1 Mar 2022

Un appello per salvare gli Ayoreo e le loro terre dalla morte e dalla deforestazione

Scritto da: Redazione

Survival International sta sostenendo – insieme a numerose associazioni native – la campagna per salvare la tribù incontattata degli Ayoreo, le cui terre e la cui stessa sopravvivenza sono gravemente minacciate dalla devastazione generata dall'industria della carne e della pelle.

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Le principali organizzazioni indigene di tutto il Sud America hanno lanciato oggi un appello pubblico senza precedenti chiedendo un’azione urgente che possa prevenire il genocidio di una delle tribù incontattate più minacciate al mondo. I gruppi incontattati della tribù degli Ayoreo del Paraguay sono gli ultimi indigeni incontattati sopravvissuti in Sud America al di fuori del bacino amazzonico.

Quelle che un tempo erano le estese foreste del Chaco oggi sono state abbattute e gli Ayoreo ora vivono in un’isola di foresta sempre più piccola, circondata a 360 gradi da un mare di distruzione. La zona ha il tasso di deforestazione più alto al mondo.

Nonostante gli Ayoreo abbiano presentato formalmente una rivendicazione territoriale alle autorità nel 1993, dopo lunghe ed estenuanti battaglie sono riusciti a farsi restituire solo alcuni appezzamenti di terra. La maggior parte della foresta ancestrale degli Ayoreo rimane in mani private e viene abbattuta rapidamente per far spazio agli allevamenti di bovini.

ayoreo
Un gruppo di Ayoreo-Totobiegosode il giorno del loro primo contatto, avvenuto nel 2004. © GAT/Survival

La carne viene esportata principalmente in Cile, Russia e Brasile, mentre la maggior parte della pelle parte alla volta dell’Unione Europea per arrivare quasi interamente in Italia. La compagnia italiana Pasubio, una delle più grandi concerie europee, è infatti la principale acquirente di pellame paraguaiano proveniente da aree abbattute illegalmente, che viene poi destinato in gran parte al settore automobilistico.

Di fronte alla grave minaccia in cui si trova la sopravvivenza degli Ayoreo, le principali organizzazioni indigene in tutto il Sud America si sono unite e hanno ora lanciato uno straordinario appello pubblico all’azione. Tra esse figurano AIDESEP (Associazione inter-etnica per lo sviluppo della foresta pluviale peruviana, che rappresenta le comunità indigene dell’Amazzonia peruviana), CAOI (Organismo di Coordinamento delle Organizzazioni Indigene delle Ande), COICA (Organismo di Coordinamento delle Organizzazioni Indigene del Bacino Amazzonico).

Solo una forte pressione internazionale potrà impedire la distruzione totale dei gruppi Ayoreo incontattati e delle foreste di cui si sono presi cura per lunghissimo tempo».

Vi sono inoltre CONFENIAE (Confederazione delle Nazioni Indigene dell’Amazzonia ecuadoriana), FENAMAD (Federazione Nativa di Madre de Dios, Perù), ONIC (Organizzazione Nazionale Indigena della Colombia), ORPIA (Organizzazione Regionale dei Popoli Indigeni dello Stato di Amazonas, Venezuela), ORPIO (Organizzazione Regionale dei Popoli Indigeni dell’Amazzonia Orientale, Perù) e UNIVAJA (Unione dei Popoli Indigeni della Valle Javari, Brasile). Nel loro appello pubblico le organizzazioni chiedono:

  • che le terre degli Ayoreo siano intestate e restituite loro con la massima urgenza;
  • che siano espulsi gli allevatori che ora occupano le loro terre;
  • che il territorio sia poi adeguatamente monitorato e protetto per prevenire ulteriore distruzione.

Le organizzazioni e gli Ayoreo ritengono che il Governo prenderà provvedimenti per fermare la devastazione solo se interverranno organismi esterni come la Commissione interamericana per i diritti umani. Survival International, che lavora con Ayoreo dagli anni ‘80, ha già organizzato a coordinato un’azione mondiale di protesta e pressione via posta elettronica e Twitter tenutasi il 23 febbraio.

Uno dei leader degli Ayoreo, Porai Picanerai, ha dichiarato: «Se lo stato continua a non intervenire quando protestiamo contro l’invasione del nostro territorio, gli allevatori di bestiame finiranno per occupare tutta la nostra terra, i nostri parenti incontattati moriranno e presto potremmo scomparire anche noi».

«Questo appello senza precedenti per gli Ayoreo da parte di organizzazioni indigene di tutto il Sud America mostra quanto sia grave la situazione in questo momento. Nonostante i problemi e le gravi minacce che pendono anche sulla loro stessa sopravvivenza, hanno capito quanto urgente e disperata sia la situazione degli Ayoreo», ha dichiarato Teresa Mayo, a capo della campagna per gli Ayoreo di Survival International.

«Per anni le autorità paraguaiane sono state a guardare mentre l’inestimabile foresta di Ayoreo andava in fumo. Le immagini satellitari degli ultimi decenni mostrano un tasso di distruzione davvero terrificante. A questo punto, solo una forte pressione internazionale potrà impedire la distruzione totale dei gruppi Ayoreo incontattati e delle foreste di cui si sono presi cura per lunghissimo tempo».

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