25 Gen 2022

La storia di Camilla: “Le foreste mi hanno aiutato a cambiare vita e guarire dal cancro al seno”

Scritto da: Brunella Bonetti

Una nuova storia di Moderne Persefone ci racconta di una battaglia vincente contro una temibile malattia, sullo sfondo di foreste terapeutiche e rigeneranti e consigli preziosi sull’esempio di madre Natura. Ne parliamo con la protagonista, Camilla, che nel suo percorso di cambio vita ha trovato grandi ostacoli ma anche alleati determinanti per superarli e trasformarli in esperienze fortificanti.

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Pordenone, Friuli Venezia Giulia - «Mi chiamo Camilla Costa. Dopo essere nata e vissuta in Liguria, a trentacinque anni ho scelto di cambiare vita. Per prima cosa città: da Savona mi sono trasferita a Venezia. Poi dal mio lavoro come ufficiale di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica, ho traslocato presso la Polizia Locale di Venezia».

«Nella Serenissima mi sono iscritta al secondo corso di laurea: dopo scienze giuridiche, mi sono laureata in Antropologia a indirizzo etnologico-ambientale con una tesi sul senso del luogo. Da lì è seguito un master in Criminologia a Padova e, sempre nello stesso Ateneo, ho svolto un corso in Scienze della Formazione. Unico svago dal lavoro e dallo studio sono stati i solitari viaggi in moto in tutti i paesi europei».

foreste cancro al seno 3

Si presenta così Camilla, la moderna Persefone protagonista di questa puntata della nostra rubrica, che da un giorno all’altro ha rivoltato la sua vita come un calzino. Basta orari massacranti, turni, autobus affollati, smog cittadino, centri commerciali, nebbia: «Sentivo forte e impellente il desiderio di tornare alla Natura come bene primario e salutare. Sentivo dentro di me che se non l’avessi fatto mi sarei ammalata».

Ma i suoi cambiamenti non sono finiti qua. «Ho acquistato un rudere, una stalla in sasso, in un grazioso paesino ai piedi delle Dolomiti friulane, a cinquanta metri dalla sponda del lago di Barcis. Qui ho dato inizio alla mia storia di cambiamento dopo aver vinto un bando europeo per la realizzazione di un bed & breakfast, a cui avevo dato già sulla carta il nome de La Casa degli Alberi, senza sapere come quel nome fosse anticipatore di tutto quello che sarebbe seguito».

La vita di Camilla scorre serena e decisa, piena di biofilia, amore per sé stessa e per gli altri. Scorre fluida come un fiume e solida come le montagne dove lei decide di trascorrere sempre più tempo immergendosi nei boschi. Ma, all’improvviso, nel 2019 la temuta doccia fredda: «Mi viene diagnosticato un cancro al seno al terzo stadio, invasivo e infiltrante. Inizia a fine estate tutta la trafila che tante conoscono bene.

Non mollate mai perché ogni ostacolo può davvero diventare un meraviglioso trampolino di lancio

Vengo sottoposta a un primo e urgente intervento chirurgico a cui, a distanza di due mesi, nel febbraio 2020, segue il secondo, entrambi presso il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (PN), struttura alla quale devo la vita». Il Friuli Venezia Giulia entra prepotentemente in lei e le stravolge tutti i sensi. Ma da quel giorno Camilla decide di non arrendersi e di salvarsi anche da sola grazie al ritorno in natura: «Da quel momento sono state le meravigliose foreste di faggi e abeti a fare la differenza nel proseguo della mia esperienza terrena».

«Nessuno mi può sostituire», mi risponde quando le chiedo quali scelte ha compiuto e quale impatto o conseguenze hanno avuto su di lei. «Ma l’essere una forza della natura permette di bastarsi a sé stesse e ad avanzare per gli altri. La foresta mi ha salvato, fin da prima della malattia. Ho conosciuto il Forest Bathing e, dopo la diagnosi, sono diventata la prima destinataria dei benefici di questa pratica. Anche la notte antecedente l’operazione sono andata in foresta per rigenerarmi e così è stato. La sera stessa delle dimissioni, mi sono fatta portare in foresta a -9 gradi. E così, per ogni giorno successivo».

Invece dei 5 o 6 mesi previsti per recuperare, Camilla ce ne mette meno della metà. Le immersioni in foresta, i bagni di muschio e altre pratiche in natura diventano per lei una palestra di vita, una fisioterapia naturale, una medicina efficace e un’amica fedele. Incomparabile. Ineguagliabile. «La foresta mi ha accolto, protetto e guarito». Camilla è abituata a fare di ogni inciampo della vita un trampolino di lancio. Lei non ha mai mollato nemmeno quando da giovane ha avuto un’esperienza di pre-morte.

foreste cancro al seno 1

Perfino il cancro al seno che l’ha colpita lo vive come una svolta, un momento importante per fare il punto della situazione e reindirizzare la sua strada verso una nuova e più naturale direzione: «Da anni sentivo di cambiare vita, di rallentare i ritmi sfrenati del lavoro e di dovermi occupare di me, dei miei bisogni e desideri. Recuperare una dimensione del tempo più consapevole e imparare a gustare ogni momento della vita fatto di piccoli gesti quotidiani e routine abitudinarie».

Arrivata al burn out fisico, dopo anni di lavoro massacrante e impegni forzati, Camilla decide di fermarsi. Però a fermarla arriva il cancro al seno. Ma lei reagisce più energica che mai e spinge più di prima sull’acceleratore andando però a ritmi più naturali. Oggi, a due anni dalla malattia, Camilla si guarda indietro e vede una foresta florida piantata proprio da lei con costanza, pazienza e con amore verso di sé, verso gli altri e soprattutto verso l’ambiente che diventa la sua casa, il suo luogo di lavoro e la sua compagna di vita.

«Oggi rispetto al punto in cui sono, ricco di nuove collaborazioni, progetti e incontri meravigliosi, riesco a dare una valenza diversa alla malattia. Se non ci fosse stato il cancro al seno non avrei raggiunto tutti i traguardi che ho. Ho lasciato andare vecchi ruoli e doveri. Sono tornata alle origini, sono tornata a casa, nel bosco. Sono cresciuta e ho realizzato il mio sogno de La Casa sugli Alberi. Sono diventata più attenta al dettaglio e alla resa delle cose».

foreste cancro al seno 2

Dopo aver sperimentato su di sé il potere benefico della natura, Camilla lo ha messo a servizio degli altri e ha cominciato a portare in foresta altri pazienti oncologici dell’ospedale di Aviano, diffondendo la pratica del Forest Bathing in tutti i contesti dove vive e lavora. Lei è davvero una forza della natura, una ninfa del bosco e un’eroina moderna. Come non seguire i consigli che dà alle moderne Persefone?

«A quelle che ancora non sanno di esserlo direi: siate calme come le montagne e scorrete placide come uno splendido fiume. Dosate le forze e cercate di capire dove state andando. Vivete giorno per giorno con più leggerezza. Meditate tanto e concedetevi pause dal tempo. E a coloro che sanno di esserlo consiglierei di non mollare mai perché ogni ostacolo può davvero diventare un meraviglioso trampolino di lancio. Perseverate nella fortezza che avete creato con pazienza e resilienza. Fate le cose ispirate dall’amore verso di voi, gli altri e la natura. E sfruttate i vostri talenti anche a costo di rischiare».

Consigli preziosi perché, consapevoli o no, noi donne siamo tutte moderne Persefone di un presente in cui con il nostro coraggio, la nostra tenacia e la nostra passione potremmo far nascere una meravigliosa foresta nella quale immergerci, eroine del presente e sacerdotesse del domani!

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