18 Feb 2022

“Camminiamo come i bruchi, che si trasformano in farfalle”

Scritto da: Redazione

L’attivista per i diritti umani John Mpaliza sta organizzando una marcia regionale, la “Marcia dei Bruchi”, che partirà da Borgo Valsugana alla volta di Bressanone attraversando molte valli trentine e altoatesine. La marcia, che partirà il 4 marzo, è rivolta soprattutto ai giovani e alle scuole, e vuole accendere i riflettori in maniera concreta su pace, diritti umani e giustizia.

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Trentino Alto Adige - Il nome è stato scelto da un bambino di nove anni della Valle Camonica, nel bresciano. “Stavo raccontando a un gruppo di ragazzi che volevo organizzare una marcia particolare, rivolta ai giovani e alle scuole, per responsabilizzarli su diritti umani, pace e giustizia e per spingerli a cambiare le cose attraverso azioni concrete”, racconta John Mpaliza, attivista per i diritti umani originario della Repubblica Democratica del Congo, che dal 2018 abita in Trentino e che è conosciuto come peace walking man. “A un certo punto, mentre parlavo, questo ragazzino si è alzato e mi ha detto: ‘Perché non la chiami Marcia dei Bruchi?’. Quest’affermazione mi ha spiazzato. Poi però lui ha proseguito: ‘Stai parlando di cose belle, di trasformazioni e di metamorfosi, perché stai dicendo che noi giovani dobbiamo cambiare il mondo. E i bruchi sono così: camminano lentamente per poi trasformarsi in qualcosa di bello’”.

In quel momento si è deciso che il nome della marcia sarebbe stato proprio questo: la Marcia dei Bruchi. “Quando abbiamo confermato il nome, questo ragazzino – spiega John Mpaliza – mi ha scritto ‘Saremo tanti bruchi a camminare’, dicendomi che parteciperà volentieri anche lui, anche se la marcia sarà regionale, e quindi si svolgerà interamente in Trentino Alto Adige”.

John Mpaliza
IL PERCORSO

La Marcia dei Bruchi partirà il 4 marzo da Borgo Valsugana, per poi concludersi un mesetto dopo a Bressanone. Le tappe saranno comunicate prima della partenza in maniera precisa, in modo tale che le persone e i gruppi che vogliono partecipare alle camminate possano organizzarsi. Per il momento, comunque, si è deciso che in linea di massima il percorso toccherà Borgo Valsugana, Cavalese, Pergine, Levico Terme, Caldonazzo, Folgaria, Rovereto, Mori, Brentonico, Riva del Garda, Arco, Ronzo-Chienis, Villa Lagarina, Volano, Besenello, Trento, Lavis, Mezzolombardo, Mezzocorona, Cles, Romena, Bolzano e Bressanone. Ci sarà anche una tappa a Frassilongo, in Valle dei Mocheni, dedicata ad Agitu Ideo Gudeta, l’imprenditrice agricola etiope che aveva fondato “La capra felice” e che è stata assassinata a fine dicembre 2020.

IL COINVOLGIMENTO DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

John Mpaliza ha organizzato molte marce per i diritti umani. “Sono nato come attivista – spiega – facendo lobbying e advocacy per la situazione drammatica che sta vivendo il mio Paese, la Repubblica Democratica del Congo, democratica si fa per dire, perché c’è un conflitto che va avanti dal 1996, di cui si parla pochissimo e che però ha causato 10 milioni di vittime. Un Paese grande otto volte l’Italia e quattro volte la Francia e molto ricco, tanto che il conflitto nasce per accaparrarsi le sue risorse, come coltan, usato per i telefonini, e il cobalto, che serve ad esempio per la batteria delle macchine elettriche”.

Le marce di John hanno acceso i riflettori anche sulla situazione in Siria e in Palestina, sensibilizzando non solo cittadini e cittadine ma anche istituzioni quali il Vaticano, Parlamento Italiano, Nazioni Unite e il Parlamento Europeo. Una delle ultime marce è “Restiamo Umani”, portata avanti nell’estate del 2019 con tappe in tutta Italia, anche in Vaticano, dove John Mpaliza ha consegnato una lettera a papa Francesco per chiedere il rispetto dei diritti umani, in quel periodo messi in pericolo dal clima xenofobo e razzista alimentato dalla politica italiana.

“La prima differenza della Marcia dei Bruchi, che partirà poco prima dell’inizio della primavera, sta proprio nel fatto che vorrei coinvolgere prima di tutto le scuole e gli studenti”, dice John Mpaliza. Le altre marce, infatti, sono partite quasi sempre a ridosso del periodo estivo, durante il quale è molto difficile coinvolgere gli istituti scolastici.

“Partecipano tutti: elementari, medie e superiori”, precisa l’attivista. “C’è una scuola elementare di Cognola che mi ha detto: ‘Questa marcia non ha proprio senso se non ci fate partecipare!’. Questo per dire che l’iniziativa è davvero aperta a tutti, e che le maestre sono prontissime a far lavorare i ragazzi sui temi della marcia, tra cui i diritti dell’infanzia. A tutti gli insegnanti che stanno aderendo dico di lavorare su un argomento, divisi per scuola o per gruppi di classi, per poi arrivare con uno scritto che non serva solo per gli striscioni. Vorrei che riuscissimo a declinare temi globali a livello locale, portando poi delle soluzioni concrete per uscire dalla retorica del ‘Facciamo una marcia per la pace’ e poi, fatta quella marcia, non cambia niente. Spero che, grazie alle scuole, da questa marcia parta un confronto che non termini alla fine dei giorni in cui cammineremo”.

I COMITATI DELLE VALLI

Dopo aver parlato con i rappresentanti della Consulta Provinciale degli Studenti di Trento, invitati ad aiutare nell’organizzazione della marcia e non solo a partecipare, John sta cercando di coinvolgere anche le associazioni, le istituzioni, le scuole e soprattutto i giovani delle valli trentine non solo per una partecipazione, ma anche per un aiuto attivo nell’organizzazione delle tappe locali.

“Per la Valsugana – spiega – c’è già un comitato di cui fanno parte un professore dell’Istituto Alcide De Gasperi e alcune associazioni: L’Ortazzo, Accri e Solidarietà Vigolana”.

Oltre alle camminate con le scuole, ci saranno anche dei momenti di confronto aperti a tutti, ai quali sono invitate anche le istituzioni dei comuni e delle comunità di valle che verranno attraversate, per poter ascoltare le proposte di ragazzi e ragazze nate in occasione della Marcia dei Bruchi. “Parleremo di argomenti che toccano il nostro territorio, in un’ottica di pensare globale, agire locale, come si usa dire”, dice John Mpaliza. “Se capiamo la nostra corresponsabilità in certe scelte, allora forse riusciremo a comprendere perché dobbiamo interessarci dell’Amazzonia e del Congo, per fare solo degli esempi. Altrimenti continueremo a guardare queste vicende solamente come qualcosa di lontano, che non ci riguarda”.

CONTATTI

Per le associazioni, le scuole e i singoli che volessero aderire come organizzatori alla Marcia dei Bruchi, il numero da contattare è 3204309765 (John Mpaliza). In alternativa, basta scrivere a john.mpaliza@gmail.com.

Per restare aggiornati sulle tappe e sugli sviluppi organizzativi, consultare il sito della Marcia dei Bruchi (qui il link).

“Per la Marcia dei Bruchi, arriveranno anche delle persone da fuori Trentino”, dice John. “Non saranno tante, ma ce ne saranno, e sarebbe bello che trovassero ospitalità nelle case dei trentini, un po’ come era avvenuto quando, a febbraio 2020, avevo presentato al teatro Sanbapolis di Trento i risultati della marcia Restiamo Umani. In quell’occasione, la maggior parte delle persone che veniva da fuori era stata ospitata da un gruppo di trentini”.

John Mpaliza, infine, lancia un invito: “Venite anche voi, che insieme saremo tanti bruchi e cammineremo per i diritti umani, la giustizia e la pace, per tutti”.

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