20 Apr 2022

A Fior di Pelle: screening e prevenzione salvano dal melanoma

Scritto da: Valentina D'Amora

Il melanoma è la malattia che ha portato via troppo presto un ragazzo generoso e altruista. Oggi la fondazione Alberto Castelli, aperta due anni fa, vuole continuare a stare vicino a chi soffre o è in difficoltà, proprio come Alberto ha fatto durante la sua vita. E fare prevenzione proprio sul melanoma.

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Genova - Come si fa ad affrontare la mancanza di una persona cara? Come si riesce a trasformare un profondo dolore in qualcosa di utile per la comunità? Genuino, spontaneo e generoso, Alberto viene descritto da amici e familiari come una persona con una propensione naturale a fare del bene. Sia per i nipoti che per i figli degli amici, era “lo zio” per eccellenza, quello che “aveva bacchette magiche vere e proprie, di quelle che da bambino avresti voluto avere, per esprimere un desiderio e farlo avverare”.

Oggi, a due anni dalla sua scomparsa per un melanoma diagnosticato troppo tardi, i suoi genitori hanno trovato nel suo cassetto quelle bacchette magiche e le impugnano per dare sostegno a bambini con malattie oncologiche o in situazioni di criticità. Hanno aperto una fondazione dedicata proprio a lui, Alberto Castelli, e portano avanti progetti mirati al benessere delle persone, in particolare dei bambini e delle bambine che vivono circostanze difficili e condizioni di fragilità.

oasis nido
La testimonianza del sostegno all’associazione Oasis di Genova che sostiene le famiglie in difficoltà, con particolare attenzione alle mamme sole

«Il nostro obiettivo, un domani, è quello di organizzare una giornata interamente dedicata alla prevenzione del melanoma, che preveda di potersi prenotare ed effettuare una visita gratuita con dermatologi oncologici», sottolinea Emanuela Castelli, la mamma di Alberto. Nel frattempo hanno dato vita a Fior di Pelle, la Giornata per la Prevenzione e la Ricerca sul Melanoma.

A FIOR DI PELLE: COME SI PREVIENE IL MELANOMA?

Il melanoma cutaneo è il tumore più aggressivo della pelle ed è quello in maggior crescita nella sua incidenza in Italia e nei paesi occidentali. Solo nel 2020 ha colpito circa 15.000 persone nel nostro paese. Deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti, alcune delle cellule che formano la pelle.

«Ci vuole un’adeguata prevenzione, a partire dalle scuole, perché è molto semplice evidenziare questo tumore in fase iniziale e guarire», evidenzia la dottoressa Paola Queirolo, direttore Divisione Melanoma, Sarcoma e Tumori rari all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. «Sappiamo che sono stati fatti straordinari progressi per nuovi protocolli e strategie, ma non è tanto la ricerca sui nuovi farmaci, quanto la prevenzione la chiave di volta per ridurre l’incidenza di questo tumore».

Prevenire il melanoma quindi è possibile, a partire da una corretta esposizione al sole. Per questo è nata nel 2015 la campagna di sensibilizzazione “Il sole per amico”, che vuole informare e sensibilizzare i bambini della scuola primaria, ma anche insegnanti e famiglie.

Patrocinato dal Ministero della Salute e dell’Istruzione, il progetto prevede un incontro in plenaria a inizio anno a cui seguono incontri didattici in classe e la visione di una serie di filmati con il decalogo sulla corretta esposizione solare. «A fine anno vengono distribuiti questionari di apprendimento sull’importanza di eventuali danni da sole. A partire dal 2021 abbiamo riscontrato una diminuzione delle scottature al sole e un aumento dell’uso delle creme solari».

A parlare anche Monica Forchetta, presidente APaIM – Associazione Pazienti Italia Melanoma, reduce da un melanoma diagnosticatole nel 2013, che oggi vuole sensibilizzare, informare e sostenere chi è affetto da questo tumore della cute: «Tutte le cicatrici che abbiamo sul corpo ci hanno segnato, è vero, ma anche insegnato a vedere la vita in modo completamente diverso». L’intero incontro è visionabile alla pagina Facebook della fondazione.

LA FONDAZIONE

«Abbiamo dato vita alla fondazione un anno fa in memoria di Alberto, che ha dato il nome alla nostra realtà – spiega il presidente Carlo Castelli – nella convinzione che dalla sua prematura scomparsa, avvenuta nel 2020, potessero germogliare iniziative buone e utili per chi vive il difficile confronto con la malattia».

Ci vuole un’adeguata prevenzione, a partire dalle scuole, perché è molto semplice evidenziare questo tumore in fase iniziale e guarire

In questo primo periodo di attività, la fondazione ha preso parte a numerosi progetti, sostenendo diverse iniziative su tutto il territorio ligure a favore di bambini colpiti da varie malattie o in difficoltà socio-economiche. Sta inoltre avviando il finanziamento di una borsa di studio triennale con l’Istituto Giannina Gaslini dedicata alla ricerca sui tumori infantili rari.

«In questo particolare momento storico – rimarca Castelli – l’attenzione per l’infanzia e i suoi diritti non poteva che farci guardare a quello che sta succedendo ai piccoli dell’Ucraina. Per questo abbiamo deciso che tutte le donazioni ricevute fino a Pasqua sono state devolute all’associazione Pokrova, che riunisce la comunità ucraina a Genova ed è molto attiva negli aiuti alla popolazione colpita dalla guerra».

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