27 Apr 2022

La storia di Alessandra, da impiegata di banca a divulgatrice di gioia

Scritto da: Valentina D'Amora

Dopo una vita passata in banca, Alessandra ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle per dedicarsi a ciò che le appassiona e la diverte. Raccontandoci la sua storia, ci ha spiegato che la sua missione è diffondere la gioia, che può essere sempre presente con noi ed è qualcosa a cui possiamo accedere con il nostro respiro e la nostra consapevolezza, abbassando le barriere e ricevendo.

Salva nei preferiti

Asti - Cos’è la gioia? Alessandra è una donna da sempre alla ricerca di ciò che la fa sentire viva, connessa col suo corpo, col suo essere e con il resto del mondo. Questo suo slancio l’ha spinta negli anni a farsi guidare dalla curiosità per sperimentare meditazione, danza, musica, yoga, abbracciando diverse filosofie e percorsi di crescita personale. E dopo aver lavorato venticinque anni in banca, il suo obiettivo oggi è proprio portare consapevolezza nella vita delle persone. Il suo progetto, non a caso, si chiama Pura Gioia.

LA STORIA

«Da bambina ero un pesce fuor d’acqua – racconta Alessandra – mi sentivo sempre diversa. Ero timida, chiusa, isolata e mi giudicavo molto. Non andavo alle gite scolastiche perché non mi trovavo bene con i miei compagni di scuola, invece allacciavo più facilmente relazioni con gli insegnanti».

Allo stesso tempo Alessandra è sempre stata molto dedita alla sua famiglia: «I miei volevano che la loro figlia fosse sistemata, con una famiglia e un buon posto di lavoro. E su questo li ho accontentati, mi sono diplomata in ragioneria, ho vinto il concorso in banca che mi ha permesso di avere un’indipendenza economica».

A 22 anni va a vivere con un’amica, viaggia in tutto il mondo e proprio con lo zaino in spalla ha modo di approcciarsi a tecniche legate alla crescita personale, come le costellazioni familiari, lo yoga e svariati percorsi di consapevolezza. Sempre molto curiosa ed eclettica, Alessandra si avvicina alle arti marziali e a tutte le discipline di danza, spinta dal desiderio costante di trovare qualcosa di nuovo da imparare.

Finché nel 2010 si ritrova ad affrontare un problema di acufeni: «Un fischio continuo all’orecchio mi tormentava, le avevo provate tutte ma niente riusciva a guarirmi. Tramite un’amica scopro una nuova tecnica di lavoro energetico, Access Bars™ e decido di provarla: in una sola sessione gli acufeni scompaiono».

Colpita dall’efficacia di questo metodo, decide approfondirlo e nel 2014 ne diventa facilitatrice. «Adesso quando facilito le persone nel creare i cambiamenti che stavano cercando il mio cuore ride. Amo i processi energetici sui corpi su cui faccio arrivare tutta la mia cura amorevole e credo che non ci sia niente di più bello che lavorare con i bambini e gli animali».

Cos’altro è possibile che non mi sono neanche immaginata?

Alessandra sottolinea che per ognuno di noi esiste lo strumento più idoneo per il cambiamento. E lei cerca continuamente di uscire dalle sue zone di comfort per sperimentare sempre un po’ più in là, oltre i confini. «Per questo in un certo senso, il distacco dalla banca è arrivato naturalmente», sorride. «Il giorno del mio compleanno, l’11 dicembre 2016, ho scritto la mia lettera di licenziamento e l’ho consegnata al direttore della banca. Dopo una lunga chiacchierata, conclusa con un abbraccio, ha compreso che questa era la mia strada. Quell’abbraccio è stato un modo gentile di salutarci, di lasciarmi andare».

LA NUOVA VITA NEL NOME DELLA GIOIA

Mentre prima la sua quotidianità era incasellata da incastri e orari da rispettare, da cinque anni Alessandra ha occasione di immergersi nella natura in modo completo e totalizzante a qualsiasi ora del giorno. «Alle 6:40 c’era la sveglia, passeggiavo in natura o avevo la mia sessione di yoga. Dopodiché mi preparavo, mi truccavo e mi vestivo, con un abito sempre diverso, perché l’apparenza in banca era importante». In ufficio, dalle finestre sprangate, cercava ogni giorno di scorgere dai piccoli spiragli di luce che filtrava sulla scrivania se quel giorno in cielo c’erano il sole o le nuvole.

Ora invece è tutto diverso: «Vivo ogni giorno il contatto con la terra, con i miei animali. Adesso, per esempio, sono appena tornata da una camminata sotto la pioggia ed è stato bellissimo». Alessandra ha lasciato Asti e vive a San Damiano, il suo luogo natale: «È stato come guarire tutte le mie ferite del passato. Qui ho tanti luoghi familiari, gli amici, ci sono i compagni di scuola. È stato come chiudere un cerchio».

Alessandra Ricossa cop
Alessandra

Divulgare la gioia è il suo nuovo mestiere, che declina da diverse prospettive: insegna yoga, meditazione, bodywork, è facilitatrice Access Bars, conduce sessioni di bagni di foresta, per lasciare andare la rabbia e la paura, ed è “un’artista spontanea”, che diffonde il kinstugi, la tecnica di riparare con l’oro gli oggetti rotti e tutte le cose che noi giudichiamo imperfette.

All’orizzonte c’è un ulteriore cambiamento nel cambiamento: «Il mio desiderio ora è avvicinarmi il più possibile al mare. O lascerò che la casa al mare mi trovi, perché d’altronde è così che succede, sono i luoghi a trovarti. Affitterò un camper alla ricerca di posti caldi e mi lascerò guidare dalle energie”. Ad Alessandra piace perdersi ed esplorare senza seguire il navigatore. «Anche per questo cerco di trasmettere alle persone l’importanza di selezionare le cose, di lasciare andare il superfluo, per avere più tempo per noi e poter ampliare le nostre capacità sensoriali».

La sua voce esprime riconoscenza, verso il suo passato, il suo vecchio lavoro e nei confronti di tutto il suo percorso di vita, perché le hanno permesso di unire i puntini e di arrivare dov’è adesso. «Sono grata per tutti i doni che mi sto permettendo di ricevere. Cos’altro è possibile che non mi sono neanche immaginata?».

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”
Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

Fermarsi per cambiare vita: dal Gennargentu la storia del Selvaggio Verde di Gianluigi Bonicelli
Fermarsi per cambiare vita: dal Gennargentu la storia del Selvaggio Verde di Gianluigi Bonicelli

Andrea Cabassi: “Prima non decidevo nulla della mia vita, ora mi sono riappropriato del mio tempo”
Andrea Cabassi: “Prima non decidevo nulla della mia vita, ora mi sono riappropriato del mio tempo”

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

|

Lo strano caso di RWM Italia, tra business delle armi e la “cancellazione” di due fiumi

string(8) "piemonte"