaestroOrto, l’orto comunitario, un luogo produttivo e didattico aperto al territorio, spazio di meditazione e di bellezza.
  • La progettazione di un sistema agroforestale con l’utilizzo di una linea chiave di lavorazione, la cosiddetta ”keyline”, per gestire al meglio l’acqua e aumentare così la fertilità del suolo.
  • Adotta un Ulivo-Rigenera la Terra per la rigenerazione partecipata di 80 ulivi e lo stoccaggio di carbonio nel terreno, progetto finanziato da un meccanismo di economia del dono (gift economy), che si allargherà presto ad altre ulivete.
OLIVing 1

Gli obiettivi da qui ai prossimi sette anni prevedono non solo un intensificarsi dei progetti appena citati, ma anche un programma che alterna formazione ed esperienza in campo di giovani europei e italiani orientati verso una agricoltura di comunità. Un’agricoltura rispettosa e rigenerante fondata su tecniche che permette di autodeterminare la produzione del proprio cibo.

Attraverso forme di economia del “dono” e partecipata si sosterranno progetti basati sui principi etici, come la rigenerazione dei suoli e degli olivi insieme alla produzione a chilometro zero di cibo di qualità in quantità e sperimentando un modello replicabile, soprattutto nella fascia di medio appennino.

Giovani: fatevi avanti, il mondo è nelle vostre mani! Opportunità di crescita e formazione che hanno come obiettivo l’inclusione e la comunità sono distanti dai valori mercificati che vengono sbandierati ogni giorno sui nostri media. Per un sistema in grande difficoltà occorrono nuove forme di economie, di lavoro e di condivisione. Ma soprattutto giovani che hanno voglia di costruire un nuovo futuro.

Per saperne di più leggi la storia della Comunità di Etica Vivente.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Alice Pomiato, alias aliceful: “La partecipazione sociale è la cosa più sostenibile che ci sia”
Alice Pomiato, alias aliceful: “La partecipazione sociale è la cosa più sostenibile che ci sia”

Erbe officinali e selvatiche, come riconoscerle e usarle nella nostra quotidianità
Erbe officinali e selvatiche, come riconoscerle e usarle nella nostra quotidianità

Le “Erbe ribelli” di Aurelia ci insegnano a riconnetterci alla natura e a riscoprire noi stessi
Le “Erbe ribelli” di Aurelia ci insegnano a riconnetterci alla natura e a riscoprire noi stessi

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(9) "nazionale"